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domenica 21 aprile 2024

IL COMPLOTTO

 



"Gli Gnostici affermavano che c’è stata un’invasione, nel 3.600 A. C. Hanno descritto questa invasione come un virus. In effetti, hanno fatto fatica a descriverla. Gli invasori furono chiamati Arconti. Questi avevano la capacità di duplicare la realtà, di ingannarci. I testi di Nag Hammadi ce li descrivono come dei rettili, con la pelle grigia e gli occhi scuri e immobili.
Ma, come è possibile duplicare la realtà?
La televisione può darci un esempio. Le storie rappresentate sono, per lo più, fittizie e i personaggi sono sostituiti dagli attori. La realtà è alterata e il più delle volte è scandalosa.
Misero in atto un piano per dominare il mondo, ma hanno dovuto attendere per ottenere il potere, perché i popoli della Terra erano essenzialmente gnostici e non credevano in una religione che gli ”rifilata” un Dio collerico, vendicativo e pure bugiardo: disse ad Adamo ed Eva di non mangiare assolutamente i frutti dell’albero della Conoscenza poiché se ne avessero mangiati sarebbero sicuramente morti. Eppure, entrambi ne mangiarono e nessuno dei due morì: non disse loro la verità."

Inizia così un testo che postai nel 2018, dal titolo: “L'INGANNO" ed è quindi singolare ritrovare, oggi, un altro testimone di questo fatidico inganno. È un uomo di grande esperienza, un investigatore che, seppur esperto, non è riuscito a sciogliere tutti i suoi dubbi.


Darrel Sims, ex agente della CIA e poi investigatore privato, è tra coloro che affermano di essere stati rapiti dagli alieni. Crede questi siano malevoli. Avverte che dovremmo essere cauti e non cercare alcun contatto perché le persone che hanno esperienze di contatti positivi vengono semplicemente ingannate. Gli alieni ingannano gli umani facendogli credere ai loro buoni propositi. Per esempio: che sono qui per aiutare il pianeta. Ma lo hanno mai fatto?
Le persone che hanno un'esperienza positiva del fenomeno, hanno solo accettato un programma.
Sims sostiene che i rapimenti siano pericolosi: alcune persone hanno perso la vita durante un rapimento mentre altre sono rimaste ferite. Ci avverte che gli alieni sono più intelligenti e sono in grado di manipolare gli umani.
Sims si vanta di aver gestito circa 2.000 casi ufologici, in diverse parti del mondo e di aver parlato con decine di migliaia di testimoni. Un’esperienza di prim’ordine.
Singolare è il rapporto in cui una signora che aveva segni di un taglio dallo sterno all'ombelico e tuttavia era sicura di non aver mai subito alcun intervento chirurgico in vita sua. Era fin troppo evidente che l'aveva subito, ma non se ne ricordava.
Sims ci dice che gli alieni lo rapirono quando aveva solo quattro anni. Ricorda uno strano individuo che si muoveva nella sua stanza. Pensò che sarebbe andato a sbattere contro il muro e invece lo attraversò e sparì. Sims lo ha descritto come dotato di braccia e gambe lunghe e magre con un corpo e un collo sottili. Ha aggiunto che aveva una testa bulbosa leggermente inclinata di lato. Sostiene che l'alieno non gli rivolse la parola, ma cercò di alterare i suoi ricordi facendogli credere che stesse osservando un clown, in modo da non lasciargli dei ricordi spiacevoli.
Crede che ci stanno ingannando ma, nonostante la sua grande esperienza, non ne conosce il motivo e vorrebbe tanto trovare una risposta.

giovedì 11 aprile 2024

NO: NON ERA UN INCENDIO




Intorno alle 23:00 della sera del 22 aprile 1976, George Wheeler individuò quello che credeva fosse un incendio, vicino a Tuttle Hill, nella cittadina di Elmwood.
Wheeler era un veterano, aveva oltre tre decenni di esperienza nella polizia avendo prestato servizio presso i dipartimenti di New York e Wisconsin. Ora, lavorava in qualità di poliziotto privato a Elmwood. È importante rimarcare che Wheeler era stato un pilota durante la Seconda Guerra Mondiale ed era reduce di vari combattimenti aerei. Tutto ciò lo rendeva un testimone attendibile e credibile.
Quella sera, pensando che un incendio stesse per divampare nelle vicinanze, saltò sul suo veicolo e si diresse verso il luogo. Al suo arrivo, però, non trovò le fiamme di un incendio: il bagliore era prodotto da “uno strano oggetto luminoso” che si trovava sospeso a circa 100 piedi dal suolo. Wheeler, che si trovava a circa 500 piedi dal velivolo, poteva vedere “sei luci bianche” e diverse “finestre o oblò lungo il perimetro dell’oggetto. Dietro queste “finestre” si notavano delle ombre in movimento. Sì, era come se ci fosse qualcuno all'interno di questo gigantesco velivolo color argento.
Notò un pannello laterale aperto che gli permetteva di intravedere l'interno. Vide qualcosa che “ruotava lentamente” e che gli ricordava una turbina. Diverse "gambe" sporgevano dalla parte inferiore, ma qualcosa di più prominente, “un’appendice nera, simile a un tubo” si collegava al fondo dello scafo.
Stava inviando, via radio, un rapporto al dipartimento dello sceriffo di Ellsworth ma, mentre lo faceva, la navetta si sollevò improvvisamente e partì con una velocità sconcertante. In concomitanza con questo movimento improvviso, un “lampo blu” illuminò la zona provocando l'istantaneo spegnimento della radio. Anche le luci e il motore dell'auto si spensero senza alcun preavviso.
La radio riprese a funzionare poco dopo: sentì l’operatore chiedergli se avesse bisogno di assistenza. Lui esclamò: - Mio Dio, è un altro di quegli UFO! È un veicolo spaziale!
Wheeler si concesse qualche secondo per schiarirsi le idee. Aveva visto l'oggetto per meno di un minuto, forse per 45 secondi. Ricordava un rumore "sibilante" mentre questo sfrecciava verso l'alto nel cielo notturno. Ammise che l'esterno dello scafo era effettivamente di colore argento metallizzato. La parte superiore emetteva un bagliore arancione. Era così brillante che fissare questa parte era “come guardare il sole”. L’oggetto era enorme. Le sue dimensioni erano quelle di una casa a due piani.

Forse la cosa più interessante era l'appendice nera simile a un tubo. Wheeler affermò che si estendeva verso il basso tra gli alberi sottostanti. Non ci è chiaro se arrivasse fino a terra.
Esistono, tuttavia, diversi avvistamenti nei quali l’UFO possiede una simile appendice. Secondo alcuni, questi dispositivi sono utilizzati per estrarre l'acqua da una fonte a terra (Cfr. il Capitano), ad esempio da una torre idrica o anche da un lago o da un fiume. Se accettiamo per vera questa ipotesi, potremmo supporre che l’UFO si stesse approvvigionando di acqua. In effetti, c'era nelle vicinanze una fattoria, di proprietà degli O'Bryan. Probabilmente ci sarà stata anche una torre (serbatoio) per l’approvvigionamento idrico. Il signor O'Bryan affermò che, poco dopo le 23:00 la ricezione televisiva si interruppe, ma riprese quasi subito.
Ciò potrebbe corrispondere al momento in cui l'oggetto decollò mettendo fuori uso la radio del nostro testimone e spense pure il motore dell'auto?

Poco dopo l'incidente, David Moots, un allevatore di 36 anni (all’epoca dei fatti), stava tornando a casa, quando vide l'auto di Wheeler parcheggiata dall'altra parte della strada e con le luci spente. Accostò, scese dal veicolo e si avvicinò per vedere se avesse bisogno di aiuto: Wheeler appariva confuso e sofferente. Moots sapeva che, in passato, Wheeler aveva avuto un attacco di cuore. Così, quando lo vide scendere dall'auto, in un primo momento, credette che si trattasse di un altro episodio simile. Più si avvicinava e più poteva vedere che c'era qualcosa che non andava in lui. Gli chiese se stava bene e Wheeler rispose che era stato colpito. Allora gli domandò se fosse stato coinvolto in un incidente stradale, ma Wheeler rispose: - No, è stato uno di quegli UFO!

L’uso della parola “quegli” suggerisce che gli avvistamenti UFO fossero di dominio pubblico tra i residenti della città. A tal proposito, Moots dichiarò più tardi, che “molte persone” hanno affermato di aver visto un UFO. Tanto che non rimase sorpreso dal fatto che anche Wheeler ne avesse menzionato uno. Ciò che lo sorprese, fu l’affermazione di essere stato colpito.
In effetti, della vicenda, vi furono molti altri testimoni: la signora Wergland, per esempio, che abitava appena fuori Elmwood. Quando il suo orologio a cucù annunciò che erano le 23:00, andò in cucina per prendere le sue medicine. E così le capitò di dare un'occhiata fuori dalla finestra. Lì, di fronte a casa sua, c’era un oggetto “luminoso, arancione a forma di mezzaluna” sospeso su Tuttle Hill. Osservò l'oggetto per diversi minuti prima di andare, con tutta calma, a letto e addormentarsi. Quando le fu chiesto perché non avesse neanche svegliato suo marito rispose, semplicemente, che non era rimasta per niente impressionata: aveva già visto degli oggetti simili.
Paul Fredrickson, invece, fu indotto a denunciare il suo avvistamento. Fredrickson, amministratore della Heritage of Elmwood Nursing Home, era a casa quando ricevette una telefonata: era la moglie del capo della polizia che gli chiedeva di guardare fuori dalla finestra. Quando lo fece, vide, in un bagliore arancione, un oggetto a forma mezzaluna. L'oggetto sembrava trovarsi proprio sopra Tuttle Hill.

sabato 30 marzo 2024

L’ALIENO CON LA FACCIA DI MUCCA



Poco dopo le 22:30 del 2 dicembre 1974, William Bosak, allevatore di bestiame nella contea di Polk (Wisconsin) stava tornando alla sua fattoria dopo aver partecipato a una riunione di agricoltori della cooperativa Fanner, nella vicina città di Frederic. Era a circa un miglio dalla sua azienda quando vide uno strano oggetto luminoso sul lato della strada.
Le fitte macchie di nebbia che arrivavano dai campi aperti lo avevano costretto a guidare più lentamente del solito e mentre continuava lungo la strada, poteva vedere che l'oggetto non brillava di luce propria, ma rifletteva i fari dell’auto. Avvicinandosi a quell'oggetto, cominciò a rallentare ancora di più.
Iniziò a osservarlo, ma non vedeva chiaramente a causa della nebbia fitta e dell'oscurità. In seguito dichiarerà ai media: - aveva la parte anteriore curva, trasparente e all'interno potevo vedere una figura con le braccia alzate sopra la testa!
Sì, attraverso il "settore trasparente", poteva vedere l'occupante, che era decisamente umanoide. Stimò che la navicella fosse alta circa dieci piedi e avesse la forma di un disco o di una cupola.
In seguito avrebbe descritto l'incontro ravvicinato all'investigatore dell'Aerial Phenomena Research Organization (APRO), Everett Lightner. Affermò che la creatura era sicuramente un “individuo diverso” da quelli che si potrebbero incontrare sulla Terra: nonostante avesse fattezze umanoidi, aveva una "faccia dall'aspetto di mucca". Il volto della creatura era “glabro” con un “mento imberbe”. Sembrava indossare un indumento attillato, l'abbigliamento aveva l'aspetto di una “pelliccia marrone”. Non erano visibili altre caratteristiche peculiari come: cerniere, bottoni o colletto. Spostò lo sguardo verso il basso nel tentativo di cogliere ulteriori particolari ma, la nebbia, che indugiava sulla strada in fitte chiazze, copriva la parte inferiore dello scafo. Ancora seduto nel suo veicolo, ormai fermò, lui e la strana creatura all'interno dello scafo si guardarono negli occhi. Nessuno dei due intraprese un’azione minacciosa, ma Bosak cominciò a sentire un'ondata di paura crescergli dentro. Anche la creatura, a suo dire, appariva spaventata!
Incapace di mantenere la calma, Bosak pigiò sull'acceleratore e si allontanò il più velocemente possibile. Mentre si allontanava, con la nebbia che ancora persisteva, improvvisamente notò che l'ambiente circostante diventava decisamente più scuro. Come se ci fosse qualcosa sopra di lui e bloccava la poca luce che c'era. Quindi, il motore dell'auto cominciò a perdere colpi e alla fine, si spense del tutto. Mentre si guardava intorno, tentando di riavviare il motore, sentì un "suono sibilante" che sembrava provenire dall'alto. Subito dopo si udì un rumore di graffi, come se dei rami graffiassero il tetto del veicolo.
Il motore si avviò e lui premette sul pedale dell'acceleratore. Guidò velocemente, ormai incurante della nebbia e del buio della notte. Alla fine, con grande sollievo, vide la sua fattoria e la raggiunse. Si precipitò in casa e dopo essersi calmato un po’, si diresse verso una finestra.
Fissò intensamente attraverso la nebbia, apparentemente ancora più fitta ma, per quanto ci provasse, non riuscì a vedere nulla di strano.

La mattina seguente, forse confortato dall'arrivo della luce del giorno, Bosak trovò il coraggio per recarsi sul luogo dell’incontro. Cercò disperatamente qualche segno sul terreno che provasse l'accaduto, ma non trovò nulla.
Ormai ne era convinto: la creatura che aveva visto non proveniva dalla Terra, apparteneva a un altro mondo.


L'immagine è puramente indicativa. 

sabato 23 marzo 2024

UNA STORIA SEMPLICE CHE, PERÒ, FA RIFLETTERE


 

"Sì, è una storia semplice. L’ho pubblicata per abituare chi mi legge a riflettere su certi avvenimenti. Pensate a quante persone, vedendo un’insolita luce nel cielo, non denunciano l’accaduto o addirittura neanche ne parlano. Questo vuol dire che oltre ai tanti avvistamenti rilevati e statisticamente definiti, ce ne sono altri, molti altri, di cui non si viene mai a conoscenza. Insomma, sembrerebbe che gli UFO siano una presenza assidua, una costante della quale l’umanità non sa o non vuole prendere coscienza."
Il 26 maggio 1987 Randy Etting, pilota commerciale, uscì per fare una passeggiata notturna nei pressi della sua casa, a Newtown (Connecticut). Forse, per una sorta di deformazione professionale, mentre camminava, guardava spesso il cielo cercando di identificare gli aerei in transito. Quella sera, intorno alle 21:45, ebbe modo di osservare alcune strane luci avvicinarsi da ovest. Prese il binocolo e dopo aver guardato, in preda all’eccitazione, chiamò i vicini affinché uscissero e lo vedessero anche loro. L'oggetto mostrava uno schema semicircolare di luci brillanti e multicolori. Etting disse che quando l'UFO passò sulla statale 84, le auto si fermarono per guardarlo. Sappiamo che, tra le 21:30 e le 22:15, più di duecento persone telefonarono alla polizia per denunciare l’avvistamento di un UFO. Diversi conducenti riferirono che le loro auto avevano perso potenza al passaggio delle luci.
Circa quindici minuti dopo, le chiamate iniziarono ad arrivare da New Milford, distante circa 14 miglia da Newtown: allertavano le autorità che delle luci, che secondo molti erano collegate a un oggetto più grande di un campo da calcio, erano sospese lassù. Le luci, alla fine, svanirono: il mistero, invece, rimase.



L’immagine a corredo del testo è solo indicativa.

domenica 10 marzo 2024

I PILOTI DELLA MARINA RIPRENDONO GLI UFO – IL VIDEO SPOPOLA SUL WEB




E’ già successo: i fatti narrati risalgono al 2015. Degli strani oggetti, uno dei quali simile a una trottola, sono apparsi quasi ogni giorno, a partire dall’estate del 2014 fino a marzo 2015, nei cieli della costa orientale degli USA. I piloti della Marina riferirono ai loro superiori che quegli oggetti non avevano ali, né motori: non si notavano i caratteristici fumi di scarico dei jet e dai sensori ad infrarossi non venivano rilevate fonti di calore. Tuttavia, potevano raggiungere i 30.000 piedi e velocità ipersoniche.



- Queste "cose" sono là fuori tutto il giorno - riferì il tenente Ryan Graves, pilota di F/A-18 Super Hornet, in servizio nella Marina già da dieci anni. Si è esposto raccontando dei suoi avvistamenti al Pentagono e al Congresso. - Mantenere un aereo in aria, a quella velocità – ci dice - richiede una notevole quantità di energia e quegli oggetti non volavano per un ora o due, ma per tutto il giorno.
Alla fine del 2014, un pilota, in volo su di un Super Hornet, ebbe una quasi collisione con uno di quegli oggetti. Fu così che venne presentato un rapporto ufficiale sull'incidente. Alcuni degli avvistamenti furono videoregistrati, uno di quei video, ripreso dalla telecamera dell’aereo all'inizio del 2015, è poi diventato virale. Mostra un oggetto che sfreccia sulle onde dell'oceano mentre i piloti si chiedono cosa stanno guardando.
- Wow, che cos'è, amico? - Esclama uno di loro – guarda come vola!
Il Dipartimento della Difesa, però, non afferma che gli oggetti siano di natura extraterrestre e gli esperti tentano di trovare spiegazioni più terrene per tali avvistamenti.
Il tenente Graves e altri quattro piloti della Marina rilasciarono interviste al New York Times: dissero di aver visto gli oggetti sia nel 2014, sia nel 2015, nel corso di manovre di addestramento che si svolgevano, al largo della Virginia e della Florida, dalla portaerei Theodore Roosevelt. I piloti non fecero alcuna affermazione sulla loro provenienza.
Intanto, la Marina ha emanato nuove linee guida classificate su come segnalare tutto ciò che i militari chiamano fenomeni aerei inspiegabili o oggetti volanti non identificati. Joseph Gradisher, portavoce della Marina, afferma che la nuova guida non è che un aggiornamento delle istruzioni inviate alla flotta nel 2015, dopo gli incidenti di Roosevelt.
- C'erano una serie di rapporti diversi - ha detto Gradisher - in alcuni casi avrebbero potuto essere dei droni, ma in altri casi non sappiamo cosa fossero, non abbiamo dati sufficienti per esprimere un giudizio. Quindi, l’intento del messaggio alla flotta è quello di fornire una guida aggiornata sulle procedure di segnalazione per sospette intrusioni nel nostro spazio aereo.
Gli avvistamenti furono resi noti dall'oscuro e poco conosciuto Advanced Aerospace Threat Identification Program, del Pentagono, che analizzò i dati radar, le riprese video e i resoconti forniti dagli alti ufficiali della Roosevelt.
Alla fine del 2014, il tenente Graves, che era tornato alla base di Virginia Beach, incontrò un compagno di squadriglia appena tornato da una missione che aveva un'espressione scioccata. Rimase sbalordito nel sentire le sue parole: - Per poco, non ho colpito una di quelle cose.
Il caccia e il suo gregario stavano volando in formazione a circa 100 piedi, sull'Atlantico, a est di Virginia Beach, quando qualcosa si infilò tra i due aerei. Il pilota aggiunse che l’oggetto sembrava una sfera che racchiudesse un cubo. La quasi collisione in volo irritò i piloti dello squadrone, la maggior parte dei quali pensavano che gli oggetti fossero dei droni. Ma i funzionari governativi sapevano che i piloti di caccia si stavano addestrando in quella zona, pertanto, non è plausibile che vi avessero fatto volare anche dei droni.
C’era sicuramente un problema di sicurezza: era solo questione di tempo e prima o poi qualcuno sarebbe incorso in una collisione.
I piloti riferivano e i video lo mostravano, che gli oggetti acceleravano fino a raggiungere una velocità ipersonica ed erano capaci di arresti improvvisi e virate ad angolo retto: qualcosa che andava oltre i limiti fisici e le capacità umane. Ma sull’origine di tali oggetti, non fecero alcuna affermazione.

sabato 2 marzo 2024

MANITOWOC INCIDENT: ABBIAMO IL VIDEO




Un bizzarro ammasso di luci scintillanti, diverso da qualsiasi cosa conosciuta fu osservato e registrato da Myles Panosh, residente a Manitowoc (Wisconsin) e dal suo amico Jeff Lavicka, la notte del 24 marzo 2019. Lo straordinario filmato denominato "Manitowoc Incident", dura meno di 15 minuti.

Myles Panosh è un veterano del Corpo dei Marines degli Stati Uniti. Ci dice che quella sera, mentre era al telefono con Shelly Schmidt, a discutere di strane esperienze, comprese quelle riguardanti gli UFO, guardò fuori dalla finestra e individuò un enorme UFO nelle vicinanze della centrale nucleare di Point Beach (quando si parla del diavolo... N.d.R.) Myles cercò, invano, di catturare delle buone immagini con il suo iPhone ma, visto che non ci riusciva, chiese aiuto al suo vicino, Jeff Lavicka. Erano le ore 20:45. Jeff, quindi, riprese con successo l'evento utilizzando un Samsung Galaxy S4 e fu in grado di osservare il fenomeno fino alle 23:30 circa.
Il video mostra delle luci multicolori che appaiono agli apici di un oggetto opaco a forma di cuneo, simile a uno "Star Destroyer" accompagnato, in volo, da ulteriori corpi luminosi. Non si vedono stelle o altri corpi celesti, sullo sfondo, il che suggerisce che la fonte luminosa (l'UFO) fosse abbastanza intensa, almeno per l’obiettivo della telecamera, da offuscare la luce stellare e che il l’oggetto operasse all'interno dell'atmosfera terrestre.

Nel corso delle interviste inerenti all'incidente Manitowoc, sia Myles Panosh che Shelly Schmidt hanno raccontato testimonianze di residenti locali e di occasionali visitatori che affermavano di aver visto strane luci nel cielo vicino al sito nucleare e sul lago Michigan. Un articolo del Detroit Free Press, del marzo dello stesso anno, citava luci inquietanti che apparivano lungo la costa del Lago Michigan per quasi 200 miglia, evidenziando avvistamenti di vecchia data.
È chiaro che di questi argomenti se ne parli poco: ci sono in gioco le rivendicazioni degli ambientalisti che, come in tutti i siti in cui sorgono centrali atomiche, rimangono in delicato equilibrio con la paura dei dipendenti della centrale che temono di perdere il lavoro. Questo tabù è rinforzato dai protocolli di sicurezza che impediscono di attirare l’attenzione del pubblico su particolari “incidenti” che avvengono nelle vicinanze della centrale.
Questo spiegherebbe come i residenti locali, utilizzando semplicemente le fotocamere degli smartphone, siano riusciti a riprendere immagini straordinarie, mentre tutti i radar aeroportuali nonché i sensori del sistema di sicurezza del sito nucleare, non siano riusciti a rilevare un bel niente.

Secondo Myles Panosh, ciò che vide e che Jeff Lavicka registrò quella notte, non era una stella, non era un pianeta e non era neanche una meteora. Era sicuramente quello che si definisce un Oggetto Volante Non Identificato. Gli utenti possono cercare in Rete il cortometraggio “Manitowoc Incident” al sito: https://youtu.be/MLnYZG1TtWA
Probabilmente, potranno vedere uno dei pochi video affidabili sugli UFO.

sabato 24 febbraio 2024

I PILOTI VEDONO L’UFO, IL CENTRO DI CONTROLLO DEL TRAFFICO NO



Il 28 febbraio del 1996, l'equipaggio del volo Air Shuttle 5959 avviò le segnalazioni. In volo stazionario, nei pressi di Cleveland, l’equipaggio vide un oggetto luminoso, non identificato, volare a una quota inferiore.
Il pilota contattò, via radio, il Controllo del traffico aereo di Cleveland e gli riferì ciò che lui e il suo copilota stavano osservando, chiedendo al controllore se aveva qualcosa sul suo radar. Il controllore rispose di no: non vedeva alcuna traccia radar nelle immediate vicinanze dell’Air Shuttle 5959.
Poco dopo, il pilota del volo Mesaba Airlines 3179, che stava monitorando le comunicazioni radio, riferì al Controllo di aver visto anche lui l'UFO.
Inizialmente l'UFO venne segnalato come bianco, lampeggiante, ma presto mostrò una serie di vari colori. Lo Shuttle 5959 riferì al controllore che l'UFO si trovava diverse migliaia di piedi più in basso e a circa 10 miglia di distanza.
Il Controllo del traffico di Cleveland suppose che gli equipaggi vedessero il riflesso tra le nuvole di un faro di atterraggio. Ma da entrambi gli aerei riferirono che la luce era una fonte ben distinta.
Il pilota del volo 5959 fece di più: decise di scendere sotto l’oggetto. A quel punto, riuscì a distinguere molto chiaramente un congegno strutturato, rotante, che pulsava sopra di lui. Quindi, le luci non provenivano da terra.
Mesaba 3179 tentò di entrare in contatto con l'UFO facendo lampeggiare le luci, ma dall’oggetto sconosciuto non vi fu alcuna risposta. Mesaba riferì che uno dei loro passeggeri aveva scattato delle fotografie dell'UFO e la Torre di Cleveland rispose che avrebbe voluto dargli un'occhiata. Ma di quelle foto, poi non si seppe più nulla.



Di seguito è riportato un estratto della trascrizione delle comunicazioni radio tra la Torre di Cleveland, l'Air Shuttle 5959 e il Masaba 3179.

Air Shuttle 5959: - Cleveland, qui è 5959. Vediamo traffico là fuori. In basso a ore dodici. Lo hai sul radar?
Controllo di Cleveland: - Air Shuttle 5959, negativo. Signore, non ho niente davanti a te.
Air Shuttle 5959: Ok…
Controllo Cleveland: - Se è sotto di te, puoi darmi una stima della sua altitudine?
Air Shuttle 5959: - Beh, potrebbe essere difficile. Ehm! siamo tra gli strati. Stimo che sia approssimativamente due o tremila piedi sotto di noi. Forse è... Più o meno a... C’è una luce pulsante intorno, non so, forse a dieci miglia di distanza.
Controllo di Cleveland: - Ok, Air Shuttle 5959. Terrò gli occhi aperti. Ma non vedo nulla.
Masaba 3179: - E’ a nord-ovest di Detroit che hai visto quella luce?
Air Shuttle 5959: - Sì.
Masaba 3179: - Sì, è lì che l'ho visto anch’io. Una luce bianca davvero brillante, a volte tremolante... Ehm! L'ho vista sotto le nuvole.
Controllo di Cleveland: - Air Shuttle 5959, è traffico quello che ehm! Quello che hai visto prima? Lo vedi ancora là fuori?
Air Shuttle 5959: - Air Shuttle 5959, affermativo ed è una luce del genere... si affievolisce, poi diventa brillante. Non so se ci stiamo avvicinando. Ma sembra che la luce ruota attorno ad esso come, Ehm! Come una cosa tipo frisbee, che gli gira intorno.
Voce sconosciuta: - UFO.
Controllo di Cleveland: - Masaba 3179, vedi la stessa cosa?
Masaba 3179: - Ehm! Signore, l'ho visto uscire a Detroit e mi sono chiesto... Ehm! Ho visto solo un paio di lampi. Una luce davvero brillante, sembrava quasi un fulmine e ha attirato la mia attenzione. Ho continuato a guardarlo e sembrava un po' meno brillante. Mi è parso che fosse sotto la coltre di nuvole. Questo accadeva proprio mentre uscivamo da Detroit.
Controllo di Cleveland: - Ok, e riesci a trovare l'altitudine?
Masaba 3179: - La luce che ho visto era proprio come, forse, non lo so... A venticinque miglia a nord-ovest di Detroit…
Controllo di Cleveland: - Qualche tipo di obiettivo a ore dodici?
Masaba 3179: - Ehm! Abbiamo una specie di luce bianca là fuori a ore dodici e il Capitano, Ehm! Dice che pulsa. Sembra traffico in arrivo. Ma è rimasto più o meno nello stesso… Lo stiamo guardando da circa dieci o quindici minuti.
Air Shuttle 5959: - Air Shuttle 5959. Dalla nostra posizione sembra che sia quasi sopra Saginaw.
Controllo di Cleveland: - Ok, Air Shuttle 5959. Contattare il controllo avvicinamento Saginaw. Frequenza 126.45. Apprezzo l'informazione.
Masaba 3179: - 3179, quel target sembra essere, ehm! Sotto di noi. Forse a diecimila piedi.
Controllo di Cleveland: - Circa tremila metri, pensi che potrebbe essere un riflesso? Ehm! Forse la luce di un faro che per qualche motivo… Magari non è una di quelle cose strane. Ma un fenomeno naturale: un riflesso, perché non ho niente là fuori.
Masaba 3179: - Non lo so. Voglio dire, possiamo vedere un qualcosa di chiaro, sai, come un banco di nubi, ma relativamente solido... Ehm! Sotto di noi ed è decisamente Ehm! Chiaramente biancastro, ehm! Beh, ora sembra un po' bianco, rosso e verdastro: una specie di luce pulsante ed è costante. Non è un faro.
Air Shuttle 5959: - Controllo di Cleveland, Air Shuttle 5959.
Controllo di Cleveland: - Avanti.
Air Shuttle 5959: - Sì. Ehi! Tieni presente che siamo stati autorizzati a scendere a quattromila piedi. Quell'oggetto, ora, è sopra di noi: non è a terra.
Controllo di Cleveland: - Ok, signore. Stiamo controllando proprio adesso. Non ho proprio niente davanti a te. Apprezzo che tu sia tornato sulla nostra frequenza e me lo abbia comunicato.
Air Shuttle 5959: - Vi terrò informati. È strano. Continua a pulsare.
Controllo di Cleveland: - Masaba 3179, dov'è rispetto a te in questo momento?
Masaba 3179: - Dritto di prua, signore.
Controllo di Cleveland: - Sto cercando di indagare su cosa potrebbe essere. Puoi tenermi informato?
Masaba 3179: - Ok, signore. Gli farò lampeggiare le luci e vedrò se riesco a ottenere una reazione. 3179, l'altro aereo che ha visto quella luce era diretto a sud-est o era diretto verso… (confuso?)
Controllo di Cleveland: Beh, era in arrivo a Saginaw e in realtà quando l'ho consegnato a Saginaw, mi aspettavo che no l'avrei più sentito. Ma è tornato sulla mia frequenza e mi ha informato che era sceso a quattromila e mi ha detto che ciò che ha visto era ancora sopra di lui ed era come un rosso... Ha detto che era una luce rossa e verde che pulsava ed era come se ruotasse. Ha detto che mi avrebbe tenuto informato e ci avrebbe fatto un rapporto una volta arrivato a Saginaw. Non hai una telecamera a bordo, vero?
Masaba 3179: - Probabilmente potremmo prenderne una da uno dei passeggeri. Vuoi che chiediamo?
Cleveland Control: Sì, sarebbe interessante avere un paio di foto. Penso che, ehm! Potrebbe migliorare un po' la comprensione del nostro caso.
Masaba 3179: - Ok, 3179, c'è un passeggero che gli sta scattando una foto proprio adesso, ehm! Abbiamo un assistente di volo che dice che, ehm! Potrebbero aver visto la stessa cosa l'altra notte.
Controllo Cleveland: - Masaba 3179, lo copio (ricevuto). Ehm! Masaba 3179, quando hai acceso le luci, hai ricevuto qualche risposta?
Masaba 3179: - Non sembra, signore.
Controllo di Cleveland: - Ok, Masaba 3179, ora la passo a Minneapolis. L’oggetto è ancora a ore dodici?
Masaba 3179: - Ehm! Negativo, è circa a ore due adesso: noi abbiamo fatto una deviazione.
Controllo di Cleveland: - Ok, quindi è alla tua destra verso le ore due. Sarei sicuramente interessato a vedere quelle foto. Posso procurarti un indirizzo a cui potresti inviare una copia, se ne ricevi una copia.
Masaba 3179: - Sì, certo. Possiamo farlo. Abbiamo girato a destra e lui ha continuato per la sua strada: ora è a ore undici.
Controllo di Cleveland: - Ok, quindi è alla tua sinistra. OK.
Masaba 3179: - Ok, trentaduenove. Ci vediamo. Mi chiedo, quelle immagini mostreranno qualcosa?
Masaba 3179: - Controllo di Cleveland, Masaba 3179.
Controllo di Cleveland: - Masaba 3179, avanti.
Masaba 3179: - Voglio solo che tu sappia che ho fatto una foto. Come Capitano siedo sul lato sinistro. Ho anche ripreso alcune delle stelle in alto, quindi è la luce più bassa in quelle immagini. L'unica luce nella parte inferiore dell'immagine è… Ehm! Quello di cui stiamo parlando…
Controllo Cleveland: - Ok, fantastico. È una buona idea, lo apprezzo.
Masaba 3179: - Ho usato una macchina fotografica istantanea. Buona notte Signore.
Controllo Cleveland: - Buonanotte.



L’immagine è solo rappresentativa.