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martedì 24 maggio 2011

“Il poeta muratore” di Antonio Cipolletta - Raccolta di poesie edite da C.I.C.S.

Antonio Cipolletta, di professione muratore, avrebbe voluto studiare. Avrebbe voluto farlo non tanto per, come dire, sistemarsi, per accedere a quel posto fisso tanto ambito oggi come allora. Lui, a differenza di tanti altri, era affamato di cultura, di quella cultura autentica che, in verità, scarseggiava sugli scanni dei muratori. Traspare dalle sue poesie, quella voglia di sapere rimasta insoddisfatta. Ma se davvero ha studiato poco, se davvero è andato così poco a scuola, c’è da dire che nessuno ha fatto tanto con così poco. Sotto le spalle del giovane muratore batteva il cuore di un poeta, di un poeta vero che, con il tempo, pésfizie e pédispiett d’o passate è venuto fuori. Il poeta muratore è un libro che ci racconta di uomini che amano le piccole cose della vita. Le sue poesie, infatti, descrivono, con una freschezza unica, tutte le fasi dell’esistenza, dalla nascita alla morte, passando attraverso l’adolescenza, la maturità e la vecchiaia. Sono esperienze di vita vissuta, narrate con uno stile efficace, a tratti anche un po’ ingenuo. Nei suoi racconti ci si può immedesimare perché hanno tutta la forza della poesia vera, hanno dentro lo spirito di un uomo che, svincolato dalle fatiche di una vita, si sottopone a uno scrupoloso riesame. Perché la vita non sempre è come la vorremmo: si raggiungono alcuni traguardi, altri vengono mancati. Tuttavia, non c’è rammarico nelle sue poesie, anche le vicende più tristi sono narrate come semplici ricordi, poiché con il tempo le emozioni svaniscono e di quelle vicissitudini rimangono solo le memorie. Resta la fede, quella sì che rimane. Quella fede senza la quale un uomo si potrebbe smarrire nell’intrigo dei rimpianti, della nostalgia, delle avversità del destino. Se si ha fede, i nostri cari non scompaiono nell’Ade. Così, per Cipolletta, i figli diventano angioletti, l’anima dialoga con i viventi, trasmette forza e coraggio. Questo ci racconta Antonio Cipolletta. Lui sa raccontarlo e questo è un dono. Sa dirlo meglio di tanti altri, sa tradurlo in versi, sa comunicarlo al lettore con quello stile semplice che gli si addice, gradevole ed efficace.