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mercoledì 6 gennaio 2016

L'ALTRA


Così, abbiamo delineato il profilo di tutte le donne di "I FABBRICANTI DI UNIVERSI". In verità ne manca ancora una. Non compare nel romanzo, non si vedrà mai, non sarà mai nominata. Tuttavia, questa donna vive nei sogni di Adam: sogni alquanto agitati. Per ritrovare la serenità perduta, il protagonista aveva  intrapreso, grazie all’uso improprio di sofisticate apparecchiature, un viaggio nel tempo: un ritorno al passato che, però, non aveva dato i risultati sperati. Rivivrà sonni tranquilli solo alla fine del romanzo, quando il passaggio della “Cosa” porterà l’oblio e restituirà pace e serenità al nostro eroe. In questo stralcio è con Eva. Lei vorrebbe delle risposte.
 

-          Che cosa cerchi Adam, perché sei tornato?
-          Non capisco. Io non cerco niente, sono tornato perché mi sembrava inutile restare su Eden. Lì non ho più nessuno.
-          Io ti conosco sai! Sembri molto tranquillo e sicuro di te. Puoi ingannare gli altri, ma non puoi ingannare me.
La fissai con stupore.
-          Parli nel sonno, sai?
-          I miei sogni sono sempre agitati, da un po’ di tempo.
-          Da quanto tempo Adam, te lo sei mai chiesto?
-          Non saprei, da molto tempo comunque.
-          Posso farti una domanda?
-          Fai la tua domanda, ti risponderò sinceramente, se è questo che vuoi.
-          Perché ci tenevi così tanto a raggiungere un mondo parallelo?
-          Me lo chiedi? Chiunque avrebbe voluto farlo!
-          Ma per te era diverso, c’era qualcos’altro che ti spingeva.
-          Hai parlato di me con Sargon?
-          Sargon ti conosce molto bene, tuttavia neanche lui sa del segreto che ti tormenta. Che cosa cerchi Adam? Che cosa c’è che non riesci a trovare, qui?
-          Ci sei tu qui. Io non desidero altro.
Lei scosse la testa.
-          non lo so, sento che hai nell’animo come una vecchia ferita, che stenta a rimarginare. Ho saputo di un viaggio nel tempo, non autorizzato. Usasti le apparecchiature di Sargon per ritornare nel passato, sei tornato indietro di quattro anni, a cosa è servito?
-          Volevo chiudere una vecchia faccenda, rimasta in sospeso.
-          Ma non ci riuscisti.
-          Non fu possibile.
-          Certo, capisco, non potevi cambiare il destino del mondo, del nostro mondo. Così cominciasti a pensare che ciò fosse possibile altrove, in un altro mondo, in un mondo parallelo.
-          Da qualche parte, un altro Adam non ha rimorsi per le scelte che ha fatto.
-          Ed è felice?
-          Io non lo so. So che sono felice, da quando amo te.
Era la verità, solo che la mia felicità non era assoluta: non riuscivo a liberarmi dei ricordi.

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