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domenica 19 marzo 2017

MIGRANTI


L’ostilità verso i migranti, come ben sappiamo, esiste da un bel po’ di tempo, ciò che è nuova è la sua intensità. Centra la crisi, ma non è l’unica ragione. I politici cavalcano l’onda, non per dare più benessere e sicurezza ai cittadini, ma per accontentare l’elettorato!
È doveroso fare una distinzione tra i diversi flussi migratori. Se parliamo di rifugiati, ovvero di persone che fuggono da guerre e persecuzioni, è loro diritto (stabilito dalla Convenzione di Ginevra) di essere accolti nei paesi dove ne fanno richiesta. Altra cosa sono i migranti cosiddetti economici, che arrivano per sfuggire alla povertà: in questo caso è accettabile che i flussi vengano regolati. Il problema è trovare il modo.
Da un lato bisogna trovare un sistema che blocchi le partenze con i barconi, dall’altro un sistema per snellire le procedure. Anche la definizione degli status non è di facile risoluzione: bisognava lavorarci seriamente molto tempo fa. Lo ripetiamo, il problema dei migranti non è nuovo, eppure si continua a gestirlo come un’emergenza.
Questa mala gestione provoca insofferenza: si diffondono vere e proprie bufale, come quella secondo cui i migranti, in Italia, vivrebbero negli alberghi di lusso. In realtà, scommetto che nessuno di noi accetterebbe di vivere in quelle condizioni di isolamento in cui sta la maggior parte di loro: senza documenti e senza certezze. O quella per cui sono pagati per non fare niente. Sì, vengono date loro ogni giorno piccole somme, ma per un motivo ben preciso: nella fase di attesa dei documenti si cerca di non farli lavorare perché se la richiesta venisse respinta e la persona fosse già inserita nel tessuto sociale sarebbe ancora più difficile rimandarla indietro. L’assistenza, insomma, ha un costo proporzionale alla lunghezza del procedimento. Ecco perché bisogna assolutamente trovare un modo per snellire le procedure.

1 commento:

  1. I politici cavalcano l’onda, non per dare più benessere e sicurezza ai cittadini, ma per accontentare l’elettorato!

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