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lunedì 11 giugno 2018

L'INCIDENTE DI COYAME


25 agosto 1974 nei pressi della città di Coyame, Chihuahua, vicino al confine tra Stati Uniti e Messico vennero ritrovati i resti di un aeroplano che era precipitato al suolo. Insieme ai resti del piccolo aereo venne ritrovato anche un altro velivolo, ben più misterioso.

 

Quel giorno, i radar della difesa aerea statunitense rilevarono un oggetto sconosciuto sul Golfo del Messico che, volando a più di 4.000 km/h, si dirigeva verso Corpus Christi, in Texas. L'oggetto cambiò  direzione in modo repentino e si diresse verso Coyame, in Messico. Nello stesso momento, un piccolo aereo decollava da El Paso, in Texas, diretto a Città del Messico. I radar della difesa aerea americana tracciarono sia “l'oggetto”, sia il piccolo aereo e monitorarono entrambi per un po', finché i loro segnali non si sovrapposero, per poi scomparire simultaneamente e nella stessa posizione, in territorio messicano.
Il governo messicano inviò una squadra di soccorso sul luogo del presunto incidente, mentre gli Stati Uniti continuavano a monitorare la situazione, anche rimanendo in ascolto delle comunicazioni radio. In questo modo si apprese che insieme ai resti del Cessna 180 c’era un altro relitto. Si trattava di un oggetto tondeggiante che appariva danneggiato ma ancora integro. I militari statunitensi, allora, insistettero per offrire il loro aiuto al governo messicano, ricevendo un netto rifiuto per qualsiasi forma di cooperazione. Tuttavia, tre elicotteri UH1 Hueys ed un elicottero da trasporto (forse un Sea Stallion) decollarono da una base segreta americana, imbarcando una squadra di recupero composta da 15 uomini, equipaggiati di tutto punto e furtivamente, oltrepassarono il confine messicano.

 

Arrivarono sul luogo dell'incidente senza incontrare alcuna resistenza. La squadra di ricognitori avvistò i rottami ancora fumanti del Cessna 180 che aveva tutta l’aria di essere precipitato in seguito all’impatto con uno strano oggetto metallico a forma di disco che giaceva anch’esso a terra. A poca distanza dal relitto c'era anche una jeep dell'esercito messicano con a bordo i corpi di quattro soldati, morti apparentemente per asfissia. Erano in possesso del loro equipaggiamento e delle armi, ma non erano stati in grado di usarle. Utilizzando tutte le precauzioni, l’UFO fu agganciato ad uno degli elicotteri che lo portò rapidamente a 15 chilometri di distanza, fino alla ferrovia, dove un convoglio attendeva di sigillarlo e portarlo alla Base Aerea Wright-Patterson.
Il disco, del diametro di circa cinque metri, convesso su entrambe le superfici, superiore e inferiore, non aveva porte o finestrini visibili. Lo spessore era leggermente inferiore al metro e mezzo. Il colore era argenteo, molto simile all’acciaio inossidabile. Non erano visibili luci, né alcun sistema di propulsione. Vi erano due aree che mostravano dei danni: una aveva un buco irregolare, rientrante, di circa dodici pollici di diametro; l’altro danno fu invece descritto come una “ammaccatura” larga circa sessanta centimetri. Il peso dell’oggetto è stato stimato in non più di millecinquecento libbre, ma si basa semplicemente sul peso che l’elicottero da trasporto era in grado di sollevare. Non era visibile l’interno, neanche guardando attraverso il “buco” si poteva distinguere alcunché. Sembra probabile che il danno sia stato causato dalla collisione con l’aereo civile. Collisione che si è verificata mentre l’oggetto volava a velocità supersonica (1.955 mp/h) e anche trascurando la velocità del piccolo aereo civile, l’impatto dev’essere stato notevole. Ciò concorda con la descrizione dell’aeromobile che risulta “quasi totalmente distrutto”. Altri danni possono essere stati causati quando l’oggetto ha impattato il suolo. Non si fece mai menzione degli occupanti del velivolo civile: non è noto se uno o più corpi furono recuperati.

 

Direi che ci troviamo di fronte al caso risolutivo: possiamo affermare che gli UFO esistono. Ne abbiamo le prove. L’UFO è stato visto e tale avvistamento è stato confermato dai radar. È entrato in collisione con un aereo e quindi ha prodotto effetti fisici (seppur disastrosi) si sono registrate, al riguardo, delle comunicazioni radio, c’è stata l’allerta e l'intervento da parte di forze armate di ben due nazioni, c’è persino il ritrovamento materiale di un UFO, per lo più intatto.
Eppure, sembra che tutto questo sia svanito nel nulla.
Gli USA, sul caso, sono chiusi nel più ristretto riserbo mentre l'esercito messicano addirittura nega che l’incidente sia mai avvenuto! Questo, nonostante che esistano delle registrazione dei tracciati radar e delle  trascrizioni delle comunicazioni radio, conservate presso gli archivi generali delle comunicazioni militari che, anche se mai divulgate, provano esattamente il contrario. Il Governo messicano nega persino che alcuni suoi soldati hanno trovato la morte in quell’incidente. Si è investigato su quei soldati, si conoscono i loro nomi ma, una ricerca mirata non è approdata mai a nulla: è come se queste persone non fossero mai esistite. Con un’incredibile operazione di cover up, hanno cancellato tutto! Hanno cancellato tutti i dati e tutti i file che li riguardavano. Pur di non far conoscere questo segreto, hanno cancellato la vita di quegli uomini.

1 commento:

  1. Potrebbe trattarsi del caso risolutivo: quello che farebbe la felicità di tutti gli ufologi. Ci sono le prove: l’UFO è stato visto e l'avvistamento è stato confermato dai radar (militari) ha prodotto effetti fisici (seppur disastrosi) si sono registrate, al riguardo, delle comunicazioni radio, c’è stata l’allerta e l'intervento da parte di forze armate di ben due nazioni, c’è persino il ritrovamento materiale di un UFO, per lo più intatto.
    Possibile che tutto questo sia svanito nel nulla?

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