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mercoledì 1 giugno 2016

LA PESTE



Il mondo conobbe, nel XIV secolo, una delle più tremende catastrofi che si ricordi, la Peste Nera. Partendo dall'Estremo Oriente, passando per l'Asia, coinvolse l'Europa intera. Gli effetti furono devastanti: si stima che in sei anni, a partire dal 1346, ci furono dai 25 ai 45 milioni di morti. Furono anni terribili, anni tribolanti e apocalittici, anni in cui strani segni apparivano nel firmamento.
Ma, prima di affrontare l’argomento, vediamo di quali tipi di peste si è attualmente a conoscenza. E' generalmente suddivisa in due grandi tipologie, quella bubbonica e quella polmonare.
La peste "bubbonica" è quella più comune. E' caratterizzata da gonfiore dei linfonodi. I gonfiori sono chiamati "bubboni" e sono accompagnati da vomito e febbre. La morte (se la malattia non è trattata) arriva in pochi giorni. Non c’è possibilità di contagio diretto, infatti, per diffondersi ha bisogno di un vettore, come ad esempio una pulce. Per questo motivo, molti storici credono che roditori infestati da pulci abbiano causato la peste bubbonica.
La peste polmonare, invece, è molto contagiosa. È caratterizzata da brividi, rapida respirazione e tosse con fuoriuscita di sangue dalla bocca, temperatura corporea alta. La morte arriva, di norma, tre o quattro giorni dopo che la malattia è stata contratta. Questo tipo di peste è quasi sempre fatale e si trasmette meglio in condizioni di freddo e di scarsa ventilazione.
Oggi, alcuni medici sostengono che la peste polmonare sia stata la responsabile della maggior parte di vittime della Peste Nera a causa del sovraffollamento e delle pessime condizioni igieniche allora prevalenti in Europa.
Ma è davvero spiegata in "toto" quella immane catastrofe? E' davvero stata causata da pulci, roditori e scarsa igiene? Probabilmente si, ma in quel periodo si sentivano strane storie, cronache riportate su testi datati, parlano di misteriosi fenomeni avvenuti prima dell'apparizione della catastrofe.
In molti notarono strane "nebbie", misteriose "comete" ed enigmatici "uomini in nero".

Le "nebbie" cui trattasi erano, generalmente, colorate di rosso oppure bluastre e maleodoranti. Si manifestavano in seguito o durante l’apparizione di strane luci nei cieli. Le umide nebbie pestilenziali precedevano l'epidemia. Molti medici del tempo davano per scontato che queste nebbie causavano la peste.
Secondo Nohl, la peste in Cina (altra piaga, che avvenne prima della Peste Nera) iniziò ad imperversare già nell'anno 1333, "dopo che una terribile nebbia emise un puzzo terribile e infettò l'aria".
Rapporti inerenti mortali "nebbie" e "nebbie pestilenziali" arrivarono da tutte quelle parti del mondo infestate dalla terribile piaga. Nel libro scritto da Deaux George dal titolo "The Black Death, 1347", si afferma che le persone erano convinte di aver contratto la malattia dal puzzo o addirittura, come talvolta descritto, vedevano realmente la peste passare attraverso le strade come una pallida nebbia.
Numerosi episodi similari arrivarono da ogni dove. Cosa era questa nebbia? Sinceramente, non lo sappiamo, può darsi anche che sia trattato di un fenomeno naturale, reso più drammatico dagli eventi dell'epoca. Ma i testimoni non avvistarono solo strane e maleodoranti "nebbie". In cielo apparivano delle comete!

Per onor di cronaca, in quel periodo storico qualunque fenomeno strano nei cieli era identificato come una "cometa". Un esempio è quello rappresentato, con una raffigurazione, nel libro scritto da Lycosthenes Conrad dal titolo "Prodigiorum ac Ostentorum Chronicon", dato alle stampe nel 1557, si legge di una cometa che fu vista in Arabia che aveva la forma di una trave di legno appuntita. Il disegno dell'avvistamento (qui riprodotto), avvenuto nel 1479, non lascia dubbi: si nota che non ha l'aspetto di una "cometa", bensì di una sorta di missile "antelitteram", quello che oggi chiameremmo un UFO.

 
 
Nei secoli precedenti alla Peste Nera, furono avvistate strane comete, che portarono pestilenze e sventure. Si citano avvistamenti in Italia, nell'anno 984. Nel 1019 ne fu testimone l'imperatore Ottone III, che nel mese di giugno avvistò delle travi ardenti. Nel 1316 quando a Costantinopoli furono viste "tre lune" e "tre comete", nei tre mesi successivi, la fame e la peste fecero un gran danno. E gli esempi potrebbero continuare all'infinito. Queste comete o presunte tali, interagivano attivamente con l'ecosistema circostante. Sempre nel libro scritto da Deaux George, citato in precedenza, si legge che "le prime relazioni (della peste) arrivarono dall'Oriente... i rapporti provenienti da quella parte del mondo... descrivevano meteore e comete che emanavano gas nocivi, che uccisero gli alberi e distrussero la fertilità della terra".
A quanto pare, strani oggetti volanti stavano "spruzzando" diserbanti chimici nell'aria.
Per quanto incredibili, episodi simili si perdono nella notte dei tempi. Anche nell'antica Mesopotamia veniva descritta la defogliazione ad opera di antichi "Dei". Forse, nasce così il mito secondo il quale l'apparizione delle comete porta cattivi presagi. Da parte mia, ritengo plausibile che qualcosa, proveniente dallo spazio esterno, possa causare, periodicamente, immani catastrofi.

E che dire degli avvistamenti degli "uomini in nero"? Naturalmente non parliamo dei fantomatici MIB di cui parla la letteratura ufologica moderna, ma di strani esseri che venivano avvistati poco tempo prima che si propagasse la peste.
Queste misteriose figure umanoidi venivano, avvistate in periferie cittadine, nei campi o nei villaggi e la loro presenza avrebbe preannunciato lo scoppio di un’epidemia.
Ci è stato tramandato un esempio di queste apparizioni, è quella che sarebbe avvenuta in Germania, a Brandeburgo, nel 1559. Vennero avvistati dodici esseri "orribili", muniti di attrezzi identificati come lunghe falci, intenti (apparentemente) a tagliare l'avena. Immediatamente dopo, una grave epidemia colpì la città tedesca.
Altri avvistamenti furono riportati in varie altre zone d'Europa. Esseri "demoniaci", vestiti di nero e muniti di "falci". Solo leggende? Resta il fatto che da quelle storie nacque l'icona popolare della "morte", immagine vista come un demone o uno scheletro provvisto di falce.

1 commento:

  1. Vennero avvistati dodici esseri "orribili", muniti di attrezzi identificati come lunghe falci, intenti (apparentemente) a tagliare l'avena. Immediatamente dopo, una grave epidemia colpì la città.
    Altri avvistamenti furono riportati in varie altre zone d'Europa. Esseri "demoniaci", vestiti di nero e muniti di "falci". Solo leggende? Resta il fatto che da quelle storie nacque l'icona popolare della "morte", immagine vista come un demone provvisto di falce.

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