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sabato 25 febbraio 2023

1995 - ONDATA DI UFO IN GALIZIA


 

La sera del 28 novembre 1995, le telecamere di sicurezza operanti presso la base militare di As Gandaras, nella regione spagnola della Galizia, ripresero diversi strani oggetti nel cielo notturno. L'esercito spagnolo prese molto sul serio gli avvistamenti. Secondo fonti anonime, tra gli ufficiali di alto rango c'era il timore che le loro strutture venissero esaminate per analizzarne i punti critici.
I militari, avrebbero tenuto volentieri il riserbo sull'avvistamento. Sfortunatamente, anche dei ragazzi che giocavano a calcio in un campo, li vicino, videro quegli strani oggetti. Insomma, in poco tempo la notizia arrivò ai mass media. Si venne così a sapere che gli avvistamenti erano iniziati diversi giorni prima, il 23 novembre e che gli oggetti non furono visti solo dai militari, ma anche da diverse altre persone. Le testimonianze coincidevano: le navette erano a forma di disco ed emanavano luci rosse, blu e gialle. In un rapporto si legge che un oggetto avrebbe volato così in basso che si potevano scorgere delle grandi “finestre” che però non mostravano alcun pilota all'interno.
L'ufologo Marcelino Roquejo avrebbe pure affermato che l’avvistamento era solo uno tra i tanti che accaddero con una certa regolarità, in quella regione della Spagna. Era anche convinto che questi fenomeni producessero onde sismiche. In effetti, i terremoti stavano aumentando: per Roquejo, c'era sicuramente una connessione.



ULTERIORI AVVISTAMENTI

Gli avvistamenti continuarono per tutto il resto del 1995 fino all'inizio del 1996. Raggiunsero il picco nel mese di gennaio.
Nella piccola città di Pedrona apparve un oggetto ovale, luminoso, che navigava calmo nel cielo.
A breve distanza, a Gijon, diversi residenti riferirono di aver visto uno strano oggetto fermo nel cielo, sul mare, a breve distanza dalla costa. Emetteva una fantastica serie di luci multicolori che rimbalzavano sulle acque scure sottostanti.
Forse uno degli avvistamenti più fantastici fu quello in cui le immagini furono catturate in un video da Bartolome Vazquez. Non solo Vazquez riuscì ad ottenere delle immagini chiare di un velivolo triangolare, ma anche quelle di due aerei da caccia che, apparentemente, lo inseguivano.
Un altro avvistamento, venne trasmesso, almeno in parte, dall'emittente televisiva Canale 55, che rispondendo all'ondata di chiamate dei residenti entusiasti, riuscì a filmare un gigantesco velivolo ovale che stazionava immobile nell’aria.
Insieme agli strani avvistamenti, coloro che chiamavano da questa zona della Spagna, iniziarono a notare un'altra presenza: quella di alti funzionari militari e governativi.

giovedì 23 febbraio 2023

25 GENNAIO 1975 - PODGORICA (JUGOSLAVIA)

 



Il generale Zvonimir Jurjevic, ex comandante dell'aeronautica e della difesa aerea jugoslava, ebbe a riferire di un incontro con una nave spaziale. Al tempo, era a capo del 172° reggimento dell'aviazione a Titograd, oggi Podgorica, capitale del Montenegro. Il fatto risale a gennaio del 1975, il Generale, mentre effettuava un volo di routine, notò che un UFO dai colori vivaci si avvicinava al suo aereo. Lo descrisse come un oggetto luminoso in grado di cambiare colore: era come se stesse deliberatamente cercando di attirare la sua attenzione. L'UFO era un globo luccicante, dieci volte più brillante della stella più luminosa. Il colore cambiava continuamente in bianco, giallo, rosso chiaro e arancione. Appariva dal nulla e sembrava attirare l'attenzione di proposito. In seguito, il misterioso oggetto volante riapparve più volte, sempre ed esattamente dopo cinquanta minuti di volo, in ogni singola missione. Il 25 gennaio 1975, Il generale Jurjevic cercò di intercettare l'UFO: quando l’oggetto riapparve, ancora una volta dopo cinquanta minuti dall'inizio del volo, sopra la città di Cetinje, lo inseguì, ma questo scomparve sottraendosi all’inseguimento.

Dato che, molti altri piloti del suo stormo avevano avvistato il misterioso oggetto, il generale elaborò un piano per intercettarlo, che prevedeva il decollo di quattro jet. Due dovevano decollare dalla base, seguiti da altri due che avrebbero preso il volo più tardi, da un altro aeroporto, così da poter accerchiare l'UFO. A tutti i piloti fu imposto il silenzio radio per impedire alla nave di intercettare messaggi. Il generale Jurjevic aveva appena stabilizzato il suo aereo nei cieli di Cetinje, quando lo strano oggetto apparve sopra Budva. Il tenente Machec, subito dopo, lo avvistò sopra Niksic e il comandante gli ordinò di affiancarlo seguendo una rotta parallela alla costa adriatica, in modo da triangolare l’oggetto e stabilire a quale distanza si trovasse. Scoprì che erano circa 10 chilometri. Ma l’oggetto non permise mai al generale Jurjevic di avvicinarsi. Mantenne costantemente una distanza di dieci chilometri, nonostante i numerosi tentativi di avvicinamento. Quando, infine, il Generale ridusse la velocità del suo jet, la distanza rimase la stessa: gli stessi dieci chilometri.

Il generale Jurjevic pensa che il caso non verrà mai spiegato: quello che è successo nei cieli sopra la Jugoslavia, per lui, rimane un mistero.

lunedì 6 febbraio 2023

LA MISTERIOSA SFERA DEI BETZ




Nel 1974, la famiglia Betz fece una scoperta sorprendente: trovò una misteriosa sfera di metallo, che divenne nota come the Betz mystery sphere.

Quel giorno, il fuoco aveva devastato più di ottocento acri di bosco a Fort George Island, in Florida. Sul posto, un tempo, si ergeva una missione spagnola.
Antoine Betz, un ingegnere marittimo e sua moglie Gerri, stavano verificando i danni causati dall'incendio alla loro proprietà, quando s’imbatterono in una sfera. All'inizio pensarono che fosse una palla di cannone, data l'area storica, ma presto si accorsero che la superficie era estremamente lucida e troppo ben conservata per essere antica: si trattava di qualcosa di diverso. Hanno quindi pensato che forse quell'oggetto poteva essersi staccato da un satellite della NASA o sovietico e in qualche modo, fosse precipitato proprio nella loro proprietà. La misteriosa sfera aveva all'incirca le dimensioni di una palla da bowling, ma aveva uno strano triangolo allungato inciso sulla superficie. Considerando la cosa solo come un oggetto curioso, la famiglia decise di portarla a casa. La custodirono nella stanzetta del figlio, Terry, ma non vi restò a lungo.
Un paio di settimane dopo l'insolita scoperta, Terry stava suonando la chitarra e con suo grande stupore, la sfera iniziò a reagire al suono dello strumento. Secondo la sua testimonianza, la sfera metallica risuonava di un profondo rumore pulsante che sembrava turbare il loro cane. Non ci volle molto prima che la famiglia Betz scoprisse che lo strano oggetto aveva altre strane caratteristiche. Quando lo spingevano sul pavimento, si fermava, vibrava, poi improvvisamente cambiava direzione e tornava dalla persona che lo aveva spinto. Lo videro anche rotolare sfiorando il bordo del tavolo senza mai cadere sul pavimento. In un'occasione, inclinarono il tavolo, ma la sfera sfidando la gravità, risalì verso l’alto. Affermarono anche che, in un caso, rotolò per circa dodici minuti ininterrottamente, cambiando direzione ma senza mai fermarsi.
Da quello che avevano osservato, la strana sfera sembrava essere alimentata dall'energia solare, in quanto notarono che quando il sole splendeva intensamente il globo era più attivo.
Terry, che aveva una natura curiosa, decise che avrebbe cercato di capire cosa fosse questo strano oggetto. Per prima cosa, la colpì delicatamente con un martello: l’oggetto risuonò come una campana. Poi la scosse vigorosamente e la sfera rotolò all'improvviso per la stanza come se cercasse di sfuggirgli. Da quel momento i Betz la tenero in una scatola chiusa nel timore che scappasse. Di tanto in tanto il globo emetteva un tintinnio o una vibrazione a bassa frequenza, come se ci fosse una sorta di meccanismo in funzione all'interno.

La famiglia Betz rimase sbalordita dalle capacità di quella sfera e iniziò a mostrarla a parenti e amici, che rimasero scioccati: divenne rapidamente oggetto di forte curiosità. Presto si sparse la voce e la Betz mystery sphere, rapidamente, iniziò ad essere fonte di frenesia mediatica: tutti volevano sapere cos’era quella strana palla.
La NASA e l’Arial Phenomena Research Organization (APRO) inviarono degli esperti per esaminarla. Il personale scientifico, all’inizio era scettico, ma gli studiosi cambiarono opinione quando si resero conto che il fenomeno era reale: non si trattava di uno scherzo. Pertanto, chiesero di poter portare la palla in un laboratorio per ulteriori test, ma i Betz rifiutarono.
Ben presto, però, la sfera iniziò a mostrare un comportamento strano quasi da poltergeist: le porte si chiudevano improvvisamente da sole e di notte, in casa, aleggiavano le note di una musica d'organo ad alto volume, nonostante il fatto che la famiglia Betz non possedesse un organo. Insomma: era troppo! E i Betz finalmente accettarono di cedere la sfera per consentire i test di laboratorio.
Fu portata alla Jacksonville Naval Air Station in Florida, dove fu esaminata da scienziati e metallurgisti. Un primo tentativo di radiografare la sfera non ebbe successo: la macchina a raggi X non era abbastanza potente da penetrare il metallo. La misurarono e la pesarono (era larga 7,96 pollici - 20 cm – e pesante 21,43 libbre - 9,67 chilogrammi - in grado di sopportare una pressione di 120.000 libbre per pollice quadrato. Era realizzata in un acciaio inossidabile di ottima qualità, costruita per resistere alla corrosione.
La marina utilizzando una macchina radiografica più potente, scoprì due oggetti al suo interno circondati da un alone relativo a un materiale ad alta densità. Uno scienziato, il dottor J. A. Harder, affermò che gli elementi rilevati all'interno erano più pesanti di qualsiasi altra cosa nota alla scienza. Scoprirono inoltre che presentava quattro poli magnetici decentrati (due positivi e due negativi). Scoprirono anche tracce di radioattività, ma nulla di preoccupante.

Sembra che siano state trovate altre sfere simili a partire da quel lontano 1974, in Australia, in Russia e in Iraq, ma nessuno sa cosa siano o da dove provengano. In particolare, a me ricordano un caso simile, riportato sul blog, ma non si trattava di un oggetto di forma sferica, bensì discoidale, denominato “il drone cosmico” (Cfr. Incontri ravvicinati in Brasile)
Ora che sulla Betz mystery sphere è caduto l’oblio, nessuno sa più dov’è finita.