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martedì 29 novembre 2022

1977 - COLARES (BRASILE)


 

''Operation Saucer'' era il nome di un'indagine su una terrificante serie di incidenti segnalati a partire dal 1977 in cui i residenti della città brasiliana di Colares affermarono non solo essere testimoni di avvistamenti di dischi volanti, ma anche di essere vittime di attacchi da parte loro. Vengono descritti avvistamenti di oggetti luminosi di diverse forme, dimensioni e colori, che volavano a bassa quota - appena sopra le cime degli alberi - e sparano raggi di luce sulle persone che hanno la disavventura di incontrarli.
Diversi testimoni affermarono di aver intravisto gli esseri che li pilotavano, descrivendoli come decisamente bassi: non più di tre o quattro piedi. Ciò che distingue questi avvistamenti dai più comuni, sono le numerose e ricorrenti lesioni subite dai testimoni. I funzionari sono tutt’ora in possesso di fotografie che riportano la presenza di luci brillanti nel cielo. I raggi che emettevano causavano segni di punture e lesioni. Alcuni rapporti sostengono che queste radiazioni provocarono la sensazione di un "peso” spinto contro il petto dei malcapitati. Alcune vittime testimoniarono che il raggio sembrava solido, pareva una trave di colore bianco e aveva un diametro di circa sette o otto centimetri. Non ci fu alcun avvertimento, gli uomini furono attaccati all'improvviso. Cercarono di urlare ma, paralizzati, non riuscirono ad emettere alcun suono. Il raggio era caldo: bruciava sulla pelle come un ustione da sigaretta.
Il dottor Wellaide Carvalho, che lavorò nell'Unità Sanitaria della zona durante gli anni '70, descrivendo quelle ferite, ha scritto: - tutti i pazienti avevano riportato lesioni al volto o alla zona toracica. Le lesioni, che sembravano ferite da radiazioni, si presentavano con un intenso arrossamento della pelle nella zona interessata. In seguito i capelli cadevano e la pelle diventava nera. Nonostante questo, le vittime non provavano dolore, solo un leggero bruciore.
Su uno di loro notò anche dei piccoli segni di puntura.
Le vittime erano sia uomini che donne, di età diverse. I dischi volanti furono rapidamente soprannominati "chupa-chupa" poiché le persone colpite credevano che durante quegli attacchi il loro sangue e la loro energia vitale venissero risucchiati. Alcune persone, colpite, addirittura morirono pochi mesi dopo.
Il panico iniziò presto a prendere piede e donne e bambini lasciarono l'area mentre gli uomini rimasero per prendersi cura delle loro case o dei loro beni.

sabato 5 novembre 2022

DICEMBRE 2009 - MONAHANS (TEXAS)


Stavano festeggiando un compleanno. Durante la festa tre minori irruppero in casa urlando a squarciagola che un aereo si era schiantato in uno dei pascoli adiacenti. Un gruppetto di cinque persone uscirono fuori per vedere cosa aveva causato tutto quel putiferio. Non videro nulla di strano, ma avvertirono uno strano odore di bruciato, di mesquite bruciata. Pensarono che qualcuno avesse bruciato della legna resinosa nel camino. Quindi chiesero ai ragazzi di mostrargli dove avevano visto precipitare l'aereo e si diressero nella direzione indicata. Notarono subito che tutti i cani della zona sembravano impazziti: abbaiavano tutti insieme, come se vedessero la medesima cosa. L'area era una comunità rurale, molte delle case erano circondate da grandi appezzamenti di terreno, di solito quattro o cinque acri per ogni casa. Non c’era traffico sulle strade: insomma, era una zona piuttosto isolata. Parte del terreno vicino alla casa dove si festeggiava era invaso da alberi di mesquite, solo una piccola porzione del terreno circostante era coltivata e sgombera. Oltre la macchia di alberi correva un piccolo recinto di filo spinato che delimitava il confine coi vicini, che quella sera erano in casa poiché si potevano vedere le luci erano accese. Girarono intorno alla vegetazione per evitare di incappare in qualche serpente a sonagli. Questi rettili, anche d’inverno, sono attivi e cercano riparo tra gli alberi.
Avvertirono elettricità nell’aria, come quando ci si avvicina a una grande sottostazione elettrica o a un'antenna radio in fase di trasmissione. Mentre avanzavano, tra gli alberi, uno di loro notò una luce. Sulle prime pensarono ai fari di un’auto, ma poi cambiarono idea: la luce era diffusa e non concentrata in un fascio, come quella dei fari di un'auto. Arrivati oltre la coltre di vegetazione, rimasero scioccati nel vedere un oggetto di forma ovale in bilico a circa quattro o cinque piedi da terra. Rimasero lì, a bocca aperta per lo stupore a guardare questo oggetto che si librava senza emettere alcun suono. L'oggetto, dalle dimensioni stimate di trenta, quaranta piedi, sembrava fatto di un materiale estremamente levigato, tanto da riflettere la luce dei lampioni come uno specchio. In verità, aveva anche una piccola zona opaca, appena percettibile a meno che non si guardasse con molta attenzione: era una sorta di aura blu iridescente. Mentre erano lì, immobili, videro apparire, vicino all’oggetto, due strani "omini". Questi, all'inizio, non si accorsero di loro, occupati com’erano a raccogliere qualcosa da terra e dagli alberi. Erano piccoli di statura, sembravano bambini. Alti circa quattro piedi, ma estremamente magri, come se non avessero carne sulle ossa. Le loro teste erano grandi e le loro braccia erano lunghe: arrivavano fino alle ginocchia. Due ragazzini raggiunsero di soppiatto alle spalle degli adulti (spaventandoli a morte). Quando videro l'oggetto e gli strani “omini”, con voce forte e stridula gridarono: - cosa sono quelle cose!
Fu allora che le creature si voltarono e li videro.
I loro occhi erano grandi: ricordavano quelli di una mantide religiosa. Quelle due creature li fissarono impassibili per pochi secondi, poi girarono tranquillamente intorno alla navicella e una dopo l'altra, si diressero dietro il velivolo. Subito dopo, la navicella si sollevò senza emettere alcun suono, né vi fu alcuna raffica di vento: non provocò nemmeno l'ondeggiamento dei rami di un vicino albero di mesquite. Si alzò silenziosamente e si librò a circa quaranta piedi da terra, poi schizzò via come un pipistrello dal suo antro. Mentre si allontanava, iniziò a brillare e quella luce volò sempre più in alto, fino a svanire. Rimasero lì, in completo silenzio, mentre cercavano di capire cosa diavolo avevano appena visto. Alla fine uno di loro ruppe il silenzio ponendo la fatidica domanda: - Dobbiamo chiamare la polizia?
Un’altro, ridendo, rispose: - per dirgli cosa?

Uno dei ragazzi rimase in stato di shock, sembrava avesse visto il diavolo in persona: come dargli torto? 
Non voleva parlarne e anche una volta a casa, continuava a non parlare: non voleva pensarci, la sua mente continuava a elaborare quello che aveva visto. Il testimone di questa vicenda, che era suo zio, decise che era meglio non chiedergli più nulla.
Non ho mai creduto veramente negli UFO – dichiarò - o negli Alieni, ma dopo gli eventi di quella notte, rivalutai completamente queste mie convinzioni. Volevo tenere la mente aperta e da all'ora, di guardare un po' di più verso il cielo.

mercoledì 2 novembre 2022

DIFFIDATE!



L’interesse per gli Ufo e i loro avvistamenti esplose a metà degli anni ’50 del secolo scorso, negli Stati Uniti. Il motivo, probabilmente, si ritrova in una serie di concause che nel tempo includono: la paura di un terzo conflitto mondiale, lo spionaggio, la guerra fredda e la minaccia della bomba atomica. Una certa isteria di massa si diffonde e l’influenza dell’immaginario, prima radiofonico e poi cinematografico, porta a un fiorente interesse per i dischi volanti e alieni. Questo, negli U.S.A. Nel resto del mondo, invece, a partire dagli anni ’60 e ’70, la rivoluzione culturale e il progressivo aumento della sfiducia nei confronti delle istituzioni religiose porta a un vero proprio culto, dove gli alieni, per qualcuno, forse per troppi, tende a sostituire i Santi. Figure salvifiche che dall’alto dei cieli vegliano sugli umani, li proteggono o decidono le loro sorti. Fanno apparizioni fugaci che hanno ragioni a noi oscure, si materializzano in varie forme.
I Governi conoscono segreti che a noi, poveri mortali, non vengono rivelati.
L’ufologo (quello dalla “u” minuscola) arriva a creare delle vere e proprie truffe a sostegno delle proprie tesi (e delle proprie tasche) anche e soprattutto, falsificando abilmente fotografie e filmati. Il look di queste molto poco attendibili testimonianze varia con il passare del tempo, a seconda delle mode e della tecnologia: si passa dal look tipicamente anni ’50/’60 del classico «disco volante», di solito un piattino sospeso al filo di una canna da pesca, alle visioni luminoso/psichedelico tipiche della cultura anni ’70, all’uso sfrenato della migliore tecnologia, nei decenni successivi, dove la tecnica la fa da padrone.
Il clamoroso successo della serie X-files determina, dopo il 1993, un rinnovato interesse per il “fenomeno”. 
Oggi, tante persone che non si accontentano delle cose di questa terra cominciano a scrutare il cielo alla ricerca di una risposta alla propria miseria.
Grazie alla computer graphic e allo strumento spargibufale per eccellenza – internet – il realismo di queste false immagini diventa sempre maggiore e la loro diffusione preoccupante.