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giovedì 27 luglio 2023

1951 – TRIANGOLO DI FERRO (Corea)



Questo testo è il riassunto di un'intervista rilasciata a Chicago, Illinois, da Francis P. Wall, che durante la guerra di Corea era in servizio nell'esercito degli Stati Uniti. L’intervista fu condotta, nel gennaio 1987, da John Timmerman, un esponente del J. Allen Hynek Center for UFO Studies (CUFOS). Il noto ricercatore Richard F. Haines, in seguito, ebbe modo di controllare i registri militari, rilevando che il signor Wall era schedato come combattente in un'unità di fanteria dell'esercito: 25° divisione, 27° reggimento, 2° battaglione, compagnia "Easy". Haines ricevette dal signor Wall un disegno dell'oggetto che affermò di aver visto. Il disegno raffigura un tipico "disco volante".



Mr. Wall racconta la sua esperienza come segue: - Questo evento ebbe luogo all'inizio della primavera del 1951, in Corea. Eravamo in quello che, sulle mappe militari, era noto come Triangolo di Ferro, vicino a Chorwon. Era notte. Ci trovavamo sulle pendici di una montagna, all’ombra della quale c'era un villaggio. Avevamo già inviato degli uomini in questo villaggio per avvertire la popolazione che lo avremmo bombardato con l'artiglieria. Quella notte, per l’appunto, era in corso il bombardamento. Improvvisamente notammo alla nostra destra quella che sembrava una sorta di lanterna che scendeva dalla montagna. La “cosa” continuò a scendere arrivando fino al villaggio dove, in quel momento, imperversavano le esplosioni. Aveva una luce arancione e pareva non curarsi delle continue esplosioni dalle quali rimaneva illeso. Poi, questo oggetto si è avvicinato a noi mentre la luce, da arancione mutava in verde. La luce pulsava: questo rendeva impossibile definirne forma e dimensioni. Chiesi al Tenente Evans, il nostro comandante, di poter sparare su quell’oggetto, cosa che feci con il fucile M-1 adottando dei proiettili perforanti e lo colpii. Doveva essere metallico perché sentii il proiettile schiantarsi contro lo scafo. È possibile che quell’unico proiettile potesse danneggiare un velivolo che era uscito indenne dai colpi di artiglieria?
Forse, in quel momento, aveva abbassato il campo di forze che lo proteggeva poiché, dopo il colpo, l'oggetto impazzì. La luce cominciò a lampeggiare ad intermittenza e si udì un’esplosione. Cominciò a muoversi in modo irregolare, oscillando da un lato all'altro e pareva dovesse schiantarsi al suolo. Si udiva un suono - non avevamo sentito alcun suono prima – come di una locomotiva diesel spinta al massimo dei giri.
Poi, siamo stati attaccati. Sì, fummo colpiti da un raggio che veniva emesso a impulsi. Potevi vedere il raggio solo quando puntava direttamente su di te. Se ti colpiva, avvertivi una sensazione di bruciore e un formicolio in tutto il corpo: come se qualcosa ti stesse penetrando. Il tenente Evans diede l’ordine di rifugiarsi nei bunker. Questi erano cunicoli dotati di spioncini da cui si poteva guardare fuori e sparare al nemico. Non sapevamo cosa sarebbe successo. Avevamo paura. Dal bunker, sbirciai fuori e vidi questa cosa. Per un po’ rimase sospesa sopra di noi, illuminando l'intera area e poi la vidi schizzare via con un angolo di 45 gradi. Così è sparita.
Tre giorni dopo l'intera compagnia fu evacuata in ambulanza: gli uomini soffrivano di dissenteria ed erano troppo deboli per camminare. Quando i medici li visitarono, riscontrarono in loro un numero estremamente alto di globuli bianchi: i dottori non se lo spiegarono.
Nell'esercito, ogni giorno si presenta un rapporto. Ci siamo consultati e abbiamo deciso all’unanimità di non includere questi fatti nel nostro rapporto: temevamo di essere presi per pazzi. Erano altri tempi: allora nessuno parlava di UFO, non sapevano nemmeno cosa fossero!
Infatti, non sono in grado di dire cosa fosse ma, da quel momento, ho percepito sintomi di disorientamento, perdita di memoria e sono dimagrito tantissimo: sono passato da 180 a 138 libbre e tutt’ora ho grandi difficoltà a mantenere il mio peso. Adesso sono in pensione e sono un disabile. –