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sabato 24 novembre 2012

21 DICEMBRE 2012: ALAN E' TORNATO!

Il vento può essere solo sentito e non visto, porta le parole del “Grande Spirito”.

   Susan aveva sognato quel momento lo sognava da sedici anni. Ora il suo uomo era lì, nel suo letto, spossato e felice dormiva tranquillo al suo fianco. No, non si sarebbe stancata di guardarlo: era decisa ad attendere il momento in cui avrebbe aperto gli occhi. Aveva mille cose da chiedergli: sarebbero rimasti a parlare per ore.
Incredibilmente, nello stesso istante, nello stesso posto ma, in un’altra pagina del libro degli Universi, un’altra donna, Hester, in una stanzetta d’ospedale aspettava che Alan si svegliasse da un coma profondo. I medici non le avevano dato molte speranze ma, come si sa, la speranza è l’ultima a morire.
In quel momento, Alan aprì gli occhi e si guardò intorno confuso.
- Dove sono? - Chiese.
- Sei tornato Alan, sei tornato.
Le due donne non potevano saperlo ma, tra le lacrime, all’unisono, avevano pronunciato la stessa frase. Sì, Alan Turing era tornato!

martedì 16 ottobre 2012

SIDURI



 

Nella mitologia sumerica Siduri era "la fanciulla che fa il vino": sorta di locandiera mistica che somministra all'eroe di passaggio una bevanda, il vino appunto, che ancor oggi rientra nei riti più sacri. Il nome doveva essere molto diffuso se, com’è probabile, i Sumeri adottavano i nomi dei loro idoli così come facciamo anche noi oggi, quando, battezzando i nostri figli gli diamo i nomi dei santi e dei personaggi famosi. Quindi, la Siduri di cui narra un intero capitolo del romanzo "Il signore delle aquile" non ha nulla a che fare con la locandiera del poema di Gilgamesh. Voglio ricordarvi che Il signore delle aquile non è un romanzo del genere fantasy, come potrebbe far supporre il nome, non è neanche un romanzo puramente storico poiché ho voluto inserirvi degli elementi leggendari. Mi accorsi subito che potevo separare questo capitolo dal resto del libro per dar vita a un racconto. Operazione non sempre facile ma, in questo caso, molto ben riuscita. Vi si narra la storia, tragica, di una ragazza che ha ricevuto un dono dal cielo: la bellezza. E di come questo dono la conduca, non certo per colpa sua, a una condizione di schiavitù. Non ci sono allegorie, niente a che vedere con moderne storie di “veline” o di modelle anoressiche, anche se, ne sono convinto, pure in questo caso c’è una forma di schiavitù, se non proprio coattiva, almeno mentale. Tuttavia, Siduri ci appare come una donna moderna in quanto non risponde appieno ai canoni della sua epoca. Non è una donna ubbidiente e sottomessa, una donna che accetta e sopporta tutto solo perché è donna. Siduri ha ambizioni, Siduri si ribella, Siduri agisce. Infatti, è lei che, contravvenendo agli usi del tempo, va a chiedere aiuto al valoroso Khubaba. Siduri non si sottomette: anche da schiava conserverà sempre uno spirito libero, scevro da ogni rassegnazione. Magari non è una donna colta ma è intelligente, anzi, più che intelligente è astuta: opta delle scelte precise e oculate. Riuscirà a sfuggire alle brame di Shamash, il suo padrone, sfruttando a suo vantaggio la gelosia della moglie. Anzi, sarà proprio quest’ultima che, per allontanarla dalla sua casa, la manderà, come serva, al seguito di Odakon; concedendogli proprio ciò che lei voleva più d’ogni altra cosa. Ma questa, è un’altra storia.
 
Alla fine del 2011, il racconto è stato pubblicato nell'antologia "Paesaggi letterari" a cura di Historica.


mercoledì 3 ottobre 2012

NATO IL DODICI APRILE


Cliccando sul link potrete leggere il breve racconto pubblicato nella raccolta edita, nel 2010, da AssoPiù Editore.
Alla fine, ci si accorge che il narratore è anche il protagonista della vicenda. In un luogo dove il tempo più non scorre, dove è sempre oggi, è sempre adesso, si concederà un dono prezioso: l'amara visione di uno scorcio della sua vita futura.

lunedì 13 agosto 2012

L'ULTIMA SPIAGGIA



 

Ho ripescato un vecchio caso ufologico ("l'arma che non fece fuoco") perché presenta un’analogia con il mio racconto “L’ultima spiaggia” che, nel 2009, fu pubblicato nella raccolta: “Il coraggio, la paura, la speranza, l’allegria” edita da 150 Strade. E' un classico della fantascienza non fantascienza, in quanto la vicenda è ambientata nella nostra epoca e tratta di un fenomeno reale: lo scetticismo con cui la gente affronta l’ipotesi extraterreste. In questo caso, il protagonista scopre, suo malgrado, che gli alieni sono tra noi. D’altronde è impensabile che qualcuno affronti un interminabile viaggio intergalattico per poi fare un’apparizione  a zig zag nella nostra atmosfera e tornarsene subito a casa. E’ lecito pensare che una missione sul pianeta Terra possa impegnare un'eventuale civiltà extraterrestre per un lungo periodo. Insomma, si può credere, come viene affermato da più parti, spesso da fonti degne di fede che, per davvero, essi vivono tra noi confusi fra la gente.
La scoperta ha dei risvolti raccapriccianti, tali da costringere il nostro protagonista a diventare un capo della resistenza contro gli alieni. 


sabato 16 giugno 2012

LA SOGLIA





Da oggi potrete scaricare uno dei miei primi testi: "La soglia" (basta cliccare sul link). Il racconto è stato pubblicato nella raccolta TRIFOLIUM 2009 edita da Caravaggio.