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sabato 26 febbraio 2022

OMM SETI: LA DONNA CHE DIMOSTRÒ DI AVER VISSUTO NELL'ANTICO EGITTO




Il nome di Dorothy Louise Eady è ben noto negli ambienti degli egittologi. Affermò di essere la reincarnazione di una sacerdotessa di Iside e sembrava avere le conoscenze giuste per sostenerlo. Alcuni sono propensi a credere nella reincarnazione. Secondo loro, serve a far progredire la specie umana o secondo altri, a far ritornare gli antichi “Dei”. La convinzione è che innumerevoli reincarnazioni perseguono uno scopo preciso: alla fine, dovrebbero condurre a una coscienza cosmica atta a far progredire l'Universo. Dorothy Eady, in seguito conosciuta anche come "Omm Sety" nacque da genitori irlandesi il 16 gennaio 1904, in Inghilterra. Fino a quando non incappò in un incidente domestico, era una bambina normale ma, nel 1907, quando aveva solo tre anni, una mattina Dorothy corse al piano di sopra e ruzzolò giù dalle scale. Perse immediatamente conoscenza. I suoi genitori chiamarono subito un medico che, purtroppo, non poté far altro che constatarne la morte. Ma, per quanto sembri incredibile, la bimba si riprese completamente! Immaginate la meraviglia del medico quando, richiamato un’ora dopo, entrò nella stanzetta e trovò la ragazzina viva e vegeta. Da quel giorno, Dorothy iniziò a sognare di un misterioso edificio con colonne bianche come la neve, circondato da un bellissimo giardino nelle cui profondità era nascosto un lago rettangolare contenente fiori di loto. Questa visione le dava il tormento in quanto era mossa da un profondo desiderio di ritornare a casa, ma non sapeva spiegare dove fosse questa casa. All’età di quattro anni Dorothy, con i suoi genitori, visitò il British Museum e giunta nella sala Egizia, ebbe vividi ricordi di un suo lontano passato, di una vita passata. Ricordava di essere stata, in una vita precedente, al di là del mare, nella terra dei Faraoni. Non solo Dorothy si ricordava chi fosse, ma raccontò dettagli particolareggiati di un'epoca in cui lei era una sacerdotessa egiziana. Raccontava di quanto, a quattrordici anni, era solo un’allieva: un’aspirante vestale. Figlia di un’umile venditrice di ortaggi e di un soldato, viveva nella città santa di Abydos, in Egitto. Prestò servizio alla corte del faraone Seti. All'età di cinque anni, imparò rapidamente a leggere e scrivere e si appassionò alla storia dell'antico Egitto. Con grande zelo, Dorothy riuscì anche a copiare antichi geroglifici egizi. All'età di dieci anni, Dorothy incontrò il famoso egittologo, archeologo e orientalista inglese Sir Ernest Alfred Thompson Wallis Budge, che lavorava al British Museum e aveva pubblicato un gran numero di opere sull'antico Egitto. Cominciò a insegnarle l'antico idioma e rimase molto sorpreso dalle capacità della sua nuova allieva di padroneggiare questa lingua difficile e dimenticata. Tra l’altro lei gli confidò che conosceva già questa lingua. Nel 1932, Dorothy partì finalmente per l'Egitto per vivere col suo futuro marito Eman Abdel Meguid: uno studente egiziano che aveva conosciuto in Inghilterra. Al suo arrivo in Egitto, scese dalla nave, si chinò e baciò la terra, dicendo che era venuta lì per restarci. La coppia si sposò, ma il loro matrimonio durò solo due anni. Durante questo periodo ebbero un figlio, che Dorothy chiamò Sety. Da qui l’appellativo di Omm Sety, la cui traduzione significa madre di Seti. Per anni, Dorothy continuò a ricordare episodi della sua vita passata, mettendo insieme i pezzi di un puzzle vecchio di migliaia di anni. Apprendiamo che era una giovane donna di nome Bentreshyt, cresciuta nel Tempio di Seti ad Abydos dall'età di tre anni. Riferì di aver avuto numerose visite di uno spirito chiamato Hor-Ra, che l'aiutò a scoprire molti segreti della sua vita passata. Fu affidata al tempio dal padre, un soldato che non poteva prendersi cura di una bambina dopo la morte della madre, una modesta fruttivendola. Durante la sua vita al tempio di Abydos, dove alla fine divenne sacerdotessa e "vergine consacrata", incontrò il Dio vivente, il faraone Seti I e i due si innamorarono. Divenne l’amante del faraone e rimase incinta ma la loro relazione non ebbe un lieto fine. Nel corso degli anni, Dorothy ha aiutato gli archeologi nelle loro ricerche, dimostrando al riguardo della storia e dell’antica cultura egizia, conoscenze straordinarie che ci inducono a pensare che, in qualche modo, la sua storia non sia frutto di fantasie. Nel 1956 Dorothy si trasferì ad Abydos, dove era conosciuta come Omm Sety e fu lì che dovette affrontare numerose sfide che misero alla prova i suoi racconti e le sue conoscenze. Per verificare i fatti che Dorothy raccontava di aver vissuto migliaia di anni fa, nell’antico Egitto, l'ispettore capo del Dipartimento di Antichità del Tempio di Seti, decise di mettere alla prova la sua conoscenza. Di fronte a un particolare dipinto murale, le fu chiesto se le ricordava qualcosa: le risposte furono affascinanti. È interessante notare che si trattava di una scoperta recente, i dipinti e i segni, poi identificati da Dorothy, nessuno li aveva ancora visti. Non erano noti, né erano stati pubblicati da nessuna parte. Ma lei, non solo conosceva tutte le risposte ma, addirittura, fu in grado di aggiungere dei dettagli inediti. Divenne un’archeologa famosa e grazie alle sue conoscenze, ereditate da una vita precedente, contribuì al successo di numerosi scavi e ricerche. Riuscì a tradurre testi estremamente difficili che aiutarono gli archeologi che condussero degli scavi ad Abydos, dimostrando un’incredibile padronanza dell'antica lingua egizia. A un certo punto, dichiarò di sapere dove si trovava la tomba di Nefertiti. Descrisse una conversazione con un faraone, che viene raccontata in una biografia intitolata "Omm Sety's Egypt":
Una volta ho chiesto a Sua Maestà dove lui fosse e me lo ha detto. Ha chiesto: - perché lo vuoi sapere'? Ho risposto che mi sarebbe piaciuto scavare, per riportarlo alla luce e lui mi ha detto: - no, non devi. Non vogliamo che si sappia più nulla di questa famiglia. Tuttavia mi ha detto dov'era e posso dire questo: si trova nella Valle dei Re ed è abbastanza vicino alla tomba di Tutankhamon. Ma è in un posto dove nessuno penserebbe mai di cercarlo. Ridendo, aggiunse: - e a quanto pare, la tomba è ancora intatta.”
In un’altra occasione, Dorothy disse che nella sua vita passata, quando era ancora Bentreshyt, il Tempio di Seti era circondato da alberi e aveva un bellissimo giardino. A quel tempo, i giardini erano una rarità. Ma, un giorno gli archeologi, scavando, trovando qualcosa che non aveva precedenti: i resti di un antico giardino. Il giardino era collocato proprio dove Dorothy aveva indicato. I suoi contributi all'egittologia furono innegabili. Aveva una comprensione quasi soprannaturale per i geroglifici e conosceva a menadito tutte le rovine locali. Nel 1981, l'anno della sua morte, la sua vita fu descritta in un documentario del National Geographic intitolato “Egypt: Quest for Eternity”. Un nome appropriato per qualcuno che rivendicava la sua reincarnazione. I suoi resti riposano nei pressi di un cimitero copto ad Abydos. La gente del posto la ricorda come una donna appassionata, con una conoscenza mai eguagliata dell’antica Abydos, dell’Egitto e della sua antica lingua. Per gli scettici questa è solo l’ennesima storia sulla reincarnazione, ma la gente del posto sicuramente le credeva.