Un'immagine dell'epoca
Verso la metà degli anni novanta, durante i lavori
di ristrutturazione in un essiccatoio per castagne, i proprietari trovarono,
ben nascoste, un gran numero di biciclette da corsa obsolete ma ancora ben
conservate. Appena la notizia si diffuse
in paese, qualche anziano cominciò a narrare che, negli anni trenta, Cosseria
era meta domenicale di gruppi di ragazzi che arrivavano in bicicletta e
improvvisavano goliardiche corse sull’irta salita che portava al centro. Ma
perché tutte quelle biciclette furono riposte con tanta cura? I più vecchi
ricordarono che, durante la guerra, il Governo impose ai cittadini la consegna
di tutto il ferro all’industria bellica. Così, i ragazzi nascosero le loro
amate biciclette in quel luogo insospettabile, aspettando il giorno in cui le
avrebbero riprese.
Con la recluta degli Alpini, poi diretta al fronte
russo, in pochi tornarono a casa. Le biciclette rimasero lì e quando infine
furono ritrovate, non c’era più nessuno a reclamarle. Ora che quei ragazzi non
ci sono più, le loro bici fanno bella mostra di se, esposte nel museo della
bicicletta di Cosseria, mute testimoni di giovani vite, spezzate da quell’immane
tragedia che è stata la guerra.
Le biciclette rimasero lì e quando infine furono ritrovate, non c’era più nessuno a reclamarle.
RispondiElimina