''Operation Saucer'' era il nome di un'indagine su una terrificante serie di incidenti segnalati a partire dal 1977 in cui i residenti della città brasiliana di Colares affermarono non solo essere testimoni di avvistamenti di dischi volanti, ma anche di essere vittime di attacchi da parte loro. Vengono descritti avvistamenti di oggetti luminosi di diverse forme, dimensioni e colori, che volavano a bassa quota - appena sopra le cime degli alberi - e sparano raggi di luce sulle persone che hanno la disavventura di incontrarli.
Diversi testimoni affermarono di aver intravisto gli esseri che li pilotavano, descrivendoli come decisamente bassi: non più di tre o quattro piedi. Ciò che distingue questi avvistamenti dai più comuni, sono le numerose e ricorrenti lesioni subite dai testimoni. I funzionari sono tutt’ora in possesso di fotografie che riportano la presenza di luci brillanti nel cielo. I raggi che emettevano causavano segni di punture e lesioni. Alcuni rapporti sostengono che queste radiazioni provocarono la sensazione di un "peso” spinto contro il petto dei malcapitati. Alcune vittime testimoniarono che il raggio sembrava solido, pareva una trave di colore bianco e aveva un diametro di circa sette o otto centimetri. Non ci fu alcun avvertimento, gli uomini furono attaccati all'improvviso. Cercarono di urlare ma, paralizzati, non riuscirono ad emettere alcun suono. Il raggio era caldo: bruciava sulla pelle come un ustione da sigaretta.
Il dottor Wellaide Carvalho, che lavorò nell'Unità Sanitaria della zona durante gli anni '70, descrivendo quelle ferite, ha scritto: - tutti i pazienti avevano riportato lesioni al volto o alla zona toracica. Le lesioni, che sembravano ferite da radiazioni, si presentavano con un intenso arrossamento della pelle nella zona interessata. In seguito i capelli cadevano e la pelle diventava nera. Nonostante questo, le vittime non provavano dolore, solo un leggero bruciore.
Su uno di loro notò anche dei piccoli segni di puntura.
Le vittime erano sia uomini che donne, di età diverse. I dischi volanti furono rapidamente soprannominati "chupa-chupa" poiché le persone colpite credevano che durante quegli attacchi il loro sangue e la loro energia vitale venissero risucchiati. Alcune persone, colpite, addirittura morirono pochi mesi dopo.
Il panico iniziò presto a prendere piede e donne e bambini lasciarono l'area mentre gli uomini rimasero per prendersi cura delle loro case o dei loro beni.