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sabato 10 febbraio 2024

IMPOSSIBILE DISTANZIARE UN UFO




Tutto iniziò poco prima della mezzanotte del 4 agosto 1963, il diciottenne Ronnie Austin stava tornando da un cinema drive-in, a Mount Vernon (Illinois), con la sua ragazza, Phyllis Bruce. Erano andati a vedere ‘La Grande Fuga’. Mentre stavano percorrendo la Route 15, oltre l'aeroporto di Mount Vernon, Austin vide qualcosa di strano fuori dal finestrino.
In seguito la descrisse come una "palla rotonda di luce bianca, brillante" che aveva all'incirca le dimensioni di una tinozza. Lo fece notare a Phyllis, chiedendole se pensava che fosse un aeroplano. Ma lei rispose: - No, non è un aereo. Non ha luci rosse e verdi lampeggianti!
Ronnie accelerò e rimase innervosito dal fatto che anche l'oggetto accelerava. Quando, in seguito, rallentò, anche l’oggetto fece lo stesso. Era ovvio che, qualunque cosa fosse, la strana luce splendente stava tenendo il passo con il loro veicolo.
Un po' preoccupati, ma non eccessivamente allarmati, i due proseguirono il loro viaggio. Si diressero a nord, per raggiungere la casa di Phyllis. Intanto, l'oggetto continuava a seguirli rimanendo sempre a debita distanza. I ragazzi rimasero calmi: forse, incapaci di percepire un pericolo.
Una volta arrivati, la sorella di Phyllis uscì per salutarli. Quindi, anche lei vide quell'oggetto luminoso, in alto. Tutti e tre l'avrebbero osservato per circa quindici minuti prima che Phyllis entrasse. A quel punto, Ronnie partì per recarsi a casa. La luce lo seguì. All'inizio sembrava che si accontentasse di osservare il suo viaggio. Tuttavia, quando lasciò la strada principale per imboccare una strada sterrata, più tranquilla, questa, improvvisamente, accelerò dirigendosi verso di lui. A un bivio, mentre l’auto rallentava, si fermò sopra un fienile, proprio davanti a lui.
Ronnie poté così osservare un po' più da vicino la palla luminosa che, ora stava passando da una luce bianca e brillante a un tenue bagliore arancione. Vide che si stava avvicinando al bivio e premette sull'acceleratore. Passò direttamente sotto l’oggetto oltrepassandolo. Corse via all’impazzata: in seguito, stimò che probabilmente stava correndo a più di 200 Km/h.
La palla arancione cominciò di nuovo a brillare. Immediatamente riprese vita e si lanciò all’inseguimento. In pochi secondi accorciò le distanze posizionandosi a non più di cento piedi dalla macchina.
Ronnie continuò ad avanzare nella notte. Guardava la strada davanti a lui, ma vedeva anche questo scafo, ormai grande quanto un'auto, alle sue spalle. Poi, l'autoradio cominciò ad emettere una cacofonia di sibili e scariche statiche. Allo stesso tempo, l’abitacolo fu investito da un “effetto rinfrescante”. L’oggetto luminoso passò proprio sopra l’auto in movimento.
Ronnie, in preda al panico, mantenne la calma necessaria ad esercitare il controllo della macchina. Aveva, però, maturato il sospetto che l’intelligenza nascosta dietro quel misterioso bagliore, aveva aspettato che lui fosse solo, prima di iniziare l'inseguimento.
Fece molta strada tentando invano di seminare quel misterioso velivolo. Alla fine si ritrovò nella zona del fienile. Quando ciò accadde, anche l’oggetto tornò a fermarsi, assumendo, di nuovo, quel colore arancione.
A questo punto Ronnie, si rese conto che era solo a tre miglia di distanza dalla fattoria di famiglia e premette di nuovo sull'acceleratore. L’oggetto luminoso si fece avanti, gli passò sopra e si posizionò alle sue spalle per continuare l’inseguimento. Il motore dell'auto ebbe un malfunzionamento, pur continuando a girare. Nonostante questo, alla fine Ronnie giunse a casa. Fece girare l'auto nell'ampio vialetto e scese dal veicolo il prima possibile. Mentre lo faceva, guardò in cielo. Lì, l'oggetto luminoso si librava sopra una pertinenza della fattoria a circa 200 metri dall’edificio principale.



Ronnie corse dentro, chiamando i suoi genitori e i suoi fratelli. Osservando l'orologio a muro, vide che era passata poco meno di mezz'ora dalla mezzanotte. Nonostante l'ora tarda (era il ’63) i suoi genitori, suo fratello e sua sorella, erano ancora svegli e si avventurarono fuori per vedere di cosa si trattava.
Con loro grande sorpresa, l'oggetto rimase esattamente dov’era. In bilico, nel fioco chiarore della propria luce, sopra l’edificio di fronte. Il padre di Ronnie pur consapevole della natura surreale e unica della situazione, decise di chiamare le autorità della contea di Jefferson affinché allertassero la vicina Base aeronautica di Scott.
Evidentemente, la Polizia non diede molto credito alla vicenda e non chiamò la base dell’Aeronautica. Tuttavia, inviarono sul posto il vice Lee (ritratto nella foto).
Due agenti di polizia, Richard Gidcumb e George Sexton, avevano sentito la conversazione alla radio e dato che si trovavano in zona, decisero di indagare per conto loro, all’insaputa del vice. Arrivarono alla fattoria degli Austin alle 00:45 (ben 25 minuti prima di Lee) in tempo per assistere all’insolito fenomeno luminoso.
Come per assicurarsi che non stessero vivendo una sorta di bizzarra allucinazione collettiva, il padre di Ronnie telefonò ad alcuni amici che abitavano lì vicino: i Withrow. Marito e moglie, uscendo in cortile, poterono vedere lo scafo che brillava di una luce arancione e che, intanto, iniziò a salire sempre più in alto, fino ad apparire osservabile come una stella estremamente luminosa.
In totale, furono undici le persone che assistettero al fenomeno. L'unica persona a non vederlo fu proprio il vice Lee, che non arrivò prima dell'01:10. La “stella”, però, rimase visibile fino all’alba.



Il dottor Conarski, interpellato telefonicamente dal padre, aveva consigliato di somministrare a Ronnie un sedativo. Questo perché il ragazzo appariva confuso e frastornato. Insomma, era chiaramente in stato di shock. E quando i giornalisti arrivarono per parlare con i testimoni, il padre di Ronnie, Orville Austin, espresse un giudizio critico nei confronti della stampa locale, affermando che “avevano messo le parole in bocca al ragazzo" approfittando del suo stato confusionale.
Dopo la stampa locale, le agenzie di stampa nazionali e internazionali ripresero e rilanciarono la notizia e il 10 agosto, mentre si intensificavano gli avvistamenti di UFO in tutto lo stato, membri dell’Aeronautica americana arrivarono finalmente a casa degli Austin. Due dei tre uomini componenti lo staff, Robert Friend e Hector Quintanilla, facevano parte del progetto Blue Book.

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