In Colombia, nella Valle del Cauca, furono ritrovati alcuni artefatti
appartenenti alla cultura Calima (l° secolo a.C. - ll° secolo d.C.), queste
miniature, scoperte trent'anni fa dall’archeologo Alan Landsburg, furono
catalogate come rappresentazioni di insetti stilizzati e dimenticati in diversi
musei del mondo dove tutt’oggi e possibile ammirarli. La maggior parte di
queste miniature è esposta al Museo dell’Oro di Bogotà presso la Banca
Nazionale della Colombia, al Museo Britannico di Londra e allo Smithsonian
Institute di Washington.
E' evidente che questi oggetti hanno ben poco in comune con gli animali
che, secondo gli archeologi, dovrebbero rappresentare, seppure in forma
stilizzata. Tra l’altro, nessun insetto ha le ali poste al disotto del corpo.
Tutte le miniature misurano poco più di cinque centimetri e sono tra gli
artefatti precolombiani più stupefacenti al mondo. Infatti, sebbene gli esperti
di culture ispaniche li identifichino come oggetti di culto dalla forma
animale, la loro aerodinamicità è sorprendentemente analoga a quella dei
moderni jet con ali a delta e per quanto incredibile, questa caratteristica è
stata verificata da ingegneri aeronautici che ne hanno comprovato l'attitudine
al volo.
Queste miniature furono dapprima oggetto di attenzione da parte di Ivan
Sanderson, biologo, archeologo e scrittore, che per primo notò il loro aspetto
"tecnologico". Successivamente l'ingegnere tedesco J.A. Ulrich,
pilota di jet, dedusse che uno degli artefatti somigliava al caccia a reazione
SAAB 37 VIGGEN (JA 37) che era appena entrato in dotazione all'Aeronautica
svedese. L’ala a delta, per qualche tempo abbandonata, è tornata in auge nel
XXI secolo. Anche un ufficiale tedesco, il tenente Peter Belting, s’interessò
alle miniature riproducendo una di queste in scala 1:16 con materiale di
schiuma per valutarne l’aerodinamicità, dotandolo di un motore elettrico e
radiocomando.
Su FOCUS è recentemente apparso un filmato in cui un modellino dotato di carrello,
motore (un’elica intubata) e di radiocomando, volava perfettamente. I tecnici
non avevano fatto alto che ricostruire il modello in scala più grande e questo
volava! Le prove, effettuate in volo, dimostravano che si trattava di un aereo
perfettamente manovrabile e dotato di un'eccellente stabilità nel volo planato.
Gli spagnoli Romàn Molla, Justo Miranda e Paula Mercado hanno ricostruito
modelli in scala di questi piccoli monili, e li hanno sottoposti a prove nella
galleria del vento e a programmi di simulazioni di volo, confermando che i
modelli sono perfettamente aerodinamici e adatti al volo.
A questo punto ci si chiede come sia possibile che popolazioni vissute
circa 2000 anni fa fossero a conoscenza di tecnologie tipiche della nostra
epoca. Avevano visto qualcosa che riprodussero in un "Culto Cargo"
(culto legato a oggetti tecnologici divinizzati) oppure replicarono il ricordo
mitizzato di macchine appartenute a epoche precedenti e a una cultura evoluta
scomparsa?
Com'è possibile che popolazioni vissute circa 2000 anni fa fossero a conoscenza di tecnologie tipiche della nostra epoca. Avevano visto qualcosa che riprodussero in una sorta di "Culto Cargo" oppure replicarono il ricordo mitizzato di macchine appartenute a epoche precedenti e a una cultura evoluta scomparsa?
RispondiEliminaLa cosa più probabile è che fossero dei piccoli alianti usati come gioco dai bambini. Certo è che comunque avevano scoperto tutte le regole del volo a vela ..
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