Il mondo dei sogni è senz’altro un grande mistero. Per i diversi
popoli dell’antichità i sogni erano lo strumento privilegiato per
accedere a una dimensione trascendentale attraverso la quale potersi
mettere in contatto con entità divine o con gli antenati. Per altri,
invece, avevano una funzione di mezzo premonitore per comprendere il
futuro attraverso messaggi nascosti in immagini e personaggi onirici.
Oggi, invece, per rinomati artisti, i sogni hanno rappresentato una
preziosa musa ispiratrice. Ma che cosa sono veramente i sogni e
perché li facciamo?
La scienza, solo a partire dal 1900, ha iniziato ad interessarsi ai
sogni attraverso degli studi approfonditi sulle esperienze oniriche
degli individui. Sigmund Freud credeva che i sogni, attraverso il
proprio linguaggio simbolico, permettessero all’inconscio di
rappresentare senza censura una serie di situazioni in cui gli
impulsi e desideri proibiti potessero essere soddisfatti, desideri
per lo più di natura sessuale. Quindi i sogni sarebbero una visione
della realizzazione dei desideri repressi in ciascuno di noi.
Chiaramente questa teoria è stata contestata aspramente per anni
dato che spesso nei sogni si producono anche situazioni che non sono
riconducibili a un desiderio nascosto. Per comprendere al meglio i
meccanismi del sogno, Carl Gustav Jung, un eminente psichiatra e
saggista di origine svizzera, postulò l’esistenza di un inconscio
collettivo appartenente all’intero genere umano, che si manifesta
nei sogni attraverso immagini che hanno una forte influenza
sull’inconscio individuale. Bisogna sottolineare che le due linee
di pensiero sono una complementare dell’altra e forse, se esiste
una verità, è probabile che si trovi nel mezzo.
Sebbene i sogni siano spesso influenzati dalle nostre esperienze
personali, diversi ricercatori hanno scoperto che alcuni temi sono
comuni e ricorrenti fra gli individui alle diverse latitudini del
globo terrestre. Per esempio, molte persone raccontano di essere
inseguite da qualcuno, di cadere nel vuoto, di volare, di arrivare
in ritardo da qualche parte o di ritrovarsi nudi in pubblico. Molti
raccontano anche di visitare con ricorrenza una città che non
esiste.
Rimanendo in tema dei sogni ricorrenti, bisogna segnalare un fatto
alquanto bizzarro che dura ormai da circa nove anni. Si tratta di un
soggetto, di un uomo dai capelli corti, labbra sottili, ciglia folte
e un sorriso accennato. Quest’uomo si dice che appaia alle persone
nei loro sogni. Nessuno conosce il suo nome; la sua storia inizia nel
mese di gennaio del 2006 a New York. Una paziente, durante le sue
sedute terapeutiche, disegna il volto di un uomo dichiarando di
incontrarlo spesso nei suoi sogni, nei quali il soggetto gli dava dei
consigli, senza averlo mai incontrato nella vita reale. Il
disegno-ritratto, rimasto sulla scrivania dello psichiatra, catturò
in breve tempo l’attenzione di altri pazienti. Tutti raccontavano
la stessa storia: “Quest’uomo io lo conosco, lo vedo nei miei
sogni, mi segue e mi osserva da lontano, chi ha fatto questo disegno?
Sapete di chi si tratta?“. Circa le origini di questa persona o
sulla sua stessa esistenza lo specialista era incapace di rispondere,
allora decise di inviare il disegno ai suoi colleghi e chiese
specificamente di mostrarlo ai loro pazienti che facevano dei sogni
ricorrenti: i risultati furono sorprendenti. Ancora una volta, molti,
osservando il ritratto rimasero sbalorditi e raccontavano di averlo
incontrato nei loro sogni. Questa storia divenne virale e gli
avvistamenti nel mondo si moltiplicarono. Oggi esiste addirittura un
sito dove si possono leggere le testimonianze delle persone che lo
sognano spesso e che cercano di darne una spiegazione. Al momento non
vi è alcuna relazione accertata tra le persone lo hanno incontrato
nei loro sogni. Inoltre, nessuno è stato mai stato riconosciuto come
l’uomo del ritratto.
A partire da questo punto ci addentriamo nelle esperienze e nei
fenomeni che ognuno di noi, almeno una volta nella vita, ha
esperimentato o sperimenterà in futuro.
Alcune persone soffrono di un disturbo chiamato “paralisi del
sonno”. Il fenomeno viene considerato come una delle esperienze più
spaventose che una persona possa avere e corrisponde all’incapacità
di muoversi quando ci si risveglia durante una fase di sonno REM,
ossia quella fase dove avvengono i sogni vividi. In questa fase
delicata, il cervello normalmente attiva un meccanismo che paralizza
il corpo: quindi siamo incapaci di muoverci. In teoria è un
meccanismo di sicurezza che dovrebbe impedire di farci del male.
Tuttavia, per qualche ragione, a volte questo meccanismo non è del
tutto efficiente e il soggetto ancora immerso nell’attività
onirica si sveglia. Una volta aperti gli occhi inizia un incubo vero
e proprio: secondo il nostro cervello siamo ancora nella fase REM per
cui i nostri muscoli sono del tutto bloccati ma contemporaneamente
osservando attorno a noi vediamo la nostra stanza, i nostri oggetti e
non capiamo perché siamo incapaci di muoverci. In poco tempo l’ansia
e la paura invadono i nostri pensieri, così dal subconscio più
profondo richiamiamo i nostri peggiori incubi: davanti a noi si
materializzano fantasmi, alieni, demoni e altri esseri come streghe e
succubi. Ci sentiamo prigionieri di queste entità, assolutamente
incapaci di muoverci, li vediamo vicino a noi e in alcuni casi
addirittura sopra di noi che ci bloccano. Non si può nemmeno urlare,
sotto uno sforzo immane riusciamo a malapena a muovere le nostre dita
e a biascicare alcune parole. Si è assolutamente impotenti e sebbene
duri al massimo qualche minuto quest’esperienza terribile sarà
un’eternità di terrore puro. In Italia il 38% delle persone che
hanno avuto almeno un episodio di paralisi del sonno crede che sia
causato da una creatura soprannaturale, molti di loro sono propensi a
credere che la causa sia la “Ianara”, una strega orrenda che
verrebbe a trovare di notte i malcapitati; folclore particolarmente
diffuso in Campania. Se soffrite spesso di questo male, non dovete
preoccuparvi dato che è del tutto innocuo, ma dovete consultare un
medico e non persone che si occupano di paranormale. Secondo gli
esperti dormire poco e male aumenterebbe il rischio. Un consiglio
alquanto particolare è quello di non dormire sulla schiena ma di
lato perché dormire sulla schiena aumenterebbe la probabilità di
avere queste paralisi.
Vi abbiamo parlato di un fenomeno che trasporta, seppur come
allucinazioni vivide, gli incubi nella realtà, ma esiste un altro
fenomeno tale per cui siamo noi a comprendere che siamo dentro un
sogno e possiamo modificarne il contenuto. In quel caso si parla di
sogni lucidi e per quanto incredibile possa sembrare anche questo
fenomeno è molto diffuso: circa il 60% della popolazione, nel mondo,
dichiara di averlo vissuto almeno una volta nella loro vita. Durante
un sogno lucido il soggetto è a conoscenza che niente di ciò che
vede è reale ma è frutto del proprio subconscio, quindi in un sogno
lucido siamo noi a poter modificare la realtà. Le diverse
testimonianze riguardanti questi sogni parlano di una sorta di
onnipotenza onirica nella quale ogni pensiero e ogni desiderio viene
creato e si manifesta dinnanzi loro. Le principali azioni che vengono
compiute durante i sogni lucidi sono volare, fare sesso con
personaggi famosi, incontrare persone che sono morte e viaggiare nel
tempo. Insomma quando ci si trova in questo stato singolare di
coscienza l’unico limite è la fantasia. Una particolarità dei
sogni lucidi è che queste esperienze al risveglio sono ancora vivide
e vengono immagazzinate dalla nostra mente come qualunque altro
ricordo reale, così molti scrittori e artisti illustri hanno
usufruito dei sogni lucidi per creare dei veri e propri capolavori.
Ad Hollywood sono infiniti gli esempi di grandi produttori e registi
che si sono ispirati a questo fenomeno. Un classico esempio è
Matrix, un film che descrive l’idea di vivere in un mondo che per
quanto reale possa sembrare, in effetti, è solo un’illusione. Le
analogie della trama con i sogni lucidi sono veramente tante.
Innanzitutto il protagonista, Neo, spesso all’inizio del film si
chiedeva per quale motivo avesse la sensazione di vivere in un sogno,
intuizione che nel corso della storia si scopre effettivamente essere
vera. Dopo aver preso definitivamente coscienza di trovarsi in un
mondo fittizio, inizia a volare.
Il disegno-ritratto, rimasto sulla scrivania dello psichiatra, catturò in breve tempo l’attenzione di altri pazienti. Tutti raccontavano la stessa storia: “Quest’uomo io lo conosco, lo vedo nei miei sogni, mi segue e mi osserva da lontano, chi ha fatto questo disegno? Sapete di chi si tratta?“. Circa le origini di questa persona o sulla sua stessa esistenza lo specialista era incapace di rispondere, allora decise di inviare il disegno ai suoi colleghi e chiese specificamente di mostrarlo ai loro pazienti che facevano dei sogni ricorrenti. Ancora una volta, molti, osservando il ritratto rimasero sbalorditi e raccontavano di averlo incontrato nei loro sogni.
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