Yakutia, Russia. Questa vasta regione situata nel centro nord della Siberia è una delle più remote e meno esplorate al mondo. Privo di qualsiasi tipo di strada, il territorio è in gran parte coperto da una fitta foresta, con vaste paludi e consistenti sciami di zanzare. In questo territorio inospitale, lungo il fiume Viliuy, c’è una zona denominata "Uliuiu Cherkechekh", traducibile come "Valle della Morte", un luogo dove la gente del posto non osa avventurarsi poiché dice che chiunque vi si addentri non ne esca più vivo. Nel 1854 il geografo e studioso di scienze naturali Ričard Maak venne incaricato dalla Società Geografica Russa di condurre una spedizione scientifica nel temuto bacino idrografico del fiume Viliuy. Nel suo diario Richard riporta l’avvistamento di diverse strutture metalliche, misteriose e di grandi dimensioni, che i cacciatori nomadi locali chiamano "calderoni" per via della loro forma e descrivendole anche come delle case di ferro impiantate nel terreno perennemente ghiacciato. Alcune di esse avrebbero anche un’apertura sulla parte superiore, con una scala a chiocciola che conduce fino a una galleria circolare con diverse camere interne. Nel 1971, un vecchio cacciatore affermò che dentro una di queste cupole aveva notato i corpi di strani esseri con un occhio solo, vestiti con una sorta di costume di ferro. Benché si fosse reso disponibile ad accompagnare chiunque volesse a visitare il misterioso sito, nessuna delle autorità volle credere al suo racconto.
Gli anziani del luogo chiamano le enigmatiche strutture olgius, ma ne ignorano l’origine. Le leggende fanno risalire la loro costruzione agli antichi demoni della taiga e la loro esistenza venne confermata in altre tre occasioni tra il 1933 e il 1947 da Mikhail Koretsky, di Vladivostok, che stava attraversando la valle della morte in cerca di oro. Egli sostenne di aver visto sette oggetti a forma di cupola, ognuno di essi misurava tra i 6 e i 9 metri di diametro e tutti erano coperti parzialmente dalla vegetazione che naturalmente cresceva su di essi. Sembra siano fatte di un metallo simile al rame nell’aspetto ma, a differenza del rame, non può essere scalfito o danneggiato e nessuno è mai stato in grado di asportarne un frammento. A quanto pare, gli antichi erano capaci di forgiare il rame con la durezza e la resistenza con cui noi oggi forgiamo l’acciaio, Se ne trova menzione in antichi testi, non ultimo l’Odissea: ricordate l’episodio nel quale la ninfa Calipso fornisce a Ulisse un’ascia con la lama di rame?
Nell’ultima visita alle cupole, Koretsky e i suoi amici trascorsero la notte al riparo di una di esse. Benché quella notte non successe nulla di particolare, nei giorni a seguire uno dei suoi compagni si trovò a perdere quasi tutti i capelli, mentre Koretsky sviluppo due piccole pustole sulla guancia che non si sono mai più rimarginate.
L’ufologo Ivan Mackerle insieme a un team di scienziati, viaggiò fino alla valle della morte per cercare di localizzare quegli strani oggetti metallici. Servendosi di un parapendio a motore i ricercatori hanno infine localizzato una pianura circolare nella zona paludosa. Quando il team esplorò la zona a piedi, trovarono qualcosa di inusuale sotto l’acquitrino, infatti, battendo sul terreno sottostante, sentirono un insolito rumore metallico: si trattava di una cupola sommersa. Andando avanti trovarono un posto dove furono rilevate forti variazioni elettromagnetiche, ma prima che potessero completare l’esplorazione del sito, i membri della squadra, improvvisamente, cominciarono ad avvertire forti emicranie con nausee e conseguente disorientamento, sintomi simili a quelli descritti nelle leggende locali. Il team non riusciva a spiegare questi sintomi, in particolare Ivan non riusciva più a camminare ne deglutire e le sue pupille erano dilatate tanto che arrivò a pensare di essere stato, in qualche modo, avvelenato da un insetto o da un animale selvatico. Quando tornò a casa, il dottore gli fece una visita completa, ma non venne trovata alcuna ragione che spiegasse quei sintomi: la causa di quei misteriosi e strani sintomi, avvertiti da tutto il team di ricerca, rimase un mistero.
Stando alle leggende locali, le cupole metalliche facevano parte, in tempi remoti, di una potentissima arma abbandonata qui da esseri provenienti da un altro mondo. Sembra che questi esseri ingaggiarono una guerra spaventosa nella quale furono coinvolti anche gli umani. Si narra che, all’inizio del secolo scorso, fu vista una sfera di fuoco incandescente emergere dal foro principale di una delle cupole e salire verso l’alto sotto forma di una sottile colonna di fuoco. Il fenomeno fu accompagnato da un boato sordo, simile al suono registrato durante le esplosioni nucleari. Dopo aver raggiunto una notevole altezza, la sfera incandescente volò via, lasciando dietro di sé una lunga "scia di fumo e fuoco".
Il ricercatore russo Valery Uvarov avanza l’ipotesi che le misteriose cupole della Siberia potrebbero essere un’antica arma costruita dagli extraterrestri per proteggere il nostro pianeta da eventuali pericoli esterni, come comete o meteoriti e perché no, anche da altri alieni ostili. Il sistema di difesa, composto da numerose cupole interrate, sarebbe capace di operare automaticamente, proteggendo la Terra dalle minacce cosmiche. Uvarov è convinto che il sistema di difesa extraterrestre sia entrato in funzione tre volte negli ultimi cento anni: nel 1908 abbattendo il famoso meteorite di Tunguska; nel 1984 distruggendo il bolide di Chulym e più di recente, il meteorite Vitim nel 2002. Qualcuno ipotizza che il sistema sia entrato in funzione una quarta volta per scongiurare un impatto che poteva essere catastrofico: ossia la Meteora di Čeljabinsk esplosa nei cieli Russi il 15 febbraio del 2013. Recentemente, un team di scienziati e di esploratori russi è tornato dalla Valle della Morte affermando di aver trovato almeno cinque cupole metalliche, ma alla domanda: "cosa pensate di aver scoperto", il team non ha saputo o voluto dare spiegazioni. La risposta è stata: "C’è sicuramente qualcosa di strano là fuori, ma non abbiamo idea di cosa sia o per cosa sia stata costruita".
Stando alle leggende locali, le cupole metalliche facevano parte, in tempi remoti, di una potentissima arma abbandonata qui da esseri provenienti da un altro mondo.
RispondiEliminaci fosse almeno una foto di queste pentole...se esistono penso servissero per la raccolta del metano che in tutta l'area emerge in polle.
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