Con l’avvicinarsi delle elezioni i politici si dimostrano più sensibili ai problemi e ai bisogni reali delle famiglie, che fino a ora hanno avuto un’attenzione scarsa sul piano di vere politiche sociali. Accogliamo perciò positivamente la novità di un fondo ad hoc per le persone che si prendono cura di familiari malati o disabili, non autosufficienti. Persone che per mancanza di servizi adeguati, per assistere i propri cari, sono costrette a rinunciare a un lavoro, a una vita sociale, ad attività ricreative.
Si tratta soprattutto di donne, spesso con una limitata anzianità di servizio e prestato in modo discontinuo per via delle maternità. Il lavoro di cura ha un grande valore, umano e affettivo, ma anche economico: basti pensare a quanti soldi servirebbero allo Stato per garantirlo, a quanto lavoro non retribuito viene svolto dai familiari che assistono. Migliaia di famiglie vivono queste situazioni, pesanti sul piano economico, ma anche emotivo e psicologico.
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