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mercoledì 24 marzo 2021

DISCHI DI PIETRA


 

- La relazione d'un archeologo cinese (Dr. Chi Pu Tei) - scrive lo studioso sovietico Viaceslav Saitsev sul mensile “Sputnik” - sbalordì il mondo quando fu pubblicata, nel 1965, poiché egli aveva messo insieme, attingendo ai frammenti di remote conoscenze, una stupefacente teoria circa navi spaziali che avrebbero visitato la Terra 12 mila anni fa.
Su queste ricerche, così si espresse la rivista tedesca “Das vegetarische Universum”:



“Nell'ultimo quarto di secolo, gli archeologi impegnati nell'esplorazione delle caverne dei monti Bayan-Kara-Ula, ai confini cino-tibetani, hanno scoperto complessivamente 716 dischi di pietra recanti segni e geroglifici indecifrabili, vecchi migliaia d'anni. Come quelli grammofonici, tali dischi hanno un buco al centro da cui un doppio solco volge a spirale verso la circonferenza. I solchi non sono tracce sonore: rappresentano la più strana scrittura venuta alla luce in Cina e nel resto del mondo”.



Le grotte dei monti Bayan-Kara-Ula sono abitate dagli indigeni delle tribù Ham e Dropa, individui deboli, rachitici, alti in media 127 centimetri, sinora sfuggiti a ogni classificazione etnica.
In quanto all’antica scrittura, gli esperti si scervellarono a lungo nel tentativo di decifrarla; ci riuscirono gli archeologi cinesi e i risultati furono tanto sbalorditivi che l'Accademia per la Preistoria di Pechino ne vietò la pubblicazione. Poi, il permesso venne accordato e il professore che aveva diretto le ricerche diede alle stampe, con i suoi quattro colleghi, il frutto delle fatiche collettive con il macchinoso titolo “Scrittura a solco riferitasi a navi spaziali che, come registrato sui dischi, esistevano già 12 mila anni fa”.
Nei geroglifici, probabilmente tracciati da un lontanissimo progenitore degli Ham, vi si legge:



“I Dropa scesero dalle nubi sui loro apparecchi. I nostri uomini, le nostre donne e i bimbi si nascosero nelle caverne, dieci volte prima dell'alba. Quando infine compresero il linguaggio a segni dei Dropa, si resero conto che i nuovi venuti avevano intenzioni pacifiche”.



Altri geroglifici esprimono il rammarico degli Ham conseguente al fatto che la nave degli alieni fosse precipitata in una remota e inaccessibile catena montuosa e che non vi fosse il modo di costruirne una nuova. Con lo scopo di ottenere ulteriori informazioni, i dischi furono accuratamente liberati da ogni incrostazione e inviati a Mosca, dove gli scienziati sovietici fecero due importantissime scoperte: constatarono che contenevano una grande quantità di cobalto e d'altri elementi insospettabili e si resero conto che i reperti vibravano a un ritmo insolito, come se possedessero una carica elettrica o fossero parte d'un circuito elettrico (devono essere stati esposti a una tensione straordinariamente alta). Quelle pietre circolari vecchie di 12 mila anni furono e rimangono una sfida alla scienza!
Alcune leggende dell'antica Cina, poi, narrano come esseri piccoli, dal volto giallo, fossero scesi dalle nubi. I terrestri provarono una profonda repulsione per l'aspetto dei visitatori, per le loro teste enormi e i loro colpi minuti, tanto che qualcuno li aggredì.
Ebbene, tali leggende sembrano confermate dalla scienza. In alcune caverne dei monti Bayan-Kara-Ula — ci dice Saitsev — archeologi e speleologi hanno rinvenuto tombe e scheletri risalenti a 12 mila anni fa. I resti appartengono a esseri dall'aspetto umanoide, con crani molto grossi e membra che noi definiremmo rachitiche. Le spedizioni cinesi che si accostarono a queste ossa riferiscono d'aver scoperto una nuova specie di scimmie estinte.
Tuttavia, le scimmie non seppelliscono i loro morti, né tracciano geroglifici su dischi di pietra. Tra l’altro, parecchie grotte adibite a sepolcreti, sono ornate con graffiti: disegni del Sole, della Luna e delle stelle, intervallati da sciami di piccoli cerchi, grossi come piselli, che sembrano avvicinarsi alla Terra in una zona montagnosa…

2 commenti:

  1. Alcune leggende sembrano trovare conferma. In alcune caverne dei monti Bayan-Kara-Ula, archeologi e speleologi hanno rinvenuto tombe e scheletri risalenti a 12.000 anni fa. I resti appartengono a esseri dall'aspetto umanoide, con crani molto grossi e membra rachitiche. Le spedizioni cinesi che si accostarono a queste ossa riferirono d'aver scoperto una nuova specie di scimmie estinte.
    Tuttavia, le scimmie non seppelliscono i loro morti, né tracciano geroglifici su dischi di pietra.

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  2. “I Dropa scesero dalle nubi sui loro apparecchi. I nostri uomini, le nostre donne e i bimbi si nascosero nelle caverne, dieci volte prima dell'alba. Quando infine compresero il linguaggio a segni dei Dropa, si resero conto che i nuovi venuti avevano intenzioni pacifiche”.

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