Un satellite tethered è un satellite connesso ad un altro
attraverso un sottile cavo detto tether. Dopo studi da parte della NASA, fu istituito un
progetto a breve termine per lo sviluppo di un satellite con un cavo di
100 km. I satelliti tethered sono composti da tre parti: il satellite di
base, il cavo (o tether) e il satellite ausiliario.
il satellite di base può non essere un satellite
vero e proprio, ma anche uno Shuttle,
una Stazione spaziale o la Luna. Il cavo collega i
due satelliti ed è costituito da un complesso materiale formato da rame e kevlar.
Durante la fase di elongazione, il satellite
ausiliario viene rilasciato verso un corpo attrattivo, come la Terra.
Successivamente le fasi di messa in stazione e la fase di ritrazione richiedono
una difficoltà molto maggiore, poiché la dinamica è governata da un insieme di equazioni differenziali ordinarie e
parziali, non lineari.
La missione TSS-1 del febbraio 1996, fu la seconda del
suo genere. Il satellite venne “calato” dallo Shuttle (Columbia) STS-75.
Si è ipotizzato fosse stata una scarica elettrica a
danneggiare e distruggere il cavo (prodotto dalla Lockheed
Martin) che lo manteneva ancorato alla navicella Shuttle, perché le
sollecitazioni meccaniche subite erano 10 volte minori di quelle per cui il
cavo era stato progettato. La rottura avvenne vicino al rocchetto, quando la
lunghezza era già di 19,7 km,
cioè a 1 km dalla conclusione dello srotolamento.
Una volta tranciato il cavo, il TSS-1R vagò nello
spazio e se ne persero le tracce.
Tuttavia, la NASA non fu l’unica a raccogliere i
dati di questa missione. Il filmato in questione è sorprendente: mostra diversi
oggetti, di grandi dimensioni, che si avvicinano, come incuriositi, per
ispezionare il cavo tranciato.
La NASA non fu l’unica a raccogliere i dati di questa missione. Il filmato in questione è sorprendente: mostra chiaramente diversi oggetti, di grandi dimensioni, che si avvicinano, come incuriositi, per ispezionare il cavo tranciato.
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