Fuoco: non si parla d’altro. Ed è vero il nostro
bel Paese è devastato dagli incendi. Si tratta, per lo più di sterpaglie che
hanno preso fuoco, non proprio spontaneamente e questo principio ha innescato
incendi di ben altra portata che hanno
distrutto boschi e colture, che hanno messo in pericolo persone, cose e animali.
Eppure di tutto questo non si parla. Si parla, invece, di terra dei fuochi, dei
roghi tossici e dei rom.
Vero: pur sempre
di fuoco si tratta, ma malattie diverse anche se danno gli stessi sintomi vanno
curate in modo differente. Una cosa è mettere un freno a un’emergenza che,
passati i mesi estivi, troverà con le prime piogge la sua naturale soluzione;
ben altra cosa è porre un deterrente all’intreccio economico e criminale che
genera i roghi tossici. Nel primo caso per arginare il fenomeno può bastare il
controllo a vista del territorio e l’intervento dei mezzi antincendi, nel
secondo caso no. Sono scesi in piazza le autorità (politiche) una miriade di
gruppi, di organizzazioni, di giornalisti, è scesa in campo la federcaccia:
tante, troppe “anime” diverse in disaccordo su uno stesso problema. Sembra,
invece, che tutti siano in cerca di consensi e di quel attimo di notorietà che
questo evento, stagionale, è in grado di offrirgli.
A tutto questo, la gente, risponde con la paranoia.
- Si respira solo fumo – grida una signora, mente aspira voluttuosamente dalla sua sigaretta.
Ma una sigaretta, in fondo, cos’è? È composta
principalmente da un’erba secca, il tabacco, a cui viene dato fuoco.
Che centra, mi risponde, “quello” il fumo appesta l’aria
e provoca i tumori!
E la sigaretta, invece? 😊
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