L’edizione del "MUFON Journal" (Marzo
1999) rendeva noto il ritrovamento di un teschio, quasi intatto, di "un
piccolo essere", con caratteristiche anatomiche fuori dal comune.
Secondo una ricostruzione, difficilmente
accertabile, il cranio, fu rinvenuto insieme a un altro teschio, del tutto
normale e rappresenterebbero tutto ciò che resta di due scheletri interi, rinvenuti
circa 70-80 anni fa in una grotta sita a sud di Chihuahua, in Messico (a sud di
El Paso, Texas).
Sembra che i resti vennero sparpagliati da una
tempesta che allagò il luogo dove giacevano le salme. I crani furono trovati da
una ragazza del posto che, per qualche ragione, li conservò fino alla morte. In
seguito, passarono nelle mani di una famiglia americana che, dopo qualche anno,
li cedette a un’altra coppia di loro conoscenza: gli attuali proprietari.
Questi ultimi, approfittarono della presenza di Lloyd Pye, un ricercatore che
teneva una serie di seminari in Texas, per mostrargli i reperti. Pye, autore
del libro "Everything You Know is Wrong: Human Origins" (Tutto ciò
che sai è sbagliato: le origini umane) ha condotto uno studio approfondito
sull’evoluzione degli ominidi e sulla loro possibile correlazione con creature
insolite come il Bigfoot e lo Yeti. Sospettò immediatamente di trovarsi di
fronte a un tipo di "essere umano" sconosciuto. Sottolineò, peraltro,
che l’altro cranio era quello di un adulto normale, probabilmente di una donna
amerinda, morta approssimativamente all’età di 20-30 anni. Solo il test del DNA
avrebbe potuto stabilire l’esistenza o meno, di connessioni genetiche tra i due
reperti.
Il cranio anomalo, date le suture delle ossa e la
presenza di denti da latte, sembra essere quello di un individuo in età
infantile.
Manca, purtroppo, la mascella inferiore. Presenta,
però, una serie di caratteristiche straordinarie. Nessun seno paranasale; Pye
fa notare che, normalmente, tutti i mammiferi possiedono seni paranasali. Le cavità
orbitali sono insolite: secondo Pye sono "veramente
sconcertanti". Risultano estremamente piatte rispetto ai normali
standard e "i canali del nervo
ottico sono deviati in basso ed in dentro in modo da rendere molto inverosimile
la normale mobilità del bulbo oculare. Con questa conformazione il rilevamento
visuale si baserebbe più sul movimento della testa che su quello dell’occhio.”
Il cranio è anomalo. L’area parietale sporge da
entrambi i lati delle orbite senza alcuna traccia di tempie, ma il retro del
cranio è davvero strano, essendo sia ingrandito sia drasticamente appiattito.
Un esperto attribuì questa deformità ad una possibile combinazione di una
patologia e/o la fasciatura della testa in età infantile, quest’ultima
praticata in molte culture primitive. Ma il cranio mostra una forte simmetria
bilaterale, mentre la maggior parte dei crani deformati da patologie sono
caratterizzate da asimmetrie distinte. Nessuno degli esperti che sinora se ne è
occupato ha postulato una patologia nota capace di generare fattezze così
insolite e - ancora a detta di Pye - non esistono fasciature capaci di
provocare artificialmente una forma cranica di quel tipo.
La base del cranio ha il gran forame occipitale (il
buco alla base del cranio dove confluisce il midollo spinale) spostato
chiaramente in avanti, approssimativamente al centro inferiore, in modo che la
testa, fortemente distorta, possa trovare il suo equilibrio sul collo. Questo
non sarebbe stato possibile se il forame occipitale fosse stato disposto normalmente.
Pye ed il suo socio Mark Bean si chiedono se il
cranio possa rappresentare una creatura umanoide di origine "non
terrestre", o eventualmente possa trattarsi di un "ibrido". A
dare adito a questa ipotesi sono le leggende locali che tramandano la storia dello
"Starchild".
La leggenda dello "Starchild (Ragazzo
Stella)" risale a più di due secoli or sono ed è narrata dai nativi
americani. Si narra di "Esseri stellari" che scesero dal cielo e
fecondarono le donne negli sperduti villaggi della regione. Alle donne fu
permesso di partorire i cosiddetti "Starchildren" e di allevarli poi
per diversi anni. Infine, questi esseri sarebbero tornati per riprendere la
loro progenie.
Questa la leggenda. Si è, quindi, ipotizzato che il
cranio della donna adulta possa essere appartenuto alla madre del bambino ibrido.
"Se la sua gravidanza fosse avvenuta
in seguito ad un incontro ravvicinato, la donna avrebbe potuto temere che gli
Esseri Stellari le togliessero il bambino - ipotizza Pye - e potrebbe aver deciso di uccidersi nella
caverna pur di non affrontare tale presunta alternativa". Un’ipotesi
raccapricciante. È più probabile che la donna ed il bambino siano morti per cause accidentali o naturali e che siano
stati seppelliti, con tutti gli onori dovuti ad esseri divini (categoria in cui
probabilmente anche la donna rientrava, secondo i nativi, in quanto scelta
dagli Dèi).
L’unica certezza è che il cranio esiste e finora ha
sconcertato anche gli studiosi più esperti.