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sabato 3 novembre 2018

AMY: L'ALIENA


Nel 1993, il giornale americano Weekly World News, pubblica una sensazionale notizia: nel 1987, un disco volante precipitò in un posto imprecisato nel territorio degli USA: vennero recuperati i corpi di quattro esseri, umanoidi, di cui uno soltanto vivo.
Intanto, la foto di un piccolo essere che, a prima vista, appare un neonato cominciò a girare sul web. Questo è l’inizio della vicenda di Amy, la bambina aliena adottata dal governo americano.
 
Il mistero di Amy è uno dei più interessanti del panorama ufologico: secondo quanto dichiarò il giornale, all’età di sei anni, la piccola conosceva già diciassette lingue, arrivando a un quoziente intellettivo di 190.
Ma questa storia può essere  vera?
L’ufologo italiano Pablo Ayo, che ha analizzato la foto della presunta neonata aliena, ha notato, come prima cosa, che l’incubatrice in cui Amy era custodita risale alla fine degli anni ’80: a quel tempo non esistevano ancora le tecnologie fotografiche capaci di modificare l’immagine. In altre parole, esaminata la foto, ha dichiarato che non si tratta di un falso modificato attraverso il Photoshop. Quello che avvenne successivamente, è qualcosa di ancora più incredibile: nell’anno 2000, Weekly World News uscì con una sensazionale notizia: affermava che l’esercito americano era stato contattato dagli extraterrestri che avevano richiesto la restituzione di Amy. I militari rifiutarono, perché ritenevano che la creatura, ormai integrata nel nostro mondo, non sarebbe riuscita a superare il trauma dovuto al distacco. Purtroppo, il Weekly World News non è un giornale affidabile: è celebre per i suoi sensazionali articoli che molto spesso nascondono delle vere e proprie bufale.
 
Allora, se i militari non l’hanno rilasciata, dove è finita Amy?
Stando ad alcune ipotesi, l’entità aliena adesso avrebbe più 31 anni, con un quoziente intellettivo molto alto. Le sue conoscenze potrebbero essere universali, ed Amy sia da considerare come “una risorsa” al servizio degli Stati Uniti. Amy, in parole povere, non sarebbe altro che una prodigiosa “consulente” per il Governo americano. E questo darebbe forza anche a un’altra ipotesi: i militari vennero effettivamente contattati dagli extraterrestri, ma rifiutarono di rilasciarla perché i segreti della sua mente interessavano chi  era al comando. Siamo nell’ambito delle teorie del complotto.
Però verrebbe da chiedersi: se gli alieni sono padroni di una tecnologia senza eguali, per quale ragione non l’hanno usata per liberare Amy?
A questo punto, non possiamo fare altro che dubitare dell’intera vicenda.
Ciò che ci rimane è una foto, ritenuta autentica, di una neonata aliena che con i suoi occhioni sembra guardare chi si trova attorno a lei, interrogandosi su quello che le è accaduto e del mondo che, da quel giorno, l’ha adottata.

1 commento:

  1. Il mistero di Amy è uno dei più interessanti del panorama ufologico: secondo quanto dichiarò il Weekly World News, all’età di sei anni, la piccola conosceva già diciassette lingue, arrivando a un quoziente intellettivo di 190. Purtroppo, il Weekly World News non è un giornale affidabile: è celebre per i suoi sensazionali articoli che molto spesso nascondono delle vere e proprie bufale.

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