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sabato 8 agosto 2020

ESTATE COVID FREE


Quest’estate è un po’ diversa: c’è voglia di vacanza, ma anche timore per la propria salute. Quali precauzioni dobbiamo seguire per la prevenzione dei contagi? Tutti noi e in particolare i bambini, abbiamo un gran voglia di vivere questa ‘nuova’ estate. Per i più piccoli è fondamentale socializzare, mantenere i rapporti di amicizia con i coetanei e scoprirne di nuovi. Ma, anche in spiaggia, bisogna continuare a rispettare le norme anti contagio: distanziamento, igiene e mascherina nei luoghi chiusi. Nei centri estivi, se si svolgono giochi che non possono garantire un’adeguata distanza tra i bambini, è opportuno fargli indossare le mascherine. Non bisogna, quindi, rinunciare alla socialità: bambini e ragazzi potranno continuare a frequentare i loro coetanei, ma è meglio che lo facciano in gruppi omogenei, sempre gli stessi amichetti, in modo da ridurre la possibilità che vi sia qualche portatore del virus. In caso di contagio, inoltre, sarà più facile risalire ai contatti. Poi, l’igiene. È importante non trascurare la pulizia delle mani che vanno lavate spesso. Soprattutto ai più piccoli bisogna insegnare di non portare le mani alla bocca, né a stropicciarsi gli occhi quando si sono toccate più cose. Bambini e ragazzi devono essere consapevoli di quel che succede. La situazione che stiamo vivendo ci accompagnerà per molto tempo, anche durante il rientro a scuola e il futuro inverno. È dunque utile che i genitori infondano consapevolezza e diano messaggi chiari ai figli, naturalmente senza esagerare. Per quanto riguarda le mascherine (e l’obbligo o meno di portarle) meglio contare sulla distanza sociale invece di far leva solo sul senso di sicurezza che questa infonde. Attenzione alle fake news: non è vero che faccia male. Chi la indossa, anche per più ore al giorno, non rischia una carenza di ossigeno. La mascherina non indebolisce il sistema immunitario e non altera la flora intestinale. Nessuna controindicazione ad andare al mare, anzi, durante i periodi estivi le forme virali come quelle del coronavirus hanno modalità di trasmissione meno pericolose rispetto ai periodi autunnali o invernali, quando si vive in ambienti chiusi e c’è più umidità. Stare all’aperto, con un clima caldo e secco, rende più difficile la trasmissione attraverso le goccioline di saliva. Stessa cosa per la montagna e per i centri estivi. Dobbiamo prepararci ad affrontare il prossimo autunno, quanto è fondato il rischio di una recrudescenza del virus. Non lo sappiamo per certo, ma è possibile che tra novembre e gennaio prossimo ci sarà una recrudescenza e dunque, una seconda ondata di SarsCoV-2: le condizioni meteo favoriranno una nuova diffusione di questo virus che, tra l’altro, potrà nascondersi tra i casi delle varie forme respiratorie virali. Sono ottimista e penso che non sarà grave come la prima ondata, non tanto perché il virus sia diventato più buono, ma perché lo conosciamo meglio e sappiamo più cose su come gestirlo. Tuttavia, ricordate che il rischio di una seconda ondata dipenderà soprattutto da voi: da quanto saprete rispettare le misure chiave per contrastare il virus.

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