Negli anni '70, uno degli incidenti UFO meglio dettagliati avvenne alla McChord Air Force Base, situata nella contea di Pierce, a Washington. Questo incredibile caso fu reso noto dal sedicente ex agente dell'AFOSI (l'Ufficio per le Investigazioni Speciali dell'Aeronautica degli Stati Uniti) Robert Collins, solo nel 2001. Collins assicura che questo caso proviene effettivamente dall’archivio dell'AFOSI (i file sono datati ottobre 1972). Ha confermato che tutti i luoghi, gli eventi e i nomi riportati nel rapporto sono reali.
Il 14 ottobre 1972, due militari statunitensi, First Class Steven Briggs e Dennis Hillsgeck, furono incaricati di controllare un TACAN (Tactical Air Navigational). Le apparecchiature erano situate a sole otto miglia a est della base aerea di McChord.
Verso le 13:00, i due sono arrivati alla struttura, hanno aperto il cancello, superando così la recinzione di sicurezza che circondava l’intera area per poi entrare nell'edificio principale. Erano intenti a condurre i loro controlli quando, verso le 14:00 Briggs fu distratto da uno strano rumore che proveniva dall’esterno. Ha descritto quel suono come quello prodotto dal motore di un aereo, ma più acuto. Incuriosito, è uscito per vedere di cosa si trattasse ed è stato allora che ha visto l’UFO.
Con sua sorpresa, ha notato un oggetto a forma di piatto sospeso sopra la struttura del TACAN. Ha continuato a fissare il velivolo che ha subito iniziato a scendere verso la zona sud del complesso, dove è atterrato.
Briggs si precipitò all'interno dell'edificio per avvisare il suo partner, Hillsgeck, e per dirgli cosa stava accadendo. Entrambi gli uomini si misero in apprensione poiché era loro dovere proteggere la struttura da eventuali intrusioni. Rimasero, quindi, sbalorditi nel vedere due creature umanoidi che si dirigevano verso la recinzione che circondava l'edificio.
A questo punto Briggs è rientrato per lanciare l’allarme: ha chiesto alla Polizia Militare di intervenire. Nel frattempo gli “intrusi” stavano per oltrepassare il perimetro di sicurezza. L’appello fu raccolto dal sergente David Holmes, del 62° squadrone di polizia, che inviò subito sul posto il sergente Dwight Reid e l’agente Michael Tash.
La pattuglia arrivò dopo 17 minuti, ma non notò alcun velivolo. Trovarono, invece, i due militari, visibilmente scossi, in piedi, vicino al loro veicolo. Non riuscivano a parlare e Hillsgeck mostrava sul volto i segni di una bruciatura. Il sergente Reid chiamò immediatamente la base dell’Air Force per richiedere un'ambulanza. Nel frattempo, Tash controllava i dintorni dell'edificio scoprendo strani segni sul terreno, che sembrava aver ceduto, probabilmente a causa dell’atterraggio dell’UFO. Improvvisamente, sentì Reid che gli urlava di guardare in alto poiché un oggetto a forma di disco stazionava proprio sopra di lui.
Il sergente Reid tentò, invano, di contattare, via radio, il comando della Polizia militare, ma la radio non funzionava. Pertanto, i due recuperarono rapidamente entrambi gli aviatori per allontanarsi dalla scena dell’avvistamento. Dopo aver percorso una certa distanza furono in grado di comunicare con il Comando e chiedere l’invio dei rinforzi.
Furono raggiunti da altri quattro agenti. Tra loro c’era anche il sergente Darren Alexander insieme al suo cane (Champ). Alexander avvistò due creature umanoidi vicino a una centrale elettrica. Gli intimò di arrestarsi e di alzare le mani. Invece, le creature si mossero verso di lui. Notò che uno di loro aveva in mano qualcosa che sembrava un'arma. Alexander, allora, temendo per la sua incolumità: estrasse il revolver e sparò sei colpi all’indirizzo degli alieni. Poi si mise al riparo, tornò al suo veicolo e chiamò il sergente Reid per digli che aveva aperto il fuoco contro degli intrusi ma, data la distanza, non era sicuro di averli colpiti. Aggiunse che, visto il precipitare degli eventi, occorrevano ulteriori rinforzi. Così, mandarono un'altra squadra armata con fucili d'assalto.
Perquisirono la zona trovando, a terra, un oggetto a forma di piatto. Dopo averlo circondato, chiamarono il loro supervisore, il capitano Henry Stone, che decise di intervenire personalmente. Ma quando il Cpt. Stone arrivò sul posto, fece appena in tempo a scorgere l'oggetto che, improvvisamente, volò via verso est e scomparve in pochi secondi.
Secondo il rapporto di Collins, intervennero investigatori del dipartimento che indagarono sul caso. Raccolsero le dichiarazioni dei vari testimoni e le prove circostanziali, compresi i bossoli estratti dalla pistola dal sergente Alexander. L'incidente, classificato come Top Secret è rimasto nei file AFOSI con l’etichetta: irrisolto.
Notò che uno di loro aveva in mano qualcosa che sembrava un'arma. Alexander, allora, estrasse il revolver e sparò sei colpi all’indirizzo degli alieni.
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