Da millenni il genere umano ascolta storie di esseri mitologici, di dei, di demoni, di fate e di folletti: questi esseri, all’apparenza magici, popolano un’infinità di leggende. Tuttavia, queste “storie” oggi vengono rivalutate da coloro che credono che per esse ci sia almeno un fondo di verità. Per questi ultimi, i folletti del medioevo sono riconducibili agli alieni di oggi, poiché oggi come allora, questi esseri mitici continuano a farci visita nelle nostre camere da letto.
Il nostro testimone (anonimo) svegliandosi di buon mattino, vide il puntino rosso di un laser stagliarsi contro il soffitto e spostarsi lungo l'angolo nord-ovest della parete della camera. Denunciò l'accaduto alla polizia, poiché pensò che qualcuno servendosi di un’arma dotata di puntatore laser avesse orchestrato uno scherzo di pessimo gusto.
Due settimane dopo, all’incirca alle ore 06:00, al risveglio notò un essere luminoso nella sua camera da letto. Era un umanoide senza volto. Di statura normale, la sua testa era un po' più grande di quella umana. Stava vicino alla porta e quando si rese conto che l’uomo lo stava guardando, girò la testa verso di lui, poi uscì rapidamente dalla camera da letto. Secondo il testimone, non aveva lineamenti distinguibili: non aveva una faccia. Raccontò l’accaduto alla moglie aggiungendovi che la notte in cui aveva visto il laser, aveva visto anche una forma quadrata di circa tre piedi di lato proiettata sullo specchio del suo armadio. Sembrava una grande cornice – le disse - e c'era una luce molto brillante che la illuminava dall'interno. Vide strani simboli neri che assomigliavano a geroglifici all'interno di quelle che lui descrisse come piccole scatole che pure erano illuminate: non aveva mai visto niente di simile! Lei gli chiese perché non l'avesse mai detto prima. Lui rispose che non riusciva a capacitarsi: come poteva esserci quella immagine riflessa nello specchio se non c’era alcuna finestra sulla parete di fronte? Ma l’apparizione di quell’essere lo aveva convinto a parlare.
Era molto nervoso, poiché questi strani eventi iniziavano ad essere frequenti e ora che ne era al corrente, rappresentavano una fonte di preoccupazione anche per la moglie. Lei ammise di essere preoccupata perché il marito non era il tipo che si inventava delle storie: era una persona molto pratica, con i piedi ben piantati per terra. Lui non avrebbe reso nota questa storia, tuttavia, permise alla moglie di farlo. Lei gli mostrò alcune foto su Internet e gli chiese se fossero simili a quello che aveva visto. Lui scelse questa foto, perché era la più somigliante.
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