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lunedì 23 aprile 2018

IBRIDIAZIONE


L’edizione del "MUFON Journal" (Marzo 1999) rendeva noto il ritrovamento di un teschio, quasi intatto, di "un piccolo essere", con caratteristiche anatomiche fuori dal comune.
Secondo una ricostruzione, difficilmente accertabile, il cranio, fu rinvenuto insieme a un altro teschio, del tutto normale e rappresenterebbero tutto ciò che resta di due scheletri interi, rinvenuti circa 70-80 anni fa in una grotta sita a sud di Chihuahua, in Messico (a sud di El Paso, Texas).

 

Sembra che i resti vennero sparpagliati da una tempesta che allagò il luogo dove giacevano le salme. I crani furono trovati da una ragazza del posto che, per qualche ragione, li conservò fino alla morte. In seguito, passarono nelle mani di una famiglia americana che, dopo qualche anno, li cedette a un’altra coppia di loro conoscenza: gli attuali proprietari. Questi ultimi, approfittarono della presenza di Lloyd Pye, un ricercatore che teneva una serie di seminari in Texas, per mostrargli i reperti. Pye, autore del libro "Everything You Know is Wrong: Human Origins" (Tutto ciò che sai è sbagliato: le origini umane) ha condotto uno studio approfondito sull’evoluzione degli ominidi e sulla loro possibile correlazione con creature insolite come il Bigfoot e lo Yeti. Sospettò immediatamente di trovarsi di fronte a un tipo di "essere umano" sconosciuto. Sottolineò, peraltro, che l’altro cranio era quello di un adulto normale, probabilmente di una donna amerinda, morta approssimativamente all’età di 20-30 anni. Solo il test del DNA avrebbe potuto stabilire l’esistenza o meno, di connessioni genetiche tra i due reperti.

 

Il cranio anomalo, date le suture delle ossa e la presenza di denti da latte, sembra essere quello di un individuo in età infantile.
Manca, purtroppo, la mascella inferiore. Presenta, però, una serie di caratteristiche straordinarie. Nessun seno paranasale; Pye fa notare che, normalmente, tutti i mammiferi possiedono seni paranasali. Le cavità orbitali sono insolite: secondo Pye sono "veramente sconcertanti". Risultano estremamente piatte rispetto ai normali standard e "i canali del nervo ottico sono deviati in basso ed in dentro in modo da rendere molto inverosimile la normale mobilità del bulbo oculare. Con questa conformazione il rilevamento visuale si baserebbe più sul movimento della testa che su quello dell’occhio.”
Il cranio è anomalo. L’area parietale sporge da entrambi i lati delle orbite senza alcuna traccia di tempie, ma il retro del cranio è davvero strano, essendo sia ingrandito sia drasticamente appiattito. Un esperto attribuì questa deformità ad una possibile combinazione di una patologia e/o la fasciatura della testa in età infantile, quest’ultima praticata in molte culture primitive. Ma il cranio mostra una forte simmetria bilaterale, mentre la maggior parte dei crani deformati da patologie sono caratterizzate da asimmetrie distinte. Nessuno degli esperti che sinora se ne è occupato ha postulato una patologia nota capace di generare fattezze così insolite e - ancora a detta di Pye - non esistono fasciature capaci di provocare artificialmente una forma cranica di quel tipo.
La base del cranio ha il gran forame occipitale (il buco alla base del cranio dove confluisce il midollo spinale) spostato chiaramente in avanti, approssimativamente al centro inferiore, in modo che la testa, fortemente distorta, possa trovare il suo equilibrio sul collo. Questo non sarebbe stato possibile se il forame occipitale fosse stato disposto normalmente.

 

Pye ed il suo socio Mark Bean si chiedono se il cranio possa rappresentare una creatura umanoide di origine "non terrestre", o eventualmente possa trattarsi di un "ibrido". A dare adito a questa ipotesi sono le leggende locali che tramandano la storia dello "Starchild".
La leggenda dello "Starchild (Ragazzo Stella)" risale a più di due secoli or sono ed è narrata dai nativi americani. Si narra di "Esseri stellari" che scesero dal cielo e fecondarono le donne negli sperduti villaggi della regione. Alle donne fu permesso di partorire i cosiddetti "Starchildren" e di allevarli poi per diversi anni. Infine, questi esseri sarebbero tornati per riprendere la loro progenie.
Questa la leggenda. Si è, quindi, ipotizzato che il cranio della donna adulta possa essere appartenuto alla madre del bambino ibrido. "Se la sua gravidanza fosse avvenuta in seguito ad un incontro ravvicinato, la donna avrebbe potuto temere che gli Esseri Stellari le togliessero il bambino - ipotizza Pye - e potrebbe aver deciso di uccidersi nella caverna pur di non affrontare tale presunta alternativa". Un’ipotesi raccapricciante. È più probabile che la donna ed il bambino siano morti  per cause accidentali o naturali e che siano stati seppelliti, con tutti gli onori dovuti ad esseri divini (categoria in cui probabilmente anche la donna rientrava, secondo i nativi, in quanto scelta dagli Dèi).
L’unica certezza è che il cranio esiste e finora ha sconcertato anche gli studiosi più esperti.

1 commento:

  1. Gli studiosi si chiedono se il cranio ritrovato possa rappresentare una creatura umanoide di origine "non terrestre", o eventualmente possa trattarsi di un "ibrido". A dare adito a questa ipotesi sono le leggende locali che tramandano la storia dello "Starchild".

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