Misteriosi megaliti dell’età del bronzo esercitano
una forte attrazione da molte generazioni. Questi misteriosi monumenti
archeologici, la cui età si confronta con quella delle piramidi egizie, sono
oggi in gran parte preclusi agli occhi dei turisti. In Adygea rimangono solo un
paio di dolmen ben conservati, tutti gli altri hanno ceduto all'isidia del
tempo oppure sono stati distrutti dai vandali e le loro strutture sono ormai
interrate. In molti di questi dolmen, gli scienziati hanno registrato misteriose
attività energetiche. Ad accrescere l'alone di mistero, alcuni anni or sono,
nelle vicinanze di uno di questi monumenti megalitici fu ritrovata una
valigetta contenente due teschi. I due teschi non sarebbero umani, ma
appartenenti a creature sconosciute non ancora identificate dagli scienziati
russi che hanno rilevato forti correlazioni con l’Ahnenerbe (il cui emblema è visibile sulla valigia). Probabilmente, la valigetta apparteneva a quella
società segreta delle SS, che si dedicava allo studio delle forze occulte e
soprannaturali. Le fotografie dei teschi sono state inviate ad alcuni
paleontologi della capitale, ma questi hanno reagito con poco entusiasmo. Solo
Vladimir Melikov ha ammesso di non aver mai visto niente di simile in vita sua.
Tuttavia, i paleontologi hanno suggerito la prudenza: i teschi erano lunghi e
molto distorti. I ricercatori ritengono che questi crani potrebbero anche
essere strumenti magici utilizzati dai nazisti, che erano sempre alla ricerca
di manufatti straordinari. Ma alcuni esperti, guardando le immagini, li hanno
subito attribuiti agli Annunaki, gli antichi Dei Sumeri: cornute divinità che
hanno creato l'uomo. Lo scrittore americano Zecharia Sitchin, per primo,
identificò il popolo degli Annunaki come gli abitanti di Nibiru, un non ben
identificato pianeta del nostro sistema solare con un’orbita eccentrica. A
causa dell’estrema eccentricità della sua orbita, questo pianeta si
avvicina alla Terra una volta ogni 36.000 anni. Secondo Sitchin, in un remoto passato, gli abitanti
di Nibiru sbarcarono sulla terra per cercare l’oro, di cui avevano un estremo
bisogno ed entrarono in contatto con dei primati evoluti: i nostri progenitori.
Secondo gli archeologi, i dolmen del Caucaso
risalirebbero ad un periodo arcaico, collocabile tra i 4 mila e i 6 mila anni
fa, ma alcuni ricercatori sono convinti che siano ancora più antichi, facendo
risalire la loro costruzione tra i 10 mila e i 25 mila anni fa. Ci sono molte
ipotesi e teorie circa l’origine dei dolmen e sulle loro funzioni. Alcuni
credono che possiedono una carica energetica e potevano essere, secondo
un'antica leggenda, le abitazioni di una razza umanoide “nana”. Infatti, narra la leggenda,
che nell’antica terra dei Circassi e dei giganti, c’erano anche nani con le slitte,
che godevano della misteriosa protezione dei dolmen. Alcuni ricercatori sono
invece convinti che i Dolmen venivano utilizzati come “portali” o Stargate per
raggiungere altre dimensioni.
A questo proposito, ci sono studi interessanti
effettuati dal professore (in scienze fisico-matematiche) dell’Università
Federale del sud Dr. Sergey Anatolyevich Gerasimov, che intraprese una serie di
spedizioni, per studiare i dolmen del villaggio di Guzeripl con l’ausilio di
sofisticati strumenti. Gerasimov nel corso delle sue ricerche, rilevò la presenza di strani
oggetti neri che cominciarono a volare sopra il dolmen prima che iniziasse a
piovere e fu fotografata una sagoma luminosa che “sbucava” dall’ingresso rotondo
del dolmen. Gerasimov è riuscito ad immortalare questo inspiegabile fenomeno.
Tuttavia, si suppone che i megaliti siano costruiti
con grandi pietre contenenti del quarzo e quindi potrebbero generare
elettricità per effetto piezoelettrico. Un forte stress meccanico, una polarizzazione
del minerale quarzifero e questo sarebbe in grado di generare un forte campo
elettrico. Sembra addirittura che il professor Sergey Anatolyevich Gerasimov, grazie
all’utilizzo di sofisticati strumenti, sia riuscito a trovare una frequenza in
grado di far risuonare le antiche pietre che, nel contempo, rilascerebbero
delle emissioni luminose.
Può una valigetta contenente due teschi appartenenti a creature sconosciute e non ancora identificate dagli scienziati russi che hanno rilevato forti correlazioni con l’Ahnenerbe (il cui emblema è visibile sulla valigia) spiegare l'origine e la funzione di questi dolmen?
RispondiEliminaProbabilmente, la valigetta apparteneva a quella società segreta delle SS, che si dedicava allo studio delle forze occulte e soprannaturali. I ricercatori ritengono che questi crani potrebbero anche essere strumenti magici utilizzati dai nazisti, che erano sempre alla ricerca di manufatti straordinari.