Anche un
cronista dell’insolito deve poter decide se la notizia che pubblicherà, oltre a
essere davvero insolita sia anche effettivamente credibile, magari lasciando al
lettore il beneficio del dubbio. Raramente, invece, mi azzardo a pubblicare storie
come questa, che narrano di un animale tanto bizzarro quanto improbabile,
eppure avvistato più volte nel corso di moltissimi anni, a dimostrazione di
come può nascere e diffondersi una leggenda metropolitana.
Secondo il folklore del New Jersey meridionale e di
Filadelfia, il Jersey Devil (noto anche come Leeds Devil) è una bizzarra
creatura che, si dice, abita i Pine Barrens del South Jersey. La creatura è
spesso descritta come un bipede volante con gli zoccoli, ma ci sono molte
varianti. La descrizione più comune è quella di una creatura simile a canguro
con ali di pipistrello, corna, braccia piccole con mani artigliate, gambe con
zoccoli fessurati e coda biforcuta. Si muove rapidamente ed emette un urlo
agghiacciante.
La leggenda ebbe origine allorché Jane Leeds, madre
di 12 figli, dopo aver scoperto di essere incinta per la tredicesima volta,
presa dallo sconforto, maledì il nascituro, gridando che il bambino, una volta
nato, sarebbe stato un diavolo. Durante una notte tempestosa (era il 1735) la
signora Leeds entrò in travaglio. Era in casa sua dove i suoi amici si erano
radunati per l’evento. Nato come un bambino normale, il tredicesimo bambino si
è poi trasformato in una creatura leggendaria dotata di zoccoli, testa di
capra, ali di pipistrello e coda biforcuta. Ringhiando e urlando, frustò tutti
con la coda prima di volare via su per il camino e dirigersi verso la boscaglia.
La signora Leeds pare sia stata identificata come
una certa Deborah Leeds, sulla base di un documento testamentario risalente al
1736. Suo marito, Japhet Leeds, nominò nel testamento dodici figli e ciò è compatibile
con la leggenda. Deborah e Japhet Leeds, inoltre, vivevano nella sezione di
Leeds Point di quella che ora è Atlantic County, New Jersey, che è comunemente
identificato come il luogo della leggenda.
Sebbene questa storia vada avanti sin dal XVIII
secolo, si afferma che la rappresentazione più moderna del mostro, così come
l'ormai pervasivo nome "Jersey Devil", divenne standardizzata nella
sua forma più attuale solo all'inizio del XX secolo.
Riferimenti a "Leeds Devil" o "Devil
of Leeds" compaiono sulla carta stampata già dalla metà del XIX secolo. Nel
1859, l'Atlantic Monthly pubblicò un articolo che descriveva in dettaglio i
racconti del Diavolo di Leeds popolari tra i residenti delle Pine Barren. Un
giornale del 1887 descrisse gli avvistamenti di una creatura alata, denominata
"il Devil of Leeds ", presumibilmente avvistato vicino a Pine Barrens
e ben noto tra la popolazione locale nella contea di Burlington (New Jersey).
“Ogni volta che si avvicinava ai cani, emetteva un urlo ultraterreno che li spaventava. Ha frustato tutti i cani del posto. "Quella cosa", disse il colonnello, "non è un uccello né un animale, ma è il diavolo di Leeds. Secondo la descrizione, è nato a Evasham, nella contea di Burlington, cento anni fa. Non ci sono errori. Non ho mai visto l'orribile creatura di persona, ma ricordo bene quando, nei boschi di Evasham, cinquant'anni fa, veniva inseguita e cacciata con l’ausilio dei cani e venne anche colpita, ma non poté essere uccisa. Non c'è una famiglia a Burlington o in nessuna delle contee adiacenti che non conosca la leggenda: il diavolo di Leeds è lo spauracchio per tutti i bambini già da quando ero ragazzo!”
Ma molti ancora sono i resoconti di avvistamenti
che riportano il Jersey Devil.
Si racconta che il Commodoro Stephen Decatur,
mentre visitava l'Hannover Mill Works per supervisionare una fornitura di palle
da cannone, non solo avvistò la creatura volante, ma gli sparò (con un cannone)
senza ottenere alcun effetto.
Si dice anche che anche Giuseppe Bonaparte,
fratello maggiore di Napoleone, nel 1820, abbia visto il diavolo di Jersey
mentre cacciava nella sua tenuta di Bordentown.
Nel 1840, il diavolo di Jersey fu accusato di aver
ucciso del bestiame. Attacchi al bestiame furono segnalati anche nel 1841,
furono caratterizzati da strane da tracce sul terreno e urla nella notte.
Durante la settimana dal 16 al 23 gennaio 1909, i
giornali dell'epoca pubblicarono centinaia di presunti incontri con il Jersey
Devil. Comparvero sulla stampa delle affermazioni: sembrava che la creatura
avesse attaccato un tram a Haddon Heights e si fosse introdotta im un club a
Camden. La polizia di Camden (Pennsylvania) avrebbe sparato contro la creatura
senza riuscire ad abbatterla.
A Greenwich, nel dicembre 1925, un contadino sparò
a un animale non identificato che tentava di sottrargli i polli. Fotografò il
cadavere, ma affermò che nessuna delle 100 persone a cui, in seguito, aveva
mostrato la foto fu in grado di identificarlo.
27 luglio 1937, un animale sconosciuto "con
gli occhi rossi" fu visto dai residenti di Downingtown (Pennsylvania). Fu raffigurato
come il Jersey Devil da un giornalista.
Nel 1951, un gruppo di ragazzi, del New Jersey,
affermarono di aver visto un "mostro" che corrispondeva alla
descrizione del famigerato Diavolo.
Nel 1957 fu rinvenuto il cadavere di un animale la
cui descrizione corrispondeva a quella del Diavolo di Jersey.
Nel 1960, i mercanti intorno a Camden offrirono una
ricompensa di $ 10.000 per la cattura del Jersey Devil. La cosa pareva così
probabile che fu predisposta una gabbia per ospitare la creatura, se fosse
stata catturata.
Altri rapporti riguardarono impronte non
identificate nella neve, ma presto avvistamenti di creature somiglianti al
Diavolo di Jersey furono segnalati in tutto il South Jersey, fino al Delaware e
all'ovest del Maryland. La notizia,
apparsa sui giornali creò il panico nella Delaware Valley. Vennero chiuse le
scuole e in molti contribuirono a formare gruppi di vigilanti, mentre i
cacciatori perlustrarono le campagne alla ricerca del Diavolo. Durante questo
periodo, pare che lo zoo di Philadelphia abbia assegnato una ricompensa di $
10.000 per la cattura della creatura. L'offerta determinò una serie di frodi,
tra l’altro, pur di riscuotere la ricompensa, fu presentato un canguro a cui
erano stati attaccati artigli e ali di pipistrello.
Per gli scettici, il Jersey Devil è semplicemente
il frutto dell’immaginazione dei primi coloni inglesi. Uno spauracchio nato dai
racconti degli annoiati residenti di Pine Barren: una sorta di favola per
bambini. D’altronde, le Pine Barrens godevano di una pessima reputazione che
potrebbe effettivamente aver contribuito alla leggenda del Jersey Devil. Storicamente,
le Pine Barrens erano considerate terre inospitali e rifugio di banditi. I
ribelli lealisti noti come Pine Robbers, erano noti per i loro attacchi e le
rapine ai viaggiatori di passaggio. Durante tutto il 1700 e anche nel 1800, i
residenti delle isolate Pine Barrens erano, più che altro, degli emarginati: fuggitivi,
briganti, nativi americani, bracconieri, schiavi in fuga e disertori. Sicuramente
furono promosse delle storie spaventose per tenere alla larga tutti gli
estranei.
Jeff Brunner della Humane Society del New Jersey
afferma:
"Non ci sono fotografie, né ossa, né alcuna prova concreta e quel che è peggio, le origini di questo animale affondano nel soprannaturale."
Il sociologo Dr. Robert E. Bartholomew e l'autore
Peter Hassall citano la serie di avvistamenti del 1909 (e il conseguente
terrore tra la popolazione) come un classico esempio di isteria di massa, dovuta
a una leggenda metropolitana.
Tuttavia, c’è un gruppo del New Jersey chiamato
"Devil Hunters", sedicenti "ricercatori del Jersey Devil":
si dedicano assiduamente alla raccolta dei
rapporti, alla ricerca di dati storici nonché a battute di caccia nelle Pine
Barrens, per fornire la prova che il Jersey Devil esiste.
Eppure, c’è un gruppo del New Jersey chiamato "Devil Hunters", sedicenti "ricercatori del Jersey Devil": si dedicano assiduamente alla raccolta dei rapporti, alla ricerca di dati storici nonché a battute di caccia nelle Pine Barrens, per fornire la prova che il Jersey Devil esiste.
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