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venerdì 15 aprile 2022

INCUBO



Megan Liker, 24enne, australiana, nel maggio 2001 si sposò con Andrew Mayer. Volevano avere un figlio, ma Megan non riusciva a rimanere incinta.
Si scoprì che la sua sterilità era dovuta a un precoce invecchiamento dei suoi organi interni: aveva l'utero di una donna di sessant’anni e secondo i medici, aveva già partorito molte altre volte. Questa notizia fu scioccante per Megan. Era certa che i medici si sbagliassero: lei non era mai rimasta incinta. Uno dei medici curanti, nel tentativo di risolvere l’arcano, le suggerì di ricorrere all’ipnosi regressiva: forse così avrebbe potuto chiarire la sua situazione, specie se le strane circostanze erano rintracciabili nel passato della paziente.
Sotto ipnosi, Megan raccontò ai dottori una storia incredibile: stava camminando lungo il vicolo del parco cittadino quando improvvisamente notò un UFO librarsi su di lei. Spaventata, cercò di fuggire ma venne catturata: all'improvviso avvertì di essere tirata su da un raggio di luce. Soffrì terribilmente di vertigini e svenne.
Si svegliò al buio e nel più assoluto silenzio. Iniziò a urlare e a chiedere aiuto, ma nessuno rispose. Dopo un po’, essendosi calmata, cominciò ad esaminare l’ambiente al tatto. Capì di trovarsi in una stanzetta minuscola con pareti e pavimento perfettamente lisci.
In quell’incubo senza fine, perse la cognizione del tempo e quasi impazzì a causa del completo isolamento.
Poi, all'improvviso, si accese una luce e Megan, abbagliata, riuscì appena a distinguere delle sagome. Due piccole creature si avvicinarono e le ordinarono di alzarsi. Erano insolitamente piccole: le arrivavano a malapena alla spalla. Si rese conto che non erano umani. Avevano grandi teste, mentre le braccia e le gambe erano molto snelle. Guardavano la ragazza con indifferenza, fissandola impassibili con i loro enormi occhi neri. Fu trasferita in un altro posto, che sembrava una sala operatoria, dove fu sottoposta a una sorta di visita medica. Dopo di che fu rinchiusa in una piccola “cella” trasparente. La cella aveva le dimensioni di un armadietto e tutto intorno, come anche sopra e sotto di essa, c'erano molte altre celle in cui erano rinchiuse altre prigioniere. Megan riuscì a comunicare con una sua vicina: una giovane donna di nome Kelly Beit. Le ragazze avevano difficoltà a sentirsi, quindi ricorsero a una comunicazione fatta quasi esclusivamente di gesti e di segni.

"Hanno bisogno di noi per avere dei figli - spiegò Kelly."

Megan capì appieno il significato di quelle parole solo due settimane dopo, quando la sua pancia iniziò ad arrotondarsi. Dopo un paio di mesi, diede alla luce un figlio. Assistettero al parto, con la solita indifferenza, diversi nuovi arrivati, che osservarono, imperterriti, la donna contorcersi davanti a loro. Il bambino fu portato via subito dopo il parto e fu un bene, poiché la vista di quell’esserino la disgustava.
I bambini ibridi – dichiarò in seguito - sembrano umani, ma hanno due occhi enormi.
Col tempo si susseguirono gli esami in sala operatoria, a cui seguirono altrettante gravidanze. Meghan riferì che i tempi di gestazione per i bambini ibridi erano estremamente brevi: la gravidanza non durava più di quattro mesi. Aggiunse che fu segregata in una base lunare che presentava strutture piramidali. In un edificio si tenevano le donne e in un altro nascevano i bambini.
Rimase prigioniera per circa quattro anni, durante i quali diede alla luce 48 bambini ibridi, dopodiché divenne sterile e quindi di scarso interesse per gli alieni.
Le fu cancellata la memoria, poi la riportarono sulla Terra. I suoi ricordi erano stati sostituiti con ricordi fittizi, così da giustificare la sua lunga assenza. In effetti, Liker ricordava di aver prestato servizio militare con una ferma di quattro anni. Ma venne smentita dal Ministero della Difesa australiano, al quale successivamente si rivolse, che affermò di non averla mai avuta in ruolo e davanti a una richiesta del genere, qualche funzionario pensò sicuramente che Megan Liker fosse semplicemente pazza.




Gli ufologi che si interessarono al suo caso sono di parere concorde: i ricordi del servizio militare vennero semplicemente innestati nella memoria della ragazza al solo scopo di nascondere la verità.
A noi restano solo domande: c’è davvero una sorta di incubatrice sulla Luna? E se sì, per quale scopo i "grigi" stanno creando una tale moltitudine di ibridi alieni?
Forse stanno costituendo una nuova razza per sostituire quella terrestre?

1 commento:

  1. C’è davvero una sorta di incubatrice sulla Luna? E se sì, perché i "grigi" stanno creando una tale moltitudine di ibridi alieni?
    Forse stanno costituendo una nuova razza per sostituire quella terrestre?

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