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lunedì 11 luglio 2022

UFO: INCONTRI RAVVICINATI IN BRASILE (Ultima parte)




Sappiamo che gli avvistamenti UFO, in Brasile, si sono protratti ben oltre gli anni '70. Molti di questi incidenti, anche quelli più famosi, sono stati ignorati dai media, anche se la sua casistica ufologica è ricca di avvenimenti come in qualsiasi altra parte del mondo. Anzi, potremmo chiederci se esiste è qualcosa di unico in Brasile che susciti l’interesse di questi “visitatori”.
Secondo alcuni ricercatori, sarebbe la sua posizione, affacciata sull'Oceano Atlantico, il motivo di tali e tanti avvistamenti. Una nota teoria abbina gli avvistamenti di questi strani veicoli alla presenza dell’acqua e in particolare, ai vasti oceani del mondo.
Aggiungiamoci le estese foreste, la giungla e le zone montane, tutti posti isolati, dove sarebbe facile collocare, con discrezione, delle basi, magari provvisorie, per favorire al permanenza dei visitatori extraterrestri. Il paese, inoltre, è ricco di risorse naturali, in più ha una grande biodiversità con abbondanza di vita animale e vegetale. Un punto può sembrare di scarso rilievo, ma la ricerca di alcuni investigatori – più che altro Timothy Good – ha evidenziato come questi alieni o almeno alcuni di loro, abbiano interesse nello studio della vita animale e vegetale.
Il “Fenomeno”, come ho sempre affermato, genera più domande che risposte e gli avvistamenti avvenuti in Brasile sono senza dubbio parte del tutto: pezzi di un puzzle che contribuiscono a formare un'immagine generale.



IL DRONE COSMICO

La mattina del 17 maggio 1968, a San Paolo, si registrò uno strano incidente. Secondo un articolo apparso su Flying Saucer Review, del dottor Walter Buhler, il 28enne Caetano Sergio dos Santos, tornando a casa dal suo turno di notte, si avvide di uno strano disco metallico nei pressi della sua abitazione. Stimò che avesse un diametro di circa 17 cm. Nonostante le dimensioni contenute, quando andò a raccoglierlo, scoprì che era estremamente pesante, tanto che, per alzarlo, dovette usare entrambe le mani ed esercitare uno sforzo notevole. Lo mostrò al resto della famiglia ma nessuno seppe dirgli cosa fosse. Nessuno aveva sentito nulla e non c’erano depressioni nel terreno circostante. Insomma, nulla che facesse pensare che fosse precipitato. Avevano letto, sui giornali, di bombe piazzate da gruppi terroristici, perciò cominciarono a chiedersi se lo strano disco potesse essere un ordigno esplosivo.
L'oggetto presentava una superficie liscia e grigia che rifletteva anche la debole luce notturna. Aveva del materiale trasparente a ciascuna estremità, che aderiva perfettamente alla struttura tanto da sembrare fuso in un corpo unico. Caetano tentò, invano, di graffiarne la superficie con un cacciavite. Le sezioni trasparenti, esaminate più da vicino, mostrarono una specie di quadrante sottostante, diviso in cinque sezioni diverse che riportavano strani simboli. I quadranti erano dotati di due lancette: una nera e l'altra rossa.
Perplesso su cosa potesse essere questo oggetto, Caetano lo mostrò anche ai suoi vicini, che rimasero altrettanto confusi.
Pensò bene di riporlo in un luogo dove i suoi figli non potessero toccarlo: temeva potessero subire dei danni. Perciò lo ripose in alto, su uno scaffale del bagno. Più tardi, quella sera, mentre tornava in camera da letto per salutare la moglie prima di andare al lavoro, notò che il disco brillava intensamente. La cosa non lo preoccupò: ormai era abituato alle stranezze del piccolo oggetto. Ma quando, dopo diverse ore dopo, tornò a casa per la pausa del turno, udì le grida di sua moglie che chiedeva aiuto. La trovò, coi bambini, nel cortile sul retro, chiaramente angosciati e con addosso gli indumenti notturni.
La moglie terrorizzata gli raccontò che un ronzio l'aveva svegliata intorno all'una di notte e che proveniva dal bagno. Quando andò a guardare, riuscì a solo vedere un bagliore blu. Questo bagliore sembrava diffondersi, raggiungendo ogni stanza della casa. Spense l’interruttore principale della corrente togliendo l'elettricità a tutta la casa, ma il bagliore persisteva. Quindi, temendo fossero in pericolo, chiamò i bambini e uscì fuori. Pochi minuti dopo, arrivò il marito.
Stranamente, alcuni istanti dopo il loro arrivo nel cortile, e prima che Caetano tornasse, udirono un forte crepitio e videro cadere delle tegole frantumate.
Ora, con Caetano al suo fianco, la moglie si sentiva protetta: si fecero coraggio ed entrarono in casa. Scoprirono che il disco non c'era più. Ma, proprio sulla verticale del punto in cui era stato riposto, c'era un enorme buco nel soffitto.
Sembrava che il disco fosse stato richiamato da qualcosa o da qualcuno e fosse partito sparato, attraverso il tetto verso una destinazione sconosciuta. Per inciso, le tegole rotte, esaminate, fornirono agli strumenti elevate letture di radiazioni.

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