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domenica 17 dicembre 2023

RITORNIAMO SUI FOO FIGHTERS




Dei Foo Fighters ne abbiamo già parlato (Cfr. Foo Fighters) ma ho deciso di ritornare sull’argomento fornendo notizie, per così dire, di ‘prima mano’. Sono i racconti di quei piloti che assistettero al fenomeno e che qui vengono citati con nome, cognome e reparto di appartenenza, per la gioia di quei fanatici che cercano (solo) le fonti. Il fenomeno, misterioso, ha pervaso la II guerra mondiale sia nel teatro europeo sia in quello del Pacifico sotto forma di una miriade di eventi inspiegabili, noti collettivamente come "Foo Fighters". Questi ‘oggetti’ assumevano tipicamente la forma di sfere luminose: luci, bagliori e “palle di fuoco” che sfrecciavano nei cieli devastati dalla guerra, esibendo una manovrabilità tale da spaventare anche i piloti più esperti. I primi resoconti alleati provengono dal maggiore dell'aeronautica militare William D. Leet, che nel dicembre del 1944 era in missione a bordo di un B-17 in volo sul mare Adriatico, quando lui e il suo equipaggio videro qualcosa lassù tra le nuvole. Si trattava di un piccolo disco che sembrava muoversi sfidando ogni legge della fisica e che li seguiva da tempo. Nello stesso mese, un altro pilota del 415 Night Fighter Squadron, sopra Hagenau, in Germania, ebbe il suo incontro con sfere arancioni luminose nel cielo. Disse: - Quando raggiunsero la nostra quota si stabilizzarono. Volavano dietro la coda dell’aereo e dopo esservi rimaste per due minuti, si staccarono e si allontanarono eseguendo delle manovre perfettamente controllate.
Un altro dei primi rapporti è quello di Charles R. Bastien, dell'Ottava Air Force, che durante una missione sul Belgio disse di aver visto "due fendinebbia volare ad alta velocità che cambiavano rapidamente direzione". In un altro rapporto, uno dei membri dell'equipaggio di un B-29 Superfortress statunitense, in missione sull'Oceano Indiano, affermò di aver visto qualcosa di insolito vicino all'aereo: uno strano oggetto li stava seguendo tenendosi a una distanza di circa 500 iarde (475 m). Accostò all’ala destra dell’aereo. Appariva come un oggetto sferico, probabilmente di cinque o sei piedi di diametro, di colore rosso o arancione, molto brillante e intenso. Sembrava essere circondato da un alone luminoso. L’artigliere affermò che proveniva da ore cinque (da dietro, livellato e sulla destra). Sembrava pulsare o vibrare costantemente. Il pilota, supponendo che si trattasse di un oggetto radiocomandato, inviato per seguirli, intraprese un'azione evasiva. L’oggetto seguì ogni manovra per circa otto minuti, mantenendo sempre una posizione a circa 500 iarde (475 m) ma spostandosi a ore due (davanti, livellato e sulla destra) rispetto all’aereo. Quando se ne andò, fece una brusca virata di 90 gradi, accelerò rapidamente e scomparve nel cielo coperto.



Tali avvistamenti divennero piuttosto comuni e avvennero ovunque, spesso furono avvistati da interi equipaggi che non riuscivano a spiegare cosa avevano visto. Gli oggetti venivano rilevati abbastanza frequentemente anche dai radar e dalle basi di controllo a terra.
Molti piloti provarono, invano, ad effettuare manovre evasive e alcuni equipaggi fecero fuoco con le armi di bordo, ma questi tentativi di abbattere i Foo Fighters risultarono inefficaci. Gli avvistamenti dei Foo Fighters furono ben riportati dalla stampa dell'epoca e divennero così numerosi da scartare l’ipotesi che fossero solo il frutto di chissà quali allucinazioni. Su cosa potessero essere si speculava pesantemente. La spiegazione più comune era che si trattasse di un aereo tedesco sperimentale, ma questi oggetti, per quanto inspiegabili non rappresentarono mai una minaccia e non intrapresero mai alcuna azione aggressiva. Inoltre, alla fine del conflitto, si venne a sapere che anche le forze nemiche avevano visto lo stesso identico tipo di cose e che avevano pensato fossero aerei sperimentali degli Alleati.
Altre spiegazioni inclusero spiegazioni naturali come: fuochi di Sant'Elmo, fulmini globulari o un qualche altro disturbo elettromagnetico, che fossero semplicemente immagini residue di lampi di esplosioni e naturalmente, che fossero degli UFO: intesi proprio come navicelle aliene.



1 commento:

  1. Molti piloti provarono, invano, ad effettuare manovre evasive e alcuni equipaggi fecero fuoco con le armi di bordo, ma questi tentativi di abbattere i Foo Fighters risultarono inefficaci.

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