Il 21 novembre del 1966 il New Chronicle riportò la vicenda, avvenuta
in agosto, di una ragazza australiana, Marlene Travers, che affermò di aver
visto una sfera argentata e luminosa, mentre, di sera, era uscita per
passeggiare in un paese vicino a Melbourne. Un bell'uomo, alto, con gli occhi
luminosi, vestito con una tunica metallica attillata, emerse da un'apertura
laterale. Sebbene si esprimesse con una sorta di acuto lamento, capì per
telepatia, che lui voleva che lei diventasse la madre di suo figlio. La condusse
in una stanza in cui la luce appariva sfocata e cominciò a fare sesso con lei. Alla
fine, la condusse fuori, ma lei inciampò e cadendo, si distorse la caviglia. Le
amiche, a cui raccontò la sua insolita esperienza, la ritrovarono dopo sette
ore con la caviglia lussata. Non le credevano e così lei gli mostrò un incavo
nel terreno nel luogo in cui si sarebbe verificato l'atterraggio. In seguitò
scoprì che era rimasta incinta.
Per non essere da meno, il National Tattler, il 2
aprile 1967, riferì di una certa Jean Sheldon, che mentre guidava
tranquillamente su una strada del Michigan, ebbe l’idea di fermarsi per
prendere "per una boccata d'aria". Fu allora che vide, a circa
quindici metri d’altezza, un oggetto discoidale di colore rosso acceso, come il
ferro fuso, sormontato da una cupola. Discese, e un'apertura si aprì nella
parte inferiore, attraverso la quale fu tratta a bordo, come per levitazione.
Qui incontrò tre umanoidi, nudi, maschi, con gli occhi verdi. Senza troppi
preamboli, le dissero che volevano accoppiarsi e lei acconsentì. Trovò
l’amplesso "molto eccitante", tanto da trattenersi con loro per oltre
un'ora. A differenza di Marlene, Jean non rimase incinta.
Codelia Donovan, della California, ebbe la disavventura
di incontrare sulla sua strada un uomo vestito in modo bizzarro: indossava una
lunga tunica bianca. Guidava una Cadillac nera, le diede un passaggio, la rapì
e la stordì con il gas. Si svegliò a bordo di un disco volante dove fu
violentata.
Si racconta anche di un'altra californiana,
Claudette Cranshaw che, mentre stava camminando lungo la spiaggia, nei pressi
di Blanca, vide un globo luminoso dai cui sbarcarono e sei umanoidi che la
inseguirono e la violentarono. In seguito a questa sventura diede alla luce un
bimbo di colore azzurro che, purtroppo, morì alla nascita.
Tuttavia, non sono solo le donne ad avere avventure
erotiche con ufonauti. Eugene Browne, di Antrim, Irlanda del Nord, visse
un'avventura sorprendente, che così raccontò. Nell'autunno del 1967 scrisse al
Flying Saucer Review affermando che il 17 luglio precedente stava camminando in
un bosco vicino a casa sua quando vide un oggetto piatto di colore grigio-blu,
opaco, con una superficie esterna ruvida e porosa, sospeso a mezz’aria. Da
un'apertura spuntarono, galleggiando nell’aria, due esseri di forma umana,
vestiti con abiti argentei. Si posarono a terra e camminarono nel bosco, per
poi rialzarsi, poco dopo e ritornare alla navicella.
Sembrerebbe il solito incontro ravvicinato ma, a
quanto pare, la storia ebbe un risvolto inaspettato. Infatti, l'estate seguente, Browne scrisse alla
rivista Awareness, di Contact UK, per denunciare il suo rapimento. Affermò che
la notte del 6 ottobre 1967, mentre rincasava tornando da un jazz club di
Belfast, vide un velivolo nel cielo. Questo emetteva una luce gialla che gli “danzava”
attorno e gli provocava delle vertigini, tanto da fargli perdere conoscenza. Si
svegliò steso su un tavolo, era in una stanza oblunga, senza finestre,
illuminata da una luce blu che proveniva dal pavimento. Era legato da bande
metalliche attaccate a un apparato laterale. Quattro uomini e una donna gli si
fecero intorno: avevano un'aura bluastra. Il più alto, vestito con una tuta
scura, disse "finalmente qualcuno che lo farà" e lo liberò dai suoi
legacci. La donna aveva lunghi capelli biondi, zigomi alti ed era di carnagione
chiara, lentigginosa. Dall’articolo non si capisce se furono lasciati soli,
comunque, dopo l’amplesso lei gli ha rivelato che provenivano da un'altra
galassia e stavano sperimentando la possibilità di ottenere degli ibridi semi
umani. Successivamente, fu di nuovo legato e gli fu detto che, di li a poco,
sarebbero ritornati. Si svegliò in un campo, a circa un miglio da dove
l’avevano prelevato. Riuscì a vedere l’oggetto che decollando emetteva un
sibilo, mentre ritraeva il suo carrello a forma di treppiede.
Il caso più clamoroso, forse, è quello di Marlene Travers che, dopo uno di questi "incontri", rimase incinta.
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