È un caso straordinario molto noto agli
ufologi di lingua inglese grazie al lavoro di Jacques Vallee, che ne venne a
conoscenza dal suo mentore Aimé Michel (Michel usò lo pseudonimo "Doctor
X" per proteggere l'identità del testimone, poi ha pubblicato “Forbidden
Science Vol. 4” in cui ha rivelato il suo vero nome: Pierre Gueymard). Gueymard
nacque nel 1930 e fece carriera come medico. Questo successo gli permise una
vita confortevole in una grande villa francese ubicata in collina, dove
viveva con la moglie e il figlio di quattordici mesi.
Fu proprio il pianto del bambino a svegliare Gueymard la notte del 2 novembre 1968. L'uomo andò a controllare il bimbo, seppur camminava con difficoltà, in quanto
tre giorni prima si era inferto una brutta ferita a una gamba con un'ascia, mentre spaccava
la legna. La stanza di suo figlio era buia, ma si illuminava a
causa di alcuni lampi che provenivano dalla finestra. La luce era così intensa
da filtrare attraverso le persiane chiuse. Trovò il bambino completamente
sveglio che, dalla culla, indicava la finestra, ma in quel momento Gueymard non
prestò alcuna attenzione a ciò che succedeva lì fuori; così somministrò una
bottiglia di latte al bambino irrequieto. Più tardi, il dottore notò che una
persiana sbatteva agitata dal vento e si premurò di chiuderla per bene. Fu
allora che notò qualcosa di irregolare in quei lampi che si succedevano troppo
rapidamente e a intervalli prefissati. Nel ricercare la fonte di quel fenomeno
luminoso finì per uscire sul balcone e assistette a uno spettacolo fantastico.
Dal suo punto di vista privilegiato Gueymard
osservò due grandi dischi identici che sembravano divisi in due sezioni. La
sezione superiore era di colore bianco argenteo, mentre quella inferiore era di
colore rosso, ricordava il sole al tramonto. I “piatti” sovrapposti erano
perfettamente orizzontali e proiettavano un raggio bianco brillante
direttamente al suolo. Un'antenna verticale sormontava ciascun oggetto e su due
lati avevano entrambi un'antenna orizzontale più corta da cui iniziarono ad
apparire piccole scintille appena i dischi cominciarono a muoversi.
Dopo aver avanzato lentamente, rimanendo sempre
affiancati, i due oggetti si fusero in uno solo e il disco rimanente cambiando
rotta sorvolò il testimone che, nel frattempo, era rimasto immobile sul
balcone. Il raggio bianco che emanava dalla sua metà inferiore investì Gueymard, poi si udì un forte botto e l'oggetto scomparve completamente, lasciando una
nebbia biancastra che il vento provvide a dissolvere rapidamente e un filamento
molto luminoso verso l’alto che, con altrettanta rapidità si trasformò in un
puntino, per poi sparire, a sua volta, definitivamente. A quel punto il dottore
decise di rientrare. Svegliò sua moglie per raccontarle ciò che era successo.
Era così agitato che, durante il racconto, non riusciva a stare fermo. Fu così
che la moglie gli fece notare che non zoppicava più. Non senza stupore, notarono
entrambi che la ferita alla gamba era completamente guarita: ora riusciva a
camminare senza alcun dolore. Non solo, ma anche una vecchia ferita molto più grave, subita in Algeria (dove prestava servizio nell'esercito) era misteriosamente
scomparsa (nel 1985, un rapporto medico indipendente confermò, anche se non
poté spiegare, la completa scomparsa delle lesioni che Gueymard aveva subito in
Algeria nel 1958).
Nei giorni seguenti Gueymard iniziò a soffrire di
alcuni disturbi anormali: dimagrì e soffrì di dolori addominali. Sull’addome comparve,
per tre giorni, un curioso triangolo rosso attorno all'ombelico e un triangolo
simile apparve sulla pancia di suo figlio. Vi sono altri aspetti insoliti che
compendiano il caso del "Doctor X"; includono incontri ravvicinati
con strani visitatori, levitazione, teletrasporto e persino la comparsa
spontanea di facoltà psichiche che, per brevità, non tratteremo in questo
articolo.
Numerosi casi ci insegnano che, quanto si tratta di UFO, è meglio evitare gli incontri ravvicinati. Di solito, i testimoni dichiarano di aver riportato dei danni fisici ma, in questo caso succede esattamente l'opposto.
RispondiEliminaEvidentemente ha giovato della tecnologia medica avanzata di quegli alieni che lo hanno guarito anche della ferita subita in Algeria nel 1958 oltre al problema alla gamba recente.
RispondiEliminaSì: è così. Tuttavia, mi farebbe piacere sapere come funziona questa particolare "lotteria" nella quale si vince una condizione salutare. Si veda che, in questo caso, il Dr X è uno spettatore passivo: non viene rapito, non viene neanche teletrasportato, eppure guarisce.
RispondiEliminaQuesto dimostra che loro interagiscono con noi anche a distanza e non solo telepaticamente ! Il gap tecnologico è tale che noi, ancora oggi , non abbiamo alcuna idea di come facciano o che cosa usino. Dovremmo rapportarci con loro sempre con rispetto. Riflettiamo pure alle guarigioni "miracolose" ottenute da alcune persone in alcuni santuari mariani.
RispondiEliminaC'è un evidente nesso con le guarigioni collegate alle apparizioni mariane: la capacità di sanare istantaneamente una persona. Ma , mentre nelle apparizioni si assiste a una sorta di lotteria (tutti chiedono solo pochi ricevono) nel nostro caso il Dr X era solo un inconsapevole spettatore. In caso contrario, dovremo pensare che sono scesi apposta per lui...
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