Gli avvistamenti diventano più interessanti se ci sono avvistamenti separati dello stesso oggetto, in luoghi diversi e se ci sono incontri ravvicinati.
Erano le 23:30 del 3 settembre 1976. Lorenza Jole Maltoni, di Ravenna, sentì un rumore improvviso, che la spinse ad affacciarsi alla finestra. Allibita, vide un oggetto di forma ovale, a terra, in un cortile tra le due case di fronte alla sua. L'oggetto era alto circa dieci piedi e largo sette. Nelle vicinanze erano visibili anche diverse sfere più piccole. A differenza dell'oggetto, che era di colore rosa, le sfere più piccole erano di un bianco brillante. Non emetteva alcun rumore e sembrava leggermente sollevato da terra. Fu allora che l’anziana signora notò una strana e minacciosa figura umanoide ferma di fronte al velivolo. Indossava una strana "armatura" dotata di un elmo pesante. Jole andò ad un'altra finestra per avere una visuale migliore. Ma, quando raggiunse il nuovo punto di osservazione, l’individuo era scomparso e l'oggetto si stava già sollevando rapidamente in aria: svanì nel cielo a grande velocità.
Si pensa che la stessa navicella, nello stesso giorno, fu avvistata anche a Bethel, in Alaska. Anche in quel caso i testimoni descrissero una navicella di forma ovale o comunque sferica. La forma, forse, dipendeva dal punto di vista dei vari testimoni. Diverse ore dopo si verificarono altri due avvistamenti, entrambi a migliaia di chilometri di distanza dai primi due.
Il primo avvenne in Brasile. A Serra do Mouro, Santa Catarina, un bracciante agricolo di 19 anni stava tornando a casa: erano le ore 19:00. Quando osservò un oggetto nel cielo. L'oggetto proveniva da sud e sembrava essere diviso in due parti. La parte inferiore venne descritta come a forma di ciotola e ruotava lentamente. La parte superiore sembrava più piatta e aveva una luce in cima che sembrava variare con la velocità dell'oggetto. La luce cambiava colore, variando dal rosso, all’arancione, al giallo, al verde, poi infine divenne bianca risultando meno brillante. L'oggetto era grigiastro, ma di questo il testimone non era sicuro perché stava facendo buio. La navicella aveva un diametro di circa tre metri e gli passò sopra prima di fermarsi, rimanendo sospesa a circa cinque metri dal suolo. Proiettava, verso il basso, un raggio di luce rossa. All'interno del raggio si potevano scorgere tre piccoli esseri, alti circa un metro, che scendevano lentamente al suolo. Gli esseri gli stavano sbarrando la strada. Di fronte a questa situazione, il nostro testimone reagì in malo modo: estrasse un grosso coltello, che normalmente usava per tagliare le foglie della canna da zucchero e lo lanciò contro una delle figure. Ma l’arma sembrò incontrare un ostacolo invisibile e venne deviato. Una delle piccole figure gli puntò contro un dispositivo a forma di bastoncino. Anche gli altri due portavano dispositivi simili, ma non li usarono. L'asta emise un raggio di luce bluastro, che colpì il testimone alla coscia provocandogli la paralisi e la perdita di conoscenza.
Alcuni passanti lo soccorsero e lo portarono a casa sua, dove iniziò a riprendersi. Ma ebbe bisogno di cre mediche e di un ricovero in ospedale per ristabilirsi dagli effetti del raggio.
Il secondo avvenne nel nord dell’Inghilterra, nel villaggio minerario di Fencehouses, nella contea di Durham. Due donne di 63 e 18 anni stavano rincasando dopo aver fatto visita a un amico che abitava nel villaggio. Erano circa le ore 21:00, quando notarono uno strano oggetto su di un terreno incolto, nei pressi di un pozzo minerario. L’oggetto era di forma ovale, lungo circa un metro e mezzo e alto tre. Poggiava su una sorta di carrello d’atterraggio che sembrava d'acciaio inossidabile. La parte principale dello scafo era simile al vetro con una sezione arancione sulla parte superiore. La più anziana delle due donne, in seguito, riferì che quando si avvicinarono, cessarono di udire il vento e il rumore del traffico nelle vicinanze e quando toccarono l'oggetto lo trovarono caldo. Due piccoli esseri dall'aspetto strano, delle dimensioni di una “grande bambola”, apparvero all'interno dell'oggetto. Avevano lunghi capelli bianchi, occhi grandi e mani simili ad artigli. Spaventate da questa improvvisa quanto insolita apparizione, le due donne si diedero alla fuga, scoprendo, mentre si allontanavano, di udire nuovamente il rumore del traffico stradale. L'oggetto decollò ad alta velocità emettendo un ronzio sommesso. L'incidente durò circa dieci minuti e a proposito del tempo, le due donne notarono che i loro orologi si erano fermati mentre si trovavano vicino all'oggetto ma, dopo ripresero a funzionare normalmente. La testimone più anziana aggiunse un curioso particolare: riferì che il giorno dopo non riusciva a collegare l'aspirapolvere alla presa elettrica: sembrava che una sorta di forza respingesse la spina. Il collegamento alla presa venne però effettuato da sua figlia che lo fece senza alcun problema.
L’immagine è solo indicativa.