Poco prima della mezzanotte, il 13 agosto 1960, gli agenti della California Highway Patrol, Charles Carson e Stanley Scott, stavano percorrendo la Hoag Road, vicino alla città di Corning, quando una luce improvvisa rischiarò il cielo notturno: pensarono a un aereo di linea che stesse per schiantarsi al suolo. Si fermarono e scesero dal veicolo di pattuglia in modo da poter localizzare il luogo dell’impatto e allertare le squadre di soccorso. Tuttavia, fu subito chiaro che non si trattava di un aereo in avaria e che, qualunque cosa fosse, non era sul punto di schiantarsi. L'oggetto si muoveva nel più assoluto silenzio: scese a circa 200 piedi da terra, poi, improvvisamente, cambiò direzione e risalì a una altezza di circa 500 piedi, dove si fermò e per un po’, rimase sospeso in silenzio.
Carson affermò che era circondato da un bagliore che lo rendeva ben visibile: si trattava di un oggetto non perfettamente rotondo: lo definì “oblungo”. A ciascuna estremità dello scafo c'erano delle luci rosse. Di tanto in tanto, cinque luci bianche, intermittenti, brillavano tra i due bagliori rossi. I due agenti continuarono ad osservarlo mentre compiva delle evoluzioni aeree davvero incredibili. Il vice sceriffo, Clarence Fry, della contea di Tehama ricevette, via radio, il rapporto dei due agenti e incredulo, contattò la base dell'aeronautica americana di Red Bluff. Con suo grande stupore, Red Bluff riferì che gli operatori vedevano effettivamente un "oggetto non identificato" sui loro schermi radar.
Intanto, gli agenti Carson e Scott avevano mantenuto la loro posizione. Carson scrisse poi nel suo rapporto che l'oggetto si sarebbe avvicinato all’auto di pattuglia in due occasioni. Quando lo fece, notarono che girava e “spazzava” l'area con un'enorme luce rossa”. Scott diresse la luce rossa dell'auto di pattuglia verso l'oggetto e questo si allontanò da loro, continuando ad esplorare con il raggio rosso i luoghi circostanti. Ad un certo punto, il velivolo cominciò ad allontanarsi lentamente verso est: i due agenti salirono di nuovo sulla loro auto e lo seguirono. Quando si avvicinarono alla stazione dei vigili del fuoco di Vina Plains, un secondo oggetto, simile al primo, apparve davanti a loro. Entrambi si libravano, lanciando i loro raggi rossi verso terra. Gli agenti, ancora una volta, fermarono il loro veicolo, per assistere all’evento. Continuarono a guardare finché entrambi gli oggetti non si allontanarono verso est, questa volta scomparendo all'orizzonte. Erano ormai passate le 02:00.
Tornati alla base, presso l'ufficio dello sceriffo della contea di Tehama, appresero che anche altri due agenti e il piantone in servizio notturno avevano assistito, seppur da lontano, all’insolito fenomeno. I loro racconti sembravano combaciare e confermavano la testimonianza di Carson e Scott.
Anche gli agenti di polizia sono esseri umani, ma la loro professione li porta a diventare degli acuti osservatori, attenti soprattutto ai dettagli. A parte la competenza e l’attendibilità dei testimoni, questo caso rimane tra i più “classici”: le incredibili evoluzioni aeree, la strana propensione ad esplorare il suolo con potenti fasci di luce, dando l’impressione che, in questo modo, siano alla ricerca di qualcosa (ma non si capisce mai di cosa) è tipico di molti avvistamenti UFO. Anche il fatto che gli agenti si siano decisi a renderlo noto, addirittura stilando un rapporto, ma soltanto dopo aver ricevuto la conferma che anche il RADAR rilevava il fenomeno. E sia chiaro, il RADAR non si sbaglia. Se rileva un oggetto, vuol dire che l’oggetto c’è ed è un oggetto “fisico”: non è un abbaglio non è un’allucinazione!
Può destare stupore il fatto che l’aeronautica, seppur, allertata, non sia intervenuta. Non si rileva, almeno nel rapporto, la menzione di aerei o di elicotteri che abbiano sorvolato la zona e per quel che diremo in seguito, non credo che ci siano stati. Dobbiamo tener presente che la base Red Bluff Air Force Station è solo un sito radar (sotto il controllo dell'858th Aircraft Control & Warning (AC&W) Squadron, noto come 859th Radron) e sappiamo anche che la chiamata all'unità AF Radar portò alla conferma che stavano seguendo un oggetto non identificato che si muoveva nel modo riportato da Carson e Scott. Ma quando gli stessi Carson e Scott, il giorno dopo, andarono a parlare con il personale della base di Red Bluff, con sorpresa, furono informati che non era c’era stato alcun rilevamento. La loro richiesta all'Ufficiale di servizio di poter parlare con l'operatore al radar, in servizio al momento dell'incidente, fu respinta. È singolare che, in rete, ho trovato lo stralcio di un rapporto secondo il quale un certo maggiore Le Roy, della stazione radar, riferì che sui loro schermi non era apparso “nulla che richiedesse uno scramble”!...
Cosa era successo? Diciamo subito che l’aeronautica militare ha il compito di garantire la sicurezza dei cieli. Sotto questo aspetto gli UFO non hanno mai rappresentato un problema. Quindi, quando i militari si accorsero, da come volava, che l’oggetto non identificato rilevato dal RADAR era un UFO, decisero che ignorarlo avrebbe creato meno problemi. Ordinare uno scramble avrebbe, in seguito, richiesto spiegazioni che, a cascata, avrebbero avuto ripercussioni su tutta la catena di comando. I loro superiori avrebbero preteso chiarimenti che né il personale di terra, né i piloti (che, con molta probabilità non sarebbero riusciti ad avvicinarsi) sarebbero stati in grado di fornire. Tutto questo avrebbe creato un notevole imbarazzo.
Alcuni resoconti denotano un successivo interessamento da parte degli investigatori del project Blue Book i quali liquidarono la faccenda etichettandola come un “miraggio”, dimostrando un incredibile scetticismo. Come al solito, quelli del Blue Book, che avevano la responsabilità di fare chiarezza, erano, invece, intenti a gettare polvere negli occhi.
Il fatto che gli agenti si siano decisi a rendere noto l'avvistamento, addirittura stilando un rapporto, ma soltanto dopo aver ricevuto la conferma che anche il RADAR rilevava il fenomeno. Eh! Sì perché il RADAR non si sbaglia. Se rileva un oggetto, vuol dire che l’oggetto c’è ed è un oggetto “fisico”: non è un abbaglio non è un’allucinazione!
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