Cerca nel blog

sabato 30 marzo 2024

L’ALIENO CON LA FACCIA DI MUCCA



Poco dopo le 22:30 del 2 dicembre 1974, William Bosak, allevatore di bestiame nella contea di Polk (Wisconsin) stava tornando alla sua fattoria dopo aver partecipato a una riunione di agricoltori della cooperativa Fanner, nella vicina città di Frederic. Era a circa un miglio dalla sua azienda quando vide uno strano oggetto luminoso sul lato della strada.
Le fitte macchie di nebbia che arrivavano dai campi aperti lo avevano costretto a guidare più lentamente del solito e mentre continuava lungo la strada, poteva vedere che l'oggetto non brillava di luce propria, ma rifletteva i fari dell’auto. Avvicinandosi a quell'oggetto, cominciò a rallentare ancora di più.
Iniziò a osservarlo, ma non vedeva chiaramente a causa della nebbia fitta e dell'oscurità. In seguito dichiarerà ai media: - aveva la parte anteriore curva, trasparente e all'interno potevo vedere una figura con le braccia alzate sopra la testa!
Sì, attraverso il "settore trasparente", poteva vedere l'occupante, che era decisamente umanoide. Stimò che la navicella fosse alta circa dieci piedi e avesse la forma di un disco o di una cupola.
In seguito avrebbe descritto l'incontro ravvicinato all'investigatore dell'Aerial Phenomena Research Organization (APRO), Everett Lightner. Affermò che la creatura era sicuramente un “individuo diverso” da quelli che si potrebbero incontrare sulla Terra: nonostante avesse fattezze umanoidi, aveva una "faccia dall'aspetto di mucca". Il volto della creatura era “glabro” con un “mento imberbe”. Sembrava indossare un indumento attillato, l'abbigliamento aveva l'aspetto di una “pelliccia marrone”. Non erano visibili altre caratteristiche peculiari come: cerniere, bottoni o colletto. Spostò lo sguardo verso il basso nel tentativo di cogliere ulteriori particolari ma, la nebbia, che indugiava sulla strada in fitte chiazze, copriva la parte inferiore dello scafo. Ancora seduto nel suo veicolo, ormai fermò, lui e la strana creatura all'interno dello scafo si guardarono negli occhi. Nessuno dei due intraprese un’azione minacciosa, ma Bosak cominciò a sentire un'ondata di paura crescergli dentro. Anche la creatura, a suo dire, appariva spaventata!
Incapace di mantenere la calma, Bosak pigiò sull'acceleratore e si allontanò il più velocemente possibile. Mentre si allontanava, con la nebbia che ancora persisteva, improvvisamente notò che l'ambiente circostante diventava decisamente più scuro. Come se ci fosse qualcosa sopra di lui e bloccava la poca luce che c'era. Quindi, il motore dell'auto cominciò a perdere colpi e alla fine, si spense del tutto. Mentre si guardava intorno, tentando di riavviare il motore, sentì un "suono sibilante" che sembrava provenire dall'alto. Subito dopo si udì un rumore di graffi, come se dei rami graffiassero il tetto del veicolo.
Il motore si avviò e lui premette sul pedale dell'acceleratore. Guidò velocemente, ormai incurante della nebbia e del buio della notte. Alla fine, con grande sollievo, vide la sua fattoria e la raggiunse. Si precipitò in casa e dopo essersi calmato un po’, si diresse verso una finestra.
Fissò intensamente attraverso la nebbia, apparentemente ancora più fitta ma, per quanto ci provasse, non riuscì a vedere nulla di strano.

La mattina seguente, forse confortato dall'arrivo della luce del giorno, Bosak trovò il coraggio per recarsi sul luogo dell’incontro. Cercò disperatamente qualche segno sul terreno che provasse l'accaduto, ma non trovò nulla.
Ormai ne era convinto: la creatura che aveva visto non proveniva dalla Terra, apparteneva a un altro mondo.


L'immagine è puramente indicativa. 

1 commento:

  1. La creatura era sicuramente un “individuo diverso” da tutti quelli che si potrebbero incontrare sulla Terra.

    RispondiElimina