"Autunno 2013, Corleone: nelle case isolate dei contadini sparse nel paesaggio rurale si comincia a sentire un rombo che pian piano si fa sempre più forte. È il rumore assordante delle pale di uno stormo di elicotteri militari, sono dei Black Hawk dell’esercito statunitense. Viaggiano in formazione e a bassissima quota. I contadini non sanno dire da dove arrivino o cosa stiano facendo, il loro arrivo è improvviso e come se fossero in guerra, le squadre speciali si calano con le corde, armate di tutto punto. Alcuni testimoni riferiscono di averli visti piazzare sul terreno delle strane apparecchiature per poi ritornare rapidamente sugli elicotteri e sparire all’orizzonte. Tutto ciò senza dare nessuna informazione al governo italiano, dunque nessuno sapeva che cosa stesse accadendo? Questi episodi si ripeterono più volte, anche a notte fonda, gettando nel panico i contadini che vivevano isolati nelle loro fattorie. Sembra molto probabile che episodi simili si siano registrati anche nelle isole Eolie."
Questa parte del racconto ha suscitato, in voi lettori, molte perplessità. A tal punto che in molti mi hanno scritto chiedendomi se è possibile che, al giorno d’oggi, succedano cose di questo genere. Certo, per la popolazione civile, un elicottero che vola nella notte è solo un elicottero: un fastidioso rumore che disturba il sonno. Per i militari, un elicottero è un enigma che deve essere risolto quanto prima. Esso pone molteplici quesiti: da dove arriva? Dove è diretto? A fare cosa? Chi o cosa trasporta? È armato? È ostile?
A tutte queste domande deve rispondere, in massima parte, l’Aeronautica Militare, che ha costantemente sotto controllo il nostro spazio aereo. Ma, ahimè! Gli avvenimenti del passato ci dimostrano che non è sempre così. Chi non ricorda il caso di quel pilota civile che a bordo di un aeroplano, piccolo e lento, atterrò nella Piazza Rossa eludendo tutte le difese antiaeree di una potenza militare come l’Unione Sovietica (che, a quel tempo, esisteva ancora). Tra i casi nostrani, vorrei ricordarvi quello emblematico del DC-9 abbattuto (ancora non si sa da chi) nel cielo di Ustica (per saperne di più consulta, sul blog, i vari post: "Il caso Ustica", "Strage di Ustica - un documentario svela le bugie di Stato dei Francesi", "Ustica - un giallo infinito", "Ustica - Naldini e Nutarelli" e infine "Ustica - l’ipotesi extraterrestre") quella sera, nonostante la presenza nei nostri cieli di un gran numero di aerei appartenenti a forze armate di diversi paesi, nessuno intervenne, nessuno vide niente, poiché i radar militari erano "spenti" a causa di un’esercitazione!
A tutte queste domande deve rispondere, in massima parte, l’Aeronautica Militare, che ha costantemente sotto controllo il nostro spazio aereo. Ma, ahimè! Gli avvenimenti del passato ci dimostrano che non è sempre così. Chi non ricorda il caso di quel pilota civile che a bordo di un aeroplano, piccolo e lento, atterrò nella Piazza Rossa eludendo tutte le difese antiaeree di una potenza militare come l’Unione Sovietica (che, a quel tempo, esisteva ancora). Tra i casi nostrani, vorrei ricordarvi quello emblematico del DC-9 abbattuto (ancora non si sa da chi) nel cielo di Ustica (per saperne di più consulta, sul blog, i vari post: "Il caso Ustica", "Strage di Ustica - un documentario svela le bugie di Stato dei Francesi", "Ustica - un giallo infinito", "Ustica - Naldini e Nutarelli" e infine "Ustica - l’ipotesi extraterrestre") quella sera, nonostante la presenza nei nostri cieli di un gran numero di aerei appartenenti a forze armate di diversi paesi, nessuno intervenne, nessuno vide niente, poiché i radar militari erano "spenti" a causa di un’esercitazione!
Per un civile, un elicottero che vola nella notte è solo un elicottero: un fastidioso rumore che disturba il sonno. Per un militare, un elicottero è un enigma che deve essere risolto quanto prima. Esso pone molteplici quesiti: da dove arriva? Dove è diretto? A fare cosa? Chi o cosa trasporta? È armato? È ostile?
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