Il 23 ottobre del 1954, nei pressi di San Giuseppe
Vesuviano (NA), due giovani amici, percorrevano in auto la strada che da Palma
Campania conduce, appunto, a San Giuseppe Vesuviano. Erano da poco passate le
due, la notte era tiepida e la visibilità era ottima. I due, Vincenzo
Ammirati, un commerciante di tessuti di ventitré anni e il ventunenne Ignazio
Catapano, gestore di una rivendita di liquori, rientravano da una gita. Superata
una curva, in località Pagliarone, scorsero un vivido bagliore che faceva
supporre fosse scoppiato un incendio. Giunti più vicino alla fonte luminosa si
trovarono davanti a un evento inatteso che li riempì di stupore. Una palla
luminosa del diametro di una decina di metri, stazionava su di un lato della
provinciale emettendo un’intensa luce rossa. Il Catapano, che era alla guida,
preso dallo sgomento, sbandò finendo fuori strada. Nonostante lo stupore e la
paura, spinti dalla curiosità, i due scesero dalla macchina.
Ma, in quel momento la misteriosa sfera si mosse ed
alzandosi in verticale prese rapidamente velocità scomparendo nel cielo notturno. Nel
muoversi aveva attenuato la sua luminosità fino ad assumere il colore del ferro
rovente. Ripresosi dallo stupore, i due amici raggiunsero le proprie abitazioni
per raccontare l’accaduto ai familiari. Erano in uno stato tale di
agitazione che questi ultimi non osarono mettere in dubbio il loro racconto.
Tant’è che la mattina dopo, di buon ora, i due, si recarono alla più vicina Stazione dei Carabinieri per fare
una deposizione. Insieme ai militi ritornarono sul posto per cercare di
individuare eventuali tracce dell’atterraggio. Sul punto in cui l’oggetto si
era posato trovarono striature di erba bruciata e di terra annerita. I
Carabinieri scattarono delle fotografie
e stesero un rapporto.
All’inizio degli anni ’70, Gaetano Sorrentino e Anna Cavolari del Gruppo
di ricerca “Yuri Gagarin”, di Napoli, rintracciarono ed intervistarono Ignazio
Catapano, che riconfermò i fatti avvenuti circa venti anni prima. Fu possibile
chiarire un importante dettaglio: la stampa, a suo tempo, aveva riportato che
la sfera aveva un diametro di soli due metri, mentre il Catapano affermò che era molto grande,
il diametro era di circa dieci metri.
Al centro della pagina, foto di I. Catapano all'epoca dei fatti.
Scorsero un vivido bagliore che faceva supporre fosse scoppiato un incendio. Giunti più vicino alla fonte luminosa si trovarono davanti a un evento inatteso che li riempì di stupore.
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