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martedì 14 agosto 2018

IL CASO SCHIRMER


Era il 1967, esattamente il tre dicembre. Al poliziotto Herbert Schirmer, che all’epoca aveva solo ventidue anni, capitò una bizzarra esperienza. Mentre faceva i suoi giri di pattuglia ad Ashland, nel Nebraska, vide quelle che sembravano delle luci rosse su un grande camion. Decise di dare un'occhiata più da vicino.
 

Mentre proseguiva lungo la Highway 63, si fermò e puntò il faro su quell'oggetto illuminato di rosso. Presto si rese conto che non era un camion: le luci rosse lampeggianti sembravano provenire dagli oblò. Poteva vedere chiaramente un UFO metallico a forma di disco che poggiava a terra leggermente inclinato. L'oggetto era lucido e aveva il colore dell’alluminio, c’era una sorta di passerella lungo la circonferenza. Poteva anche vedere il carrello o meglio dei supporti che sporgevano da sotto l'oggetto. Questo, ad un certo punto, cominciò lentamente a salire emettendo un suono simile a una sirena ed emettendo una luminosità che faceva supporre che si sprigionasse una fiamma nella parte inferiore. Sporgendo la testa dal finestrino, il sergente Schirmer potè osservare l'UFO che passava sopra di lui. Poi improvvisamente udì uno schiocco e l’oggetto sparì dalla vista. 
Schirmer tornò di corsa alla stazione di polizia, prendendo nota dell’ora: erano le 3:00, rimase perplesso. Sapeva che era stato di pattuglia per moto tempo, sicuramente più dei 10 minuti indicati dal suo orologio.
 
 
Cominciò ad accusare dei problemi fisici. Soffriva di mal di testa, si sentiva male e rilevò un livido rosso sul collo. La Commissione Condon, che all'epoca indagava sugli avvistamenti UFO, non si scomodò più di tanto: convocò l’unico testimone della vicenda a Boulder, in Colorado, probabilmente al solo intento di screditarlo. Quello che sappiamo è che il 13 febbraio 1968, Schirmer si sottopose a ipnosi regressiva. Lo psicologo che lo esaminò era il Dr. Leo Sprinkle dell'Università del Wyoming. Le sedute di regressione rivelarono molti nuovi dettagli che la sua mente, a quanto pare, aveva rimosso. Mentre si avvicinava all'UFO, il motore della sua auto si spense. Anche la radio non funzionava più. Un oggetto bianco emerse dal velivolo e gli comunicò telepaticamente di non estrarre la sua arma da fuoco. Il poliziotto ricordò pure che gli esseri che incontrò all’interno della nave si dimostrarono amichevoli; gli rivelarono che la navicella era alimentata con elettricità e che avevano una base operativa su Venere.
Il Comitato Condon liquidò la questione scrivendo nel rapporto che non vi erano prove a sostegno del suo racconto. Il Dr. Sprinkle, tuttavia, ritenne che Schirmer "credeva” che gli eventi narrati fossero reali. 
 


Purtroppo, quando tornò al suo lavoro, come succede a tutti i poliziotti incappati in storie simili, non ebbe vita facile. Sebbene diventasse il capo del distretto di polizia, non riuscì a svolgere correttamente i suoi compiti poiché, per i suoi concittadini, era caduto nel ridicolo. Si rifiutavano di credere alla sua storia e gli resero la vita impossibile: arrivarono al punto di piazzare della dinamite nella sua auto di pattuglia. Quando anche sua moglie finì per lasciarlo, si dimise.
Schirmer era un testimone attendibile: tutti i poliziotti lo sono. Era sicuro di quello che aveva visto e cercando di ottenere altre risposte ai suoi tanti interrogativi, si sottopose ad un’ulteriore seduta di ipnosi regressiva nel giugno 1968. L'ipnotista Loring G. Williams condusse le sedute, queste rivelarono un’infinità di nuovi dettagli. Il contenuto di questi ricordi riempì le pagine di due libri: "Gods, Demons, and Space Chariots" e "Gods and Devils from Outer Space" di Eric Norman.

1 commento:

  1. Schirmer era un testimone attendibile: tutti i poliziotti lo sono. Era sicuro di quello che aveva visto e cercando di ottenere altre risposte ai suoi tanti interrogativi, si sottopose ad un’ulteriore seduta di ipnosi regressiva nel giugno 1968. L'ipnotista Loring G. Williams condusse le sedute, queste rivelarono un’infinità di nuovi dettagli.

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