Fate attenzione: questo post non è per tutti. Poiché l'attendibilità dei Vangeli è un ‘dogma’ che vi è stato inculcato sin da piccoli, ciò vi provoca un effetto negativo, che inabilita la facoltà di giudizio e la comprensione. La mente, sottoposta a tale pressione, comincia a percepire la realtà non come essa sia effettivamente, ma secondo le direttive impartite, ritenendo errato qualsiasi cosa vada contro ciò che vi è stato indottrinato.
Il dialogo con i devoti è difficile. Chi crede senza prove, crede per fede: è impossibile smontarli usando la razionalità. Una certezza astratta, non basata su fatti, purtroppo, risulta inattaccabile, non ammette prove, neanche se basate sui fatti stessi, che pure sono sotto gli occhi di tutti: basta aprire una qualsiasi bibbia (anche quella che avete in casa) e leggerla!
A queste persone non mi stancherò mai di dire: “non dovete credere solo perché alcune cose sono contenute in antichi manoscritti. Non dovete credere solo perché questa è la fede del vostro paese. Non dovete credere solo perché siete stati indotti a farlo dai vostri genitori e dai vostri maestri, ma ragionate sulla verità delle cose. E se dopo averle analizzate ritenete che, per voi, possano essere ancora buone, allora credeteci pure e vivete in armonia con esse; ma non costringete gli altri a farlo.
Il Cristo, è una figura idealizzata, formatasi in base a
secoli di devozione, descritta nel Nuovo Testamento, che è formato dai Vangeli:
il racconto di alcuni seguaci di Gesù, un uomo che è realmente esistito e fu il
fondatore di una nuova religione.
Tuttavia, il Nuovo Testamento sottoposto a verifiche
oggettive risulta alquanto inattendibile, poiché contiene eventi storicamente e
scientificamente impossibili, nonché un vistoso adattamento, dovuto a revisioni
e correzioni, della vera storia di Gesù, al fine di renderne la figura mistica
e, certamente, molto positiva.
Per chi indaga, è certo che Gesù sia stato un capo
politico-religioso nel contesto della resistenza antiromana e delle rivolte
capeggiate dagli Zeloti. In tale contesto, egli si propone come il messia, nel
senso ebraico, cioè come colui che voleva liberare Israele dagli oppressori e
istaurare il regno di Dio (cioè di Israele). Gesù non ebbe successo e fu
proprio la sua lotta contro gli invasori romani che lo portò alla condanna e alla
crocifissione. La diffusione del vero messaggio di Cristo avrebbe portato
sicuramente a repressioni violente, visto il pericolosissimo messaggio
antiromano. Per evitare una prevedibile repressione, l’Apostolo Paolo modificò
radicalmente i Vangeli che parlano del Messia, creando una nuova figura di Gesù
del tutto diversa da quella reale. Infatti, da Messia rivoluzionario che si era
opposto, pur senza successo, alla dominazione romana divenne un mistico,
apolitico, pacifista e degiudeizzato. Solo così Paolo riuscì a diffondere questa
versione del Vangelo nel mondo romano, creando la Chiesa, sulle basi di questa
figura mistica da lui inventata, aggiungendovi degli elementi che incitavano a
fare proselitismo tra tutte le persone del mondo. Crea, quindi, una vera e
propria religione paolina che nel secondo secolo decide definitivamente che il
Nuovo Testamento doveva essere formato da soli quattro Vangeli, opportunamente
corretti e modificati.
Questo spiega perché le autorità romane, sempre tolleranti
verso le altre religioni, iniziarono, invece, a perseguitare i cristiani:
sapevano che Gesù, in realtà, era stato un ribelle e ritenevano il suo
messaggio molto pericoloso.
L'analisi storica e oggettiva del Nuovo Testamento mette in
luce la presenza di successive redazioni, di tantissime censure e
contraddizioni, di fatti completamente falsi, fino ad arrivare a svelare la
strategia paolina di riscrivere totalmente Cristo. Quindi vengono censurati
tutti i riferimenti a Gamala (la città simbolo della lotta zelota in cui è nato
e cresciuto Gesù), viene eliminato e confuso il titolo di Nazireno (significava
l'appartenenza a una nota setta di rivoltosi), vengono eliminate le
informazioni riguardanti la sua famiglia, i suoi fratelli e sorelle (di cui vi
sono tracce storiche), viene eliminato qualsiasi riferimento alla sua
condizione di uomo coniugato (Gesù era sposato), vengono eliminati tutti i
riferimenti ad attività di incitamento alla rivolta antiromana. Infine,
paradossalmente, viene tolta a Roma qualsiasi responsabilità della condanna di
Gesù (Pilato se ne lava le mani) per scaricarla in modo esplicito sul popolo
ebraico! Si aggiungono eventi portentosi, presi sfacciatamente dalla mitologia e
dalla ritualità pagana, come la nascita da una vergine, la morte e la resurrezione
di un Dio, la consumazione rituale di un cibo ritenuto divino che viene
identificato con la divinità. Tutto porta alla creazione di una figura
mitologica di Gesù, certamente slegata dalla realtà storica, ma adatta a essere
la base di una nuova religione che possa essere accettata nel mondo romano. Anche
se, come ben sappiamo, i romani, per lungo tempo, cercarono di soffocare il
cristianesimo, proprio perché le autorità erano consapevoli di chi era Gesù.
A ciò si aggiunge il reale operato dei primi cristiani, su
cui si trovano documenti storici come quello di Svetonio dove si legge che
l'imperatore Claudio scacciò da Roma i Cristiani che, istigati dagli
insegnamenti di Gesù, generavano ribellioni.
In sostanza, Paolo, che è una figura storica molto
controversa, fuse le religioni misteriche, il giudaismo e la passione di Gesù
in una religione completamente nuova, centrata sulla morte di Gesù come
sacrificio mistico. Paolo inventò molti concetti chiave del cristianesimo e i
Vangeli come li conosciamo noi, che riflettono il pensiero di Paolo e non l'autentica
vita e gli insegnamenti di Gesù.
D’altronde Paolo è un personaggio estremamente singolare: si
professa predicatore di una chiesa ancora inesistente, propagandista di un Dio
sconosciuto. La sua biografia è tanto lacunosa quanto inconsistente, salvo i
brevi tratteggi fatti, negli Atti, da Luca e da qualche agiografo, secoli dopo.
Papia non parla di lui, né lo fanno i più antichi apologeti, a parte il
"martire" Policarpo; il cui discepolo, Ireneo, dimostra di conoscerlo
a malapena, al pari di Giustino. È strano
anche che a lui vengano affidati delicati compiti “di polizia” di norma
delegati alle autorità competenti, soprattutto in Siria, ben lontano dalla
giurisdizione dell'Alto Sacerdote di Gerusalemme che, detto per inciso, non
aveva autorità nemmeno sulle sinagoghe. Senza contare il fatto che un fariseo
non poteva diventare guardia del Tempio a meno di circostanze straordinarie.
Persino gli stessi scritti di Paolo furono successivamente
alterati. È evidente che lo stesso Dio del Nuovo Testamento sia, senza alcun
dubbio, un altro Dio rispetto a quello del Vecchio Testamento, con volute
differenziazione proprio per rendere l'idea che non si tratti del Dio biblico
fino ad allora conosciuto. Tutto ciò è il risultato di un processo che partì da
Gesù, passò da San Paolo e terminò con la Chiesa, nel tentativo di creare una
nuova religione che attecchisse presso tutti i popoli, reclutando quante più persone possibili. È importante
sottolineare come il Vangelo odierno sia il frutto delle aggiunte e delle
modifiche non solo di Paolo ma soprattutto dei vari Santi Padri della Chiesa
(Ireneo, Epifanio, Girolamo ecc.). Gli stessi Atti degli Apostoli e lettere
degli Apostoli hanno subito aggiunte e modifiche piuttosto significative.
Addirittura, le stesse figure a cui si attribuiscono i
Vangeli o gli atti degli apostoli sono in realtà scritti da terzi. Questo
spiega perché i Vangeli presentano significative differenze, il che rende
impossibile pensare che siano stati scritti da testimoni oculari. Lo stesso vale per
personaggi importanti come Paolo di Tarso, pilastro del cristianesimo che, nonostante
abbia conosciuto di persona Giacomo e Simone, dice che Gesù è stato ucciso
legato a un palo, mentre ignora alcuni eventi importanti, ben presenti nei Vangeli.
Vennero censurati tutti i riferimenti a Gamala (la città in cui è nato e cresciuto Gesù), venne eliminato e confuso il titolo di nazireno (che riconduceva a una nota setta di rivoltosi), vennero eliminate le informazioni riguardanti la sua famiglia, i suoi fratelli e sorelle (di cui vi sono tracce storiche), venne eliminato qualsiasi riferimento alla sua condizione di uomo coniugato (Gesù era sposato), vengono eliminati tutti i riferimenti ad attività antiromane. Infine, paradossalmente, venne tolta a Roma anche la responsabilità della condanna (Pilato se ne lava le mani) per scaricarla in modo esplicito sul popolo ebraico.
RispondiEliminaBuongiorno, lei ha sicuramente ragione in quello che afferma nel suo articolo, ma deve immedesimarsi nella società umana del lontano passato, il credo cristiano ha fatto da collante e dettato regole igieniche e di comportamento tra i fedeli al culto. Comunque il retaggio resta impresso in noi occidentali, ci sarebbe da chiedersi come sarebbe il nostro mondo senza questa deriva religiosa, forse migliore, chissà. Oggi la Chiesa cattolica è cambiata, basti riflettere sulla brutale condanna e uccisione di Gioradano Bruno, mentre attualmente la Specola Vaticana gestita dalla Compagnia di Gesù è in prima fila nella ricerca di vita extraterrestre intelligente, vedasi sito internet: www.vaticanobservatory.va
RispondiElimina☆Buenos Cielos 2023☆
Concordo
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