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martedì 29 marzo 2022

L’ATTERRAGGIO DI VORONEZH



Il 27 settembre 1989, al Parco sud, in Via Mendeleev, a Voronezh, in Russia, molte persone videro atterrare un UFO. Diversi bambini stavano giocando nel parco e alla fermata dell'autobus c'era un gruppetto composto da una ventina di adulti. Improvvisamente videro una luce rosa nel cielo della sera, da cui emerse un oggetto di colore rosso scuro. All'inizio sembrò fluttuare, come sospeso nell’aria, poi lentamente scese giù.
Ci volle circa un minuto prima che l'UFO si abbassasse dolcemente a un'altezza di quindici metri, sorvolò il parco, dopodiché, volò via.
Ma, pochi minuti dopo, un altro UFO apparve sul posto. Contemporaneamente, procedeva nel parco un alieno gigante. Indossava un abito d'argento, mentre le scarpe sembravano di bronzo. Non aveva una vera testa, solo una sorta di gobba separava le due spalle.
La “gobba era dotata di tre occhi e quello centrale sembrava particolarmente mobile e attento. La creatura rientrò nella nave attraverso un portello che, una volta chiuso, permise alla navicella di poggiarsi a terra. Producendo un forte ronzio, la nave si fermò a circa un metro da terra e oscillando, estese quattro supporti che uscirono dalla base dell'oggetto.
I testimoni la descrissero di forma ovale. Un “uovo” lungo circa quindici metri e alto sei. Dopo l'atterraggio, un portello si aprì lentamente e ne uscirono due cupe figure (una delle quali era alta tre, forse quattro metri). Questi alieni si muovevano come dei robot. Furono descritti come delle “scatole” munite di braccia e gambe. Sul petto erano visibili dei pulsanti luminosi.
Un ragazzo che giocava nelle vicinanze, preso dal panico, iniziò a urlare. L'alieno alto, senza muovere la testa, lo inquadrò con l'occhio centrale dal quale uscì una luce che colpì il ragazzo e lo immobilizzò per diversi minuti.
A questo punto, le creature tornarono alla loro macchina volante e la gente pensò, con un certo sollievo, che il fenomeno volgesse al termine: si sbagliava. Pochi minuti dopo, sono tornati. Ora il gigante maneggiava una sorta di tubo d'argento lungo più di un metro e lo puntava contro un ragazzo di sedici anni che aveva osato avvicinarsi troppo.
Con orrore, i testimoni videro il ragazzo scomparire improvvisamente. A questo punto, le creature si voltarono e salirono, senza fretta, sulla scaletta per rientrare nella loro navicella. Una volta dentro, chiusero il portello e la nave si alzò. Si spostò di lato, passò sopra un edificio residenziale e scomparve nel cielo molto rapidamente. I testimoni confermarono che, esattamente nel momento in cui l'astronave scomparve, il ragazzo di sedici anni riapparve nel parco.





Il 9 ottobre 1989, l'agenzia di stampa russa TASS riportò l’episodio avvenuto a Voronezh. Il giornalista Vladimir Lebedev riferì di aver intervistato molti testimoni, tra cui tre bambini (Zhenya Blinov, Vasya Surin e Yulia Sholokhova). Ai bambini fu anche chiesto di disegnare l'UFO. Nei loro disegni, tutti uguali, l'oggetto mostrava avere la forma di una banana. Lebedev ha anche affermato che ci furono complessivamente tre sbarchi nel periodo tra il 23 e il 29 settembre e che l'incidente di Voronezh si configurava come il secondo atterraggio.

1 commento:

  1. Questi alieni si muovevano come dei robot. Furono descritti come delle “scatole” munite di braccia e gambe. Sul petto erano visibili dei pulsanti luminosi.

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