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domenica 6 agosto 2023

CHIEDO SCUSA, MA NON RIESCO PIU' A SCRIVERE


Ho perso mia moglie due mesi fa, dopo nemmeno otto settimane di malattia. Malattia che gli fu diagnosticata quasi per caso e annunciata con leggerezza, come se fosse una semplice unghia incarnita. Ma io ho visto con i miei occhi il trasformarsi di quella donna forte in una bambina impaurita eppure dignitosa. Aveva, avrà per sempre, 64 anni. Una vita di lavoro, di fatica, di sacrificio, solo per accudire me e creare un futuro migliore ai figli che, ormai, sono grandi, ma per lei sempre dei bambini.
Ho cercato l’aiuto di un Dio latitante, ma avrei fatto ogni cosa per salvarla: le ho sempre detto che sarebbe guarita. Ora mi sento in colpa per non aver mantenuto la promessa. Ma io ci credevo, io credevo che si sarebbe salvata, che questa era solo l’ennesima sciagura e che, come le altre, l’avremmo poi superata.
Sono stato con lei fino all'ultimo respiro, all'ultimo battito, incredulo. Non avrei mai voluto lasciarla andare, ma soffriva tanto.
Dopo aver passato il primo mese dalla sua morte nella totale negazione della cosa (non potevo nemmeno pensare a quello che era successo per non impazzire) ora, mi ritrovo con una montagna crollata addosso. Non riesco più a fare nulla. Non c’è nulla che possa riempire quel vuoto. Faccio di tutto per non farmi vedere a piangere ma, a volte, il dolore è più forte di me.
Mi rendo conto della sciocchezza della cosa, ma continuo a cercare un modo per farla tornare in vita, come se esistesse una magia così potente da riportarmela.
Sono tormentato dal pensiero di quello che avremmo desiderato fare in futuro (ero appena andato in pensione) e che non si potrà più fare. Ma, soprattutto, tormentato dal pensiero che lei non ci sarà più nei momenti difficili né in quelli belli della mia vita.
Mi sento come se avessi una voragine, un vuoto nel petto, un peso sul cuore e io, sinceramente, non riesco più a fare nulla.

5 commenti:

  1. Sentite condoglianze, Simone Corradini

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  2. Non riesco a scrivere nessun commento,non vedo quello che scrivo.L'unica cosa che mi sento di dirti che chi abbiamo amato resterà per sempre nel nostro cuore e sarà sempre con noi anche se come momenti vissuti insieme. ricordi e tanto amore. Devi però farti forza per te per i tuoi figli,ma soprattutto proprio per lei che sicuramente se potesse parlarti ti direbbe quello che ti sto dicendo io.Occorre purtroppo reinventarsi la propria quotidianità e ricrearsixdeĺe abitudini ed interessi che inizialmente ti sembreranno insufficienti,ma con il tempo saranno un modo per riprendersti la vita!Scusa non so se quello che ho scritto è corretto perché non vedo il testo.Non aver paura comunque di avvicinarti ai tuoi cari e ai tuoi amici ti aiuteranno tantissimo.Sforzati di farti aiutare da loro perché anche loro ti amano.Coraggio e tante condoglianze Silvia

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    1. Grazie Silvia. Forse avrai già notato che ho iniziato di nuovo a scrivere: mi da una parvenza di normalità. Tuttavia, i miei testi sono cambiati, sono, come dire: più asciutti. Anche prima mi limitavo ad esporre i fatti, ma oggi questa esposizione sembra assumere maggior vigore: c'è una nota di tristezza in ciò che scrivo. E' minuscola, ma c'è.

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  3. Mi dispiace molto, con tutto il cuore. La seguo da molti, molti anni in silenzio. Ma oggi volevo farle sapere che le sono vicino... mi permetta solo di farle una domanda... lo so che è poco delicata vista la situazione, ma ho un serio motivo per fargliela: sua moglie, aveva avuto qualche problema precedente al...vaccino? Le faccio questa domanda diretta perché attorno a me è una strage di persone che cadono come mosche, nel silenzio totale delle istituzioni. Quasi tutte con infarti FULMINANTI o tumori aggressivi. Grazie di cuore se vorrà rispondere.

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  4. Sono vicino al tuo dolore per la scomparsa prematura della tua adorata moglie

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