Quando si parla di Templari, il confine tra mito e verità diventa sottile. Anche perché il supremo Ordine è stato oggetto di vari quanto vani tentativi di discredito, specie negli ultimi tempi, da parte del priorato di Sion.
Parallelamente al rimpatrio dei Cavalieri, cominciarono a sorgere in tutta Europa le cattedrali gotiche. In Francia queste cattedrali sorsero in brevissimo tempo (tra il 1200 e il 1250). Chiese particolari, in uno stile che fino allora era sconosciuto. Una dopo l'altra, furono erette a Evreux, Rouen, Reims, Amiens, Bayeux e Parigi, fino ad arrivare al trionfo della cattedrale di Chartres. Uno stile incredibile il gotico, tutto proteso verso l'alto, con un sistema straordinario di spinte e controspinte, una tecnica costruttiva che a quel tempo era veramente rivoluzionaria.
I piani di costruzione e i progetti esecutivi di queste cattedrali non sono stati mai ritrovati. Le opere murarie furono fatte con una maestria eccezionale. Le strutture appaiono esili e slanciate, i contrafforti esterni esercitano una spinta sulle pareti laterali della navata e tutta la struttura appare proiettata verso il cielo. Inoltre, le Cattedrali sono tutte orientate nello stesso verso: con l’abside rivolto verso est (verso la luce), sono tutte dedicate a Notre Dame (alla Vergine Maria) e se unite insieme con un tratto, su di una mappa, disegnano esattamente la costellazione della Vergine. Nella parte Nord delle cattedrali ci sono spesso immagini di demoni e nella cattedrale di Amiens c’è addirittura un pentacolo, una stella a cinque punte con una punta rivolta verso il basso. Le cattedrali poi, sono piene di segni e di messaggi lasciati dai costruttori su precisi suggerimenti di precettori templari. Negli affreschi, nelle statue, nei bassorilievi e nelle stesse mura, i Templari hanno lasciato un’infinità di tracce, difficili da decifrare, visto che oggi l’uomo guarda le cose facendo riferimento alla scienza e non alla fede.
Veniamo ora ad un altro argomento pieno di fascino e di mistero: il tesoro dei Templari.
Il tesoro, naturalmente, era formato anche da oro, sotto forma di monete, di oggetti d’arte e quant’altro ma, secondo alcune fonti, conteneva, tra l’altro, anche i piani per la costruzione delle nuove cattedrali. Verso il 1160, il tesoro fu spostato dal Tempio di Gerusalemme fino in Francia, in quanto si riteneva che in Terrasanta non fosse più al sicuro. A spostarlo fu il Gran Maestro Bertrand de Blachefort che aveva possedimenti nei pressi di Rennes-le-Chateau, dove si dice che venne nascosto il tesoro. Ma ipotesi più accreditate lo posizionano a Parigi, nelle stanze segrete dell’imponente fortezza dei Templari, che svettava sulla città con le sue sette torri. Di questa fortezza oggi non rimane quasi niente.
Filippo il Bello all’alba del 13 ottobre 1307 fece arrestare e imprigionare tutti i Templari di Francia con l’accusa di eresia. Non riuscì a impadronirsi del tesoro, in quanto questi ultimi, informati dell’imminente agguato l’avrebbero messo in salvo. Lo nascosero su carri coperti di fieno che poi si sarebbero diretti verso il porto di La Rochelle, dove era ancorata la maggior parte della flotta Templare. Ma c’è anche chi è propenso a credere che i carri si diressero in l’Italia: fecero tappa in Liguria e poi alle Precettorie del Tempio di Firenze, di Orvieto, di Roma e di Anagni. Infine, la colonna si fermò nei dintorni di Sermoneta vicino all'Abbazia Cistercense di Valvisciolo. Una tradizione ben radicata recita che una parte del tesoro del Tempio è ancora nascosta nei sotterranei dell'Abbazia di Valvisciolo ma, di questo non se ne è mai avuto prova. Tuttavia, la particolarità costruttiva di questa abbazia, in uno stile misto fra romanico e gotico, fa si che possieda degli inutili contrafforti, che non devono sostenere alcuna "controspinta" e che, tra l’altro, risultano vuoti all’interno! L’Abazia richiama le costruzioni Templari: il pozzo è ottagonale, la sala Capitolare è strutturata come le sale ove si svolgevano i Capitoli dell'Ordine, ci sono nodi Templari incisi sulle chiavi di volta a crociera. Per chiudere in bellezza c’è un bel SATOR, cioè il crittogramma Cristiano che decodificato da’ il Pater Noster e che era spesso usato dai Templari.
Un’ultima teoria parla anche della Foresta d’Oriente, dove potrebbe essere stato nascosto tutto o parte del tesoro Templare. La Foresta d’Oriente è una zona che si trova nella Champagne francese, si estende per circa 20.000 ettari. Per la sua conformazione morfologica si presenta inospitale e in quel luogo sono nate molte leggende su fate e folletti. A Est della foresta c’è Payns, città natale del primo Gran Maestro, Hugues de Payns, a Sud-Ovest c’è Clairvaux, città natale di Bernardo di Chiaravalle, nella foresta vi sono moltissime case Templari e ogni cosa ha un nome che ricorda il Tempio (strada del Tempio, ruscello del Tempio ecc). Si racconta che la Foresta fosse piena di passaggi segreti, di trabocchetti e trappole allestite dai Templari.
Naturalmente, c’è anche chi, a torto o a ragione, pensa che l’assalto di Filippo il Bello dell’alba del 13 ottobre 1307 sia andato a buon fine e che insieme ai Templari sia stato preso anche il loro favoloso tesoro (almeno quello che era in Francia). Si ricorda che, i lavori per la costruzione di Notre Dame e del Palazzo Reale di Parigi erano fermi da mesi poiché il Re non aveva più i soldi. In più, la moneta francese (talleri e bourgeoises) era stata svalutata due volte in un anno e le stesse monete erano fatte con una lega squallida. Tanto che Filippo il Bello fu chiamato "Il Re Falsario" dal Papa Bonifacio VIII e si diffuse il detto: Il Re di Francia è falso come le sue monete. Stranamente, pochi mesi dopo il processo dei Templari, i lavori ripresero di buona lena e le vecchie monete furono sostituite con delle nuove monete d’argento.
Filippo il Bello fu chiamato "Il Re Falsario" da Papa Bonifacio VIII e si diffuse il detto: Il Re di Francia è falso come le sue monete.
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