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martedì 12 giugno 2012

VOSTOK: IL LAGO CHE CELA UN MISTERO



Sotto i ghiacci del polo sud è stato scoperto un vasto lago sub-glaciale sepolto a più di tre chilometri di profondità e ciò ha catturato l’attenzione degli scienziati. La NASA vuole usare il lago Vostok per la testare delle apparecchiature per una missione in programma su Giove. I microbiologi vogliono studiare la vita in condizione climatiche estreme. Gli ambientalisti vogliono fermare l’esplorazione e vogliono che il lago resti un posto incontaminato, poiché contiene l’acqua più pura della Terra. Insomma, questo lago ha veramente attirato l’attenzione della comunità scientifica mondiale. Come sappiamo l’Antartide, già in passato, è stata oggetto di molte speculazioni. Alcune teorie la vedono come sede della famosa civiltà perduta di Atlantide dato che, di recente, si è ipotizzato che migliaia di anni fa questo continente fosse ubicato molto più a nord presentando, per buona parte, un clima temperato. Benché l’ubicazione di questo lontano continente australe fosse rappresentata in diverse mappe medievali, come quelle di Piri Reis e Ornozio Fineo, la sua scoperta ufficiale avvenne solo nel 1820 e da allora si sono susseguiti vari tentativi di esplorazione da parte di molte nazioni, soprattutto da parte degli Stati Uniti che hanno impiantato sul continente le loro basi permanenti di ricerca e di appoggio militare.


Fino agli anni settanta Vostok era solo il nome di una stazione di ricerca dell’ex Unione Sovietica, poi si iniziò a esplorare il sottosuolo di una zona piatta e anomala con i glacio-radar (strumenti elettronici realizzati per compiere le indagini glaciologiche). Gli echi dei radar indicarono che c’era una variazione nella natura del substrato del ghiaccio, ma soprattutto un contatto tra ghiaccio e acqua liquida. In conclusione, sotto la calotta glaciale pare esserci un vero e proprio lago d’acqua liquida. Dopo ulteriori ricerche, emerse la sagoma esatta del lago che risultò essere di ben 250 km di lunghezza e 50 km di larghezza, il che rende il lago Vostok tra i più grandi del mondo. Alla fine degli anni ottanta, un team di scienziati e ingegneri cominciarono a perforare il ghiaccio per raggiungere il lago e per studiare i climi del passato della Terra. La perforazione però venne bruscamente interrotta quando i ricercatori incapparono in uno strato di ghiaccio ricongelato spesso 120 metri. Proprio in questo strato vennero scoperti numerosi batteri che suggerirono l’idea di un ecosistema completamente diverso, una sorta di ecologia alternativa, imprigionata nel ghiaccio da migliaia se non da milioni di anni. Dunque, la perforazione venne interrotta, poiché si poteva contaminare quell’ambiente o che, al contrario, potevano essere portati alla luce virus nocivi contro i quali gli esseri umani non possedevano difese immunitarie. Contrariamente a quanto si crede, il lago riceve della luce filtrata e ulteriori indagini rivelarono la presenza di fonti di calore, probabilmente vulcaniche, che scaldano il lago fino alla sorprendente temperatura di venti gradi centigradi. Gli scienziati suggerirono la possibilità che in questo lago incapsulato tra i ghiacci potevano esistere forme di vita del tutto sconosciute.
Ma la notizia più intrigante riguarda una potentissima anomalia magnetica situata nella parte settentrionale del lago. Questa scoperta ha dato luogo a tutta una serie di congetture riguardanti strane tecnologie antiche o aliene sepolte sotto i ghiacci. Quest’anomalia delimita un’enorme area di 72×104 chilometri: è così vasta e potente che non può essere provocata da un fenomeno naturale. Ma, allora, qual è la causa di quest’anomalia? Si ipotizza che in quel luogo la crosta terrestre sia più sottile, ma non mancano ipotesi ben più controverse. Una teoria asserisce che l’Antartide sarebbe la sede della perduta terra di Atlantide. Vi si troverebbero dunque sepolti i suoi immensi tesori, ma anche una sorta di congegno tecnologico che emana una formidabile energia e si potrebbe collegare la misteriosa anomalia magnetica, all’esistenza di questo congegno.
Ma non è tutto: a seguito di approfondite analisi satellitari, sepolta nel lago, è stata rilevata una massa metallica (forse un oggetto) di forma circolare e di notevoli dimensioni!
Insomma, qualcosa di strano si nasconde in Antartide, ma la segretezza è tale da sfuggire ad ogni forma di indagine. Ad oggi, testimoni non confermati riportano che l’area del Lago Vostok ospita la presenza di un numero inconsueto di escavatori e di altri mezzi logistici, di personale scientifico e militare. Gli stessi riportano anche la presenza dell’Agenzia per la Sicurezza Nazionale americana e, pare, che questa abbia perimetrato l’intera zona, impedendo l’accesso a chiunque non sia autorizzato, allo scopo dichiarato di "evitare contaminazioni".


Il 27 gennaio 1996, in una remota zona del continente Antartico, alcuni ricercatori stavano lavorando a un comune progetto di climatologia quando hanno assistito a un evento stupefacente: un insolito vortice stazionava in quota nonostante le elevate raffiche di vento. La staticità del mulinello e l’inconsueta nebbia che lo avvolgeva, hanno attirato la curiosità degli scienziati che hanno allestito un pallone meteo, vincolato a un cavo, che aveva in dotazione tutta una serie di strumenti di rilevazione. Era presente anche un cronometro per la registrazione dei tempi di lettura. Il pallone sonda è stato poi rilasciato e fatto risucchiare dal vortice per il tempo strettamente necessario alle misurazioni. Dopo alcuni minuti gli studiosi si sono trovati di fronte ad un risultato a dir poco inquietante: il cronometro indicava chiaramente la data del 27 gennaio 1965 e tutti i dati registrati indicavano valori incompatibili con le normali caratteristiche di una tromba d’aria. Non si trattò di un errore: pur ripetendo più volte l’esperimento, si ottenne sempre lo stesso risultato. Questo aprì la strada ad un’ipotesi sensazionale: poteva trattarsi di una porta spazio-temporale!
Questa scoperta ha, fin da subito, catturato l’interesse degli ufologi e dei complottisti, secondo i quali i militari americani stanno nascondendo il ritrovamento di un UFO o di una grande apparecchiatura, tecnologicamente avanzata, mai vista prima.

1 commento:

  1. Non si trattò di un errore: pur ripetendo più volte l’esperimento, si ottenne sempre lo stesso risultato. Questo aprì la strada a un’ipotesi sensazionale: poteva trattarsi di una porta spazio-temporale!

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