Da tempo desideravo pubblicare un post sul
triangolo delle Bermuda. Un tema su cui si è detto e scritto tanto e che,
forse, è caduto un po’ in disuso. Sarà il mio post n. 534 e sarà breve. Quanto
basta, per completare un lavoro che contempla un po’ tutti gli aspetti
misteriosi o insoliti che stimolano il nostro desiderio di conoscenza, là dove
la conoscenza si affianca, senza però sostituirsi, alla scienza ufficiale che,
in questi casi non è (ancora) in grado di dare risposte esaurienti.
Si dice che il Triangolo delle Bermuda è uno dei
luoghi più misteriosi, pericolosi e talvolta, mortali di tutto il pianeta
Terra. Intrepidi esploratori si sono trovati al cospetto con l’enigma che si
cela dietro i misteriosi fenomeni generati in questa particolare zona del
pianeta.
Si pensa erroneamente che solo a partire dagli anni
‘50 strani casi, come bizzarri eventi meteorologici, sparizioni di navi e di
aerei e altri accadimenti enigmatici, abbiano cominciato a manifestarsi in
questo luogo, ma esistono documentazioni riportate da Cristoforo Colombo che,
durante le sue spedizioni nel Nuovo Mondo - a cavallo tra il XV e il XVI secolo
- registra nei suoi diari strane manifestazioni luminose e malfunzionamenti
della bussola.
Alcuni ricercatori indipendenti, sono convinti che
i misteriosi fenomeni del Triangolo delle Bermuda siano causati da una qualche
misteriosa e antica tecnologia sommersa nelle profondità dell’Oceano Atlantico,
un dispositivo ad altissima energia in grado di creare dei veri e propri
portali spazio-temporali capaci di trasportare uomini e cose verso altri mondi
e altre dimensioni. Tali convinzioni hanno spinto numerosi team a effettuare
molteplici ricerche in questo pezzo di mare nel corso di svariati decenni.
Di recente, una squadra composta da esploratori
americani e francesi ha confermato una scoperta incredibile: una struttura
piramidale gigantesca parzialmente trasparente, forse più grande della Piramide
di Cheope in Egitto, sembra poggiare sul fondo del Mar dei Caraibi, lunghezza e
altezza sono stimate rispettivamente 300 e 100 metri e la sua origine, età e
scopo sono del tutto sconosciute.
Questa scoperta, però, non è stata una novità in
quanto ai ricercatori è già nota dal 1968 quando, quasi per caso la piramide fu
individuata da un medico il cui nome era Ray Brown. Brown si trovava in vacanza
nei Caraibi a fare immersioni con i suoi amici al largo delle Bahamas. Nel bel
mezzo di una immersione, raccontò di essersi ritrovato solo e mentre tentava di
raggiungere i suoi amici, guardando verso il basso, notò una massiccia
struttura innalzarsi dal fondo dell’oceano che dichiarò essere un oggetto
lievemente illuminato dal sole e che sembrava avere la forma di una piramide.
Siccome era a corto d’aria, non spese altro tempo a valutare l’oggetto, ma si
diresse verso i suoi amici.
Successivamente, nell’estate del 1991, il famoso
oceanografo il Dr. Verlag Meyer, durante una conferenza stampa fece una
dichiarazione alquanto misteriosa. Comunicò che durante una scansione con il
sonar del fondale del famoso Triangolo delle Bermuda, il suo team trovò ben due
piramidi gigantesche, più grandi delle Piramidi di Giza, a una profondità di
600 metri.
Ma il fatto più sconcertante furono le
dichiarazioni di alcuni scienziati dell’epoca i quali, basandosi sui dati e
fatte le dovute considerazioni, affermarono che la tecnologia di costruzione
sembrava, a dir poco, insolita. Infatti sembrerebbe che siano fatte di vetro o
di qualcosa simile al vetro, forse cristallo, in quanto la superficie risulta
completamente liscia e parzialmente traslucida.
Quindi le ipotesi sono due: o le piramidi sono di
recente costruzione utilizzando una tecnologia di ultima generazione, oppure,
se si vogliono collocarle in un tempo più remoto, affrontare l’ipotesi che
possano essere di fattura aliena.
Sulla cima delle piramidi, inoltre, ci sono due
fori molto grandi, attraverso i quali l’acqua del mare si passerebbe ad alta
velocità generando dei vortici che influenzano fortemente anche la superficie
del mare. Tanto da far nascere ipotesi circa la causa dei fenomeni inspiegabili
che ben conosciamo. Alcuni ricercatori hanno ipotizzato per anni che sul fondo
del Triangolo delle Bermuda vi fosse una fonte di energia elettromagnetica
capace di interferire con le radiotrasmittenti e i radar. Molti, allora, ipotizzano
che queste strutture non siano altro che le rovine della civiltà perduta di
Atlantide.
Si ritiene che Atlantide fosse una super-civiltà
globale che esisteva tra il 10500 e il 10000 a. C. e che sia stata sopraffatta
da una catastrofe globale, forse quella registrata nella Bibbia e conosciuta
come il diluvio universale di Noè.
Purtroppo, gli abissi oceanici restano la grande
frontiera sconosciuta dell’esplorazione umana. Ci troviamo in un momento
storico nel quale la scienza conosce più la superficie della Luna che non gli
abissi del nostro stesso pianeta. Non è la prima volta, infatti, che strane
strutture dalle dimensioni notevoli, vengono scoperte sui fondali marini. Basti
pensare alle piramidi di Yonaguni in Giappone, scoperte nel 1987, quando alcuni
subacquei si immersero nelle acque a sud dell’isola per studiare la grande
popolazione di squali martello che si radunano nella zona. La loro somiglianza
con altri reperti del mondo antico ha portato taluni a teorizzare che
potrebbero essere effettivamente i resti di un’antica civiltà risalente a
10.000 anni fa.
Un altro esempio lo troviamo tra le isole di São
Miguel e Terceira nelle Azzorre del Portogallo. Proprio qui, recentemente è
stata scoperta una misteriosa struttura sommersa dalla forma perfettamente
piramidale che dalle prime stime l’altezza sembra essere di 60 metri con una
base di 8000 metri quadri.
Gli abissi oceanici restano la grande frontiera sconosciuta dell’esplorazione umana. Ci troviamo in un momento storico nel quale la scienza conosce più la superficie della Luna che non gli abissi del nostro stesso pianeta.
RispondiEliminaAnche il contattista Zecua afferma che nei fondali del triangolo delle Bermuda ci sia un centro di ricerche , tipo il nostro CERN , ancora attivo ed appartenente ad Atlantide. Quando la luna è piena , questa fa sì che in quel punto si apra uno stargate e chiunque viene risucchiato in un'altra dimensione.
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