Gli Appalachi sono una catena montuosa del nord
America lungo la quale in passato sono nate numerosissime leggende riguardo a
misteriose civiltà. Si tratta di vicende tramandate dagli
indiani, ancor prima che Colombo giungesse in America.
Se ci concentriamo sugli Appalachi meridionali,
dalla North Carolina in giù per la Georgia e fino all’Alabama, una delle
leggende più persistenti riguarda i Moon-Eyed People, chiamati così per le loro
abitudini notturne.
I primi a parlare di questo popolo furono i
Cherokee, che li descrissero come uomini piccoli, alti poco più di un 1,40 m,
con la pelle bianchissima e una lunga barba. Secondo loro, molti dei resti
delle antiche strutture in pietra che oggi sorgono sulle creste della catena
montuosa apparterrebbero ai Moon-Eyed People.
Gli indiani li chiamavano così perché non erano in
grado di vedere alla luce del giorno: i loro occhi erano estremamente sensibili
e non tolleravano la luce del sole. Per questo motivo erano un popolo
rigorosamente notturno e vivevano, si dice, in caverne sotterranee da cui
emergevano solo raramente per procurarsi ciò di cui avevano bisogno.
La struttura più famosa associata ai Moon-Eyed
People è in Georgia, a Fort Mountain che deve il suo nome a un muro di pietra
lungo circa 300 m che si estende lungo tutta la cima della montagna. Dagli
studi effettuati pare che sia stato costruito intorno al 1400 d.C. e secondo i
Cherokee, è ciò che rimane di una fortificazione che i Moon-Eyed eressero durante
una guerra contro gli indiani Creek.
I feroci scontri portarono i Creek alla vittoria e
il popolo che viveva solo di notte fu costretto a migrare per rifugiarsi sotto
le montagne della Carolina del Nord, dove pian piano si adattò a vivere in
grotte sempre più profonde.
Ma, quella che per noi è solo una leggenda,
potrebbe essere una storia vera?
I Cherokee avevano un culto e delle credenze
piuttosto complessi: loro credevano in un mondo in cui gli esseri umani
condividevano il territorio con altri popoli, alcuni persino soprannaturali. Le
razze come Nunnehi e Yunwi Tsudi sono un esempio di creature sovrannaturali: erano
convinti che abitassero nel sottosuolo e tra le nuvole. Tuttavia, nei reperti
giunti fino a noi, i Moon-Eyed People non sono mai stati descritti come esseri
soprannaturali, ma come esseri umani, anche se molto diversi, fisicamente, dai
nativi americani.
Oggi gli studi dei tumuli e dei resti di questa
misteriosa civiltà proseguono a rilento, sia per il fatto che i governi non
sono inclini a sovvenzionare tali ricerche, sia per la problematica di
raggiungere i siti archeologici. Quello che è certo è che qualcuno sia
effettivamente vissuto sulle cime degli Appalachi tra il X e il XV secolo, ma
ancora non è chiaro chi fosse e che fine abbia fatto.
Oggi gli studi dei tumuli e dei resti di questa misteriosa civiltà proseguono a rilento, sia per il fatto che i governi non sono inclini a sovvenzionare tali ricerche, sia per la problematica di raggiungere i siti archeologici. Quello che è certo è che qualcuno sia effettivamente vissuto sulle cime degli Appalachi tra il X e il XV secolo, ma ancora non è chiaro chi fosse e che fine abbia fatto.
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