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mercoledì 7 agosto 2019

MISSING


Josephine Yurno era un’arzilla signora, non più tanto giovane, che viveva nei sobborghi di Norwich, nel Connecticut. Era una signora cordiale, ma anche solitaria e senza svaghi particolari, se non le sue passeggiate quotidiane che, di solito, avvenivano  di sera, al tramonto. Per prudenza, non si allontanava mai dal quartiere. Oltre che prudente, era anche un po’ superstiziosa: tutti nella zona erano a conoscenza della sua abitudine di uscire sempre con l’ombrello, anche quando non pioveva.
Il 12 novembre 1935 i vicini la videro uscire e i passanti la incrociarono lungo i marciapiedi della via. Non fecero neanche tanto caso a quella persona intenta nella sua routine quotidiana. Ma la donna, quel giorno, non tornò a casa. Gli amici e i vicini erano in apprensione; il giorno dopo, avvertirono la polizia della sua scomparsa e iniziarono le ricerche. Agli agenti si unì un folto gruppo di volontari e di amici che però non riuscirono a trovarla né trovarono alcun indizio che spiegasse la sua misteriosa scomparsa.
Il caso venne chiuso e la polizia ipotizzò che la donna fosse partita per un lungo viaggio o che fosse caduta preda di qualche malvivente. In ogni caso la polizia aveva speso tempo e risorse senza ottenere risultati.
 
Nel settembre del 1938, tre anni più tardi, la signora Yurno venne avvistata da un vicino, mentre tornava a casa come se nulla fosse. Quando gli amici si precipitarono in casa dell’anziana, la trovarono in buona salute. La cosa che li lasciò perplessi fu che aveva la stessa acconciatura, gli stessi vestiti e lo stesso ombrello di quella sera, quando  la videro per l’ultima volta.
Quando le chiesero dove fosse stata la signora Yurno sgranò gli occhi, non capendo la domanda. Secondo lei era ancora il 12 novembre 1935: aveva semplicemente fatto una passeggiata e si era assentata per non più di un’oretta, come al solito. Poi però si accorse che alcune cose erano cambiate: la gente, gli alberi, persino la sua casa era invecchiata. Tutti e tutto attorno a lei sembrava più vecchio o più grande di quando era uscita per la sua passeggiata.
I parenti e i vicini la convinsero a consultare un medico, che la invitò a farsi ricoverare ma, contro il parere di tutti, la donna rifiutò le cure mediche e tornò alla sua vita di sempre. Riprese la sua vita come se nulla fosse accaduto, comprese le passeggiate serali con il suo amato ombrello. Un vicino, forse per stare tranquillo, le scattò una foto. Quella sera, mentre si allontanava di casa, era strana: non salutò nessuno e pareva fissare il vuoto con gli occhi sbarrati. Passarono i mesi e le persone dimenticarono l’accaduto, raccontando la storia quasi come una barzelletta. Ma nel 1940, cinque anni dopo la sua scomparsa e di nuovo nel mese di novembre, la signora Yurno sparì di nuovo. Questa volta, però, non fu mai più rivista e come la prima volta, non lasciò alcuna traccia di se.

1 commento:

  1. Secondo lei era il 12 novembre 1935: aveva semplicemente fatto una passeggiata e si era assentata non più di un’oretta, come al solito. Poi però si accorse che alcune cose erano cambiate: la gente, gli alberi, persino la sua casa era invecchiata. Tutto e tutti attorno a lei sembravano più vecchi o più grandi di quando era uscita per la sua passeggiata.

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