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mercoledì 10 giugno 2020

LA LEGGENDA DEI SIGNORI DEL CIELO




Quante possibilità ci sono che qualcuno scopra nei ruderi di un’antica città i segni di un bombardamento atomico?Nel Ramayana (Uttara Kanda, cap. 81) si parla di un rishi (un ‘sapiente’) che, adirato contro gli abitanti di una città chiamata Lanka, dà un preavviso di sette giorni, al termine dei quali scatena "una calamità, che cadrà come fuoco dal cielo". Ebbene, testo sacro alla mano, David Davenport ed Ettore Vincenti si sono recati in India per identificare questa Sodoma orientale.

Davenport e Vincenti ritengono, per motivi linguistici e geografici, che sarebbe troppo lungo spiegare, di aver identificato l'antica Lanka (‘isola’) nella città di Mohenjo-Daro, centro della civiltà di Harappa (Cfr. La civiltà dell'Indo), fiorita (e improvvisamente estinta) attorno al 2000 a.C. Mohenjo-Daro, (nome moderno, significa: "luogo della morte") era chiamata qualche secolo fa ‘Isola’ (Lanka) perché era circondata da un braccio secondario del fiume Indo, oggi prosciugato. Scavi archeologici, condotti sopratutto da britannici, una trentina d'anni or sono, hanno messo in luce una realtà misteriosa e sconvolgente.


- Gli ultimi abitanti di Mohenjo-Daro sono periti di una morte subitanea e violenta - ha scritto l'archeologo Sir Mortimer Wheeler. Nelle macerie della città sono stati ritrovati solo 43 scheletri. Evidentemente il grosso della popolazione aveva fatto in tempo a sfollare. Si tratta di persone morte istantaneamente, mentre attendevano alle loro faccende. Una famigliola composta da padre, madre e un bambino, é stata trovata in strada, schiacciata al suolo: sono morti tutti mentre camminavano tranquillamente.
- Non si tratta di sepolture - ha scritto l'archeologo John Marshall - ma, probabilmente, del risultato di una tragedia, la cui natura purtroppo non ci è nota.
I corpi non presentano ferite da arma bianca, ciò esclude l’ipotesi di un'incursione dovuta a guerrieri nemici. In compenso, come ha scritto l'antropologo indiano Guha: - si trovano segni di calcinazione su alcuni degli scheletri.
È difficile spiegare questa calcinazione, tanto più che gli scheletri calcinati si sono conservati meglio degli altri.
Davenport e Vincenti hanno azzardato una spiegazione, di cui hanno reso minutamente conto in un libro: “2.000 a. C. distruzione atomica” (Sugarco editore, Milano). Sostengono che l'antica Lanka é stata spazzata via da una esplosione, assimilabile a una deflagrazione nucleare.



Le prove?
 - Abbiamo individuato chiaramente, sul posto, l'epicentro dell'esplosione - spiega Davenport - è una zona coperta da detriti anneriti: resti di manufatti di argilla. Abbiamo fatto esaminare alcuni di questi detriti presso l'Istituto di Mineralogia dell'Università di Roma e risulta che l'argilla é stata sottoposta, seppur per una frazione di secondo, a una temperatura superiore ai 1.500 gradi: c'é stato un inizio di fusione, subito interrotta.  È escluso che un normale incendio o il calore di una fornace possano produrre un simile effetto. Inoltre, le case dell'antica città sono meno danneggiate quanto più sono lontane dall'epicentro. Nei pressi dello scoppio, gli edifici (in mattoni, con piani superiori in legno che sono andati completamente distrutti) sono stati rasi al suolo. Un po' più lontano restano muretti alti un metro e mezzo. Nei punti più distanti della città, invece, le mura rimaste in piedi superano i tre metri.
É l'inequivocabile effetto di una tremenda esplosione, avvenuta al suolo.
- L'ipotesi che il disastro sia stato provocato da un'esplosione di tipo nucleare - dice Ettore Vincenti - é rafforzata da una leggenda che abbiamo sentito sul posto. Racconta che "i signori del cielo", adirati con gli abitanti dell'antico regno, che sorgeva dove ora c'é il deserto, annientarono la città con una luce che brillava come mille soli e che assordava col rombo di diecimila tuoni. Da allora, chi si arrischia ad avventurarsi nei luoghi distrutti, viene aggredito da spiriti cattivi che lo fanno morire.


David Davenport ed Ettore Vincenti non nascondono che la loro ipotesi appare tanto suggestiva quanto inverosimile.
- È difficile credere – dicono - che una civiltà di quattromila anni or sono, sia capace di costruire missili, macchine volanti e bombe atomiche.
Una civiltà tecnologica sarebbe anche una civiltà industriale: quindi una civiltà che lascia montagne di rifiuti e di rottami. Niente di tutto quanto si trova nella città di Mohenjo-Daro, che era una città prospera e avanzata, con pozzi disposti razionalmente e un progredito sistema di fognature, ma certamente non inserita in un sistema tecnologico paragonabile al nostro. Le poche armi ritrovate sono lance e spade, non certo fucili e pistole!


E allora?
Si affaccia l'ipotesi extraterrestre - dice Vincenti - i 'signori del cielo' che distrussero l'antica Lanka erano forse esseri giunti da 'altrove'. Colonizzatori spaziali che si sono comportati come tutti i colonizzatori: con brutalità e prepotenza. Forse, aggrediti dagli abitanti di Mohenjo-Daro, vollero infliggere loro una punizione esemplare.

2 commenti:

  1. Si affaccia l'ipotesi extraterrestre: i 'signori del cielo' che distrussero l'antica Lanka erano forse esseri giunti da 'altrove'. Colonizzatori spaziali che si sono comportati come tutti i colonizzatori: con brutalità e prepotenza. Forse, aggrediti dagli abitanti di Mohenjo-Daro, vollero infliggere loro una punizione esemplare.

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  2. Be' si dice che ci sia stata una guerra tra Dei venuti da Cielo per commentare questo pezzo di terra altrimenti un altra Sodoma e Gomorra ??? Ora è questo che stiamo rischiando di nuovo ........ speriamo di no ?!!!! Saluti

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