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sabato 20 giugno 2020

ACCHIAPPASOGNI




Nella lingua nativa, l’acchiappasogni è chiamato con un termine complesso, molto difficile da tradurre nelle nostre lingue moderne, e che fa riferimento al ragno, non come animale, ma soggetto mistico carico di energie. Il potere protettivo dell’acchiappasogni non è esclusivamente legato alla vita onirica e ai sogni ma a tutte le sfere esistenziali e a tutti gli stati di coscienza. Il riferimento al ragno, rimanda a una figura chiave della mitologia dei nativi americani. Il Ragno è una figura archetipa, capace di vivere, fuori dal tempo, sia nel sottosuolo, sia tra gli uomini. Ha una ‘sapienza’ infinita (diversa dal nostro concetto di ‘conoscenza’) specie per quanto riguarda le cure, attuate con ‘medicine’ naturali. Tesse la rete dell’Universo (la scienza moderna ha dimostrato che l’Universo è proprio composto da filamenti) alla quale l’acchiappasogni fa riferimento. È una figura positiva, che guida le anime incarnate e disincarnate verso la loro realizzazione e in particolare protegge i bambini. In diverse culture amerinde si è utilizzato l'acchiappasogni per proteggere il sonno dei bambini dalle energie negative e dagli incubi.
Contribuisce alla crescita, non solo fisica, ma anche spirituale di chi lo possiede perché favorisce i pensieri positivi e i sogni ricchi di significati da interpretare per progredire nella vita.
L’acchiappasogni tradizionale si realizza utilizzando il legno di salice piegato a formare un cerchio. Durante la notte cattura le energie negative all’interno del cerchio e quando viene colpito dai primi raggi del sole del mattino, le disintegra, le disperde e le allontana.


La leggenda (Cheyenne) racconta che, molto tempo prima che arrivasse l’uomo bianco, in un villaggio viveva una bambina il cui nome era ‘Nuvola Fresca’. Un giorno la piccola disse alla madre ‘Ultimo Sospiro della Sera’: ”quando scende la notte, spesso arriva un uccello nero e per nutrirsi, becca pezzi del mio corpo e mi mangia finché non arrivi tu, leggera come il vento e lo cacci via. Ma non capisco cosa sia tutto questo”.
Con grande amore materno ‘Ultimo Sospiro della Sera’ rassicurò la piccola dicendole: “le cose che vedi di notte si chiamano sogni e l’uccello nero che arriva è soltanto un’ombra che viene a salvarti”.
‘Nuvola Fresca’ rispose: “ma io ho tanta paura, vorrei vedere solo le ombre bianche che sono buone”.
Allora, la saggia madre sapendo, in cuor suo, che sarebbe stato ingiusto chiudere la porta alla paura della sua bimba, inventò una rete tonda per pescare i sogni nel lago della notte, poi diede all’oggetto un potere magico: riconoscere i sogni buoni, cioè quelli utili per la crescita spirituale da quelli cattivi, cioè insignificanti e ingannevoli.
‘Ultimo Sospiro della Sera’ costruì tanti acchiappasogni e li appese sulle culle di tutti i piccoli del villaggio cheyenne. Man mano che i bambini crescevano abbellivano il loro acchiappasogni con oggetti a loro cari e il potere magico cresceva, cresceva, cresceva insieme a loro.
Ogni cheyenne conserva il suo acchiappasogni per tutta la vita, come oggetto sacro portatore di forza e saggezza.
Ancora oggi, a secoli di distanza, ogni volta che nasce un bambino, gli Indiani costruiscono un acchiappasogni e lo collocano sopra la sua culla. Con un legno speciale, molto duttile, plasmano un cerchio, che rappresenta l'universo e intrecciano al suo interno una rete simile alla tela del ragno.
Alla ragnatela assegnano quindi il compito di catturare e trattenere tutti i sogni che il piccolo farà. Se si tratterà di sogni positivi, il magico strumento li affiderà al filo delle perline (le forze della natura) e li farà avverare. Se li giudicherà invece negativi, li consegnerà alle piume di un uccello e li farà portare via, lontano, disperdendoli nei cieli. 

 

Un’altra leggenda (Dakota) racconta che, nei tempi antichi, un vecchio saggio ebbe una visione mentre si trovava sulla cima di un monte. Iktome, grande maestro di saggezza, gli apparve sotto forma di ragno e gli parlò in una lingua sacra.
Disse al vecchio lakota dei cicli della vita, di come iniziamo a vivere da bambini passando dall’infanzia all’età adulta e alla fine diventiamo vecchi e qualcuno si prende cura di noi come se fossimo diventati un’altra volta bambini, così si completa il ciclo.
Mentre parlava, il ragno prese all’anziano un cerchio che aveva con lui, era un cerchio di salice al quale erano attaccate delle piume e del crine di cavallo abbellito da perline.
Prese il cerchio e iniziò a tessere una rete all’interno, mentre tesseva continuava a parlare e disse: “in ogni periodo della vita vi sono molte forze, alcune buone e altre cattive, se ascolterai le forze buone queste ti guideranno nella giusta direzione, ma se ascolterai quelle cattive andrai nella direzione sbagliata e questo potrebbe danneggiarti.
Lo Spirito in forma di ragno, mentre parlava, continuava a tessere nel cerchio la sua tela. Alla fine consegnò all’anziano il cerchio con la rete e disse: “questa ragnatela, inserita in un cerchio perfetto, ha un buco nel centro. Utilizzala per aiutare la tua gente a raggiungere i loro obiettivi, facendo buon uso delle idee, dei sogni e delle visioni. Se credi in WAKAN TANKA (il Grande Spirito) la rete tratterrà le visioni buone, mentre quelle cattive se ne andranno attraverso il foro centrale”.
Il vecchio saggio raccontò in seguito questa visione alla sua gente e da allora i Dakota ritengono l’acchiappasogni un oggetto sacro e lo appendono all’entrata dei loro tepee per filtrare i sogni e le visioni. Quelli buoni sono catturati nella rete e quelli maligni scivolano nel buco centrale e scompaiono per sempre.

1 commento:

  1. L'acchiappasogni contribuisce alla crescita spirituale di chi lo possiede perché favorisce i pensieri positivi e i sogni ricchi di significati da interpretare per progredire nella vita.

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